alessandro rivera mps monte dei paschi di siena

CHI SALIRÀ SUL MONTE? IL DG DEL TESORO ALESSANDRO RIVERA È STATO CHIARO: HA STRONCATO I SOGNI GRILLINI DI USARE MPS COME PERNO DI UN’IMPROBABILE TERZO POLO DEL SUD CON POP BARI E CARIGE - LO STATO “FARÀ LA SUA PARTE”, MA PER QUANTO? TENERE IN PIEDI IL CATORCIO SENESE COSTA. E COSTERÀ ANCHE LA PROROGA CHIESTA A BRUXELLES…

Camilla Conti per “La Verità”

 

monte dei paschi di siena

La telenovela Mps continua. Più simile a una soap opera come Beautiful, in realtà, che tranne per assurdi intrecci amorosi raramente riservava colpi di scena memorabili, anche nel copione senese gira e rigira si riparte sempre dallo stesso punto della storia.

 

Dunque, eravamo rimasti alle seppur scarne dichiarazioni del ministro Daniele Franco del 28 ottobre: esploreremo ulteriori possibilità, ove non vi fossero continueremo a gestire Mps come azionisti, cercando di far sì che diventi efficiente e solida», aveva detto Franco dopo il naufragio delle trattative con Unicredit che faceva tornare la banca al dpcm di 12 mesi fa, ovvero alla richiesta europea di un'uscita dello Stato dal capitale.

ALESSANDRO RIVERA

 

E ieri il direttore generale del Tesoro, Alessandro Rivera, ascoltato nelle commissioni Finanze di Senato e Camera, è stato più netto: «Sono state avviate le interlocuzioni con la Commissione europea per ottenere una proroga che sia di durata adeguata e in questo momento non quantificabile» ma «la permanenza sine die nel capitale della banca non è uno scenario ipotizzabile».

 

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

Quindi, a prescindere da quale sia la tempistica nuova della soluzione, «la privatizzazione costituisce in ogni caso un punto di arrivo necessario». Nel frattempo, il Mef «continuerà a garantire che la banca sia gestita in modo efficiente e che rimanga patrimonialmente solida», ha assicurato.

 

Senza però poter rispondere al domandone che tutti si fanno, non solo in Parlamento ma anche sul mercato: quando lo Stato scenderà dal Monte chi ci salirà? Di certo, ha detto Rivera spegnendo il sogno grillino di dare vita a una Banca del Sud con le nozze sbilenche tra Mps, Pop Bari e Carige, «non possiamo ipotizzare che Mps diventi il perno della costruzione di un terzo polo in mani pubbliche o di una banca pubblica degli investimenti», ha detto.

 

ANDREA ORCEL

Per poi precisare: «l'Italia ha già una banca nazionale di promozione che è la Cdp, quindi il soggetto che si cura di essere attivo e presente nel settore del credito perseguendo finalità di interesse pubblico con finalità di lungo termine esiste già». Il problema è che tenere in piedi il Monte costa. Così come costerà anche chiedere più tempo a Bruxelles.

 

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

La modifica degli impegni richiederà ulteriori misure compensative a carico della banca», che «dovranno essere concordate con la Commissione Ue dal governo, facendo affidamento sull'indispensabile supporto della banca che dovrà definire un nuovo piano che sia all'altezza di questo traguardo, tenendo conto sia delle note positive che si riscontrano nell'evoluzione dello scenario macroeconomico sia delle incertezze e dei rischi che tuttora caratterizzano il medesimo», ha sottolineato.

 

ALESSANDRO RIVERA

Nel piano del management («stand alone», ovvero di un futuro in solitaria) è previsto un aumento capitale ed è «molto probabile che l'aumento sia necessario anche dopo che il piano sarà ulteriormente affinato e rivisto, e il ministero farà la sua parte», ha aggiunto Rivera aggiungendo che è «ora è presto per dire» quale sarà l'importo. Di certo saranno soldi pubblici.

 

Ovvero nostri. Intanto, però, il Montepaschi non ha ottenuto il pieno raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei costi concordati con la Ue con il piano di ristrutturazione del 2017.

 

L'istituto senese ha progressivamente ridotto il numero dei dipendenti verso l'obiettivo fissato dalla Commissione per il 2021, pari a 20.065 unità, «subendo tuttavia un rallentamento negli ultimi due anni» a causa di una «redditività sotto le attese che ha reso disponibili minori risorse per sostenere i costi di riduzione del personale» mentre «la pandemia ha ulteriormente aggravato questo scenario.

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

 

Attualmente il numero dei dipendenti della banca è superiore a 21.000 unità», ha spiegato il direttore generale del Tesoro. Assicurando comunque che tra le priorità del ministero c'è quella della salvaguardia dell'occupazione e che se dovessero esserci ulteriori tagli del personale rispetto a quelli previsti avverranno «in ogni caso con esodi volontari».

LANDO SILEONI

 

Il problema è che occorrerà comunque discutere con i diversi interlocutori - l'autorità di vigilanza, la Bce, e la Commissione europea - quale sarà l'entità necessaria dell'aumento di capitale e la parte relativa «alla riduzione dei costi o le prospettive di aumento di ricavi». Dal sindacato arriva la voce di Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi: «Per noi va bene la nazionalizzazione ma comunque ci vuole subito un aumento di capitale che oscilla attorno ai 3,5 miliardi di euro».

 

MONTE DEI PASCHI DI SIENA MPS

 Però c'è un problema, sottolinea Sileoni, «le condizioni che porrà adesso la Bce potrebbero essere molto più dolorose per le lavoratrici e per i lavoratori, perché il nuovo piano industriale che dovrà essere messo a punto potrebbe essere molto più pesante sul versante del taglio dei costi». Nei prossimi giorni, le commissioni Finanze di Senato e Camera ascolteranno sulla questione anche Franco. «Entro la prossima decade», ha detto il presidente della commissione Finanze di Palazzo Madama, Luciano D'Alfonso (Pd), senza fissare una data precisa.

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…