autostrada a4 pietro ciucci

CHI SI CIUCCIA I DANNI DI CIUCCI? NOI CONTRIBUENTI - L’EX NUMERO UNO DI ANAS PUÒ DORMIRE SONNI TRANQUILLI: NÉ LUI NÉ I 4 EX CONSIGLIERI DELLA SOCIETÀ PUBBLICA DELLE STRADE DOVRANNO TIRARE FUORI UN CENTESIMO PER LA PROROGA (SENZA GARA) DELLA CONCESSIONE DELL’AUTOSTRADA A4 BRESCIA-VERONA-VICENZA PADOVA - IL DANNO STIMATO PER LE FINANZE PUBBLICHE È DI QUASI 600 MILIONI DI EURO…

 

pietro ciucci

Clemente Pistilli per “The Post Internazionale - TPI”

 

II danno stimato per le finanze pubbliche è stato di quasi 600 milioni di euro, le condanne chieste per l'ex presidente e quattro consiglieri di amministrazione dell'Anas per soli 178 milioni e nessuno tirerà fuori un centesimo.

 

Perché decorsi cinque anni dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso, grazie alla prescrizione l'ex numero uno della società pubblica delle strade, Pietro Ciucci, e gli ex consiglieri Enrico Della Gatta, Eugenio Pinto, Sergio Scicchitano e Umberto Siola possono dormire sonni tranquilli.

 

Milioni in fumo

autostrada a4.

Un esposto presentato dal senato re Lucio Malan, di Fratelli d'Italia, ha portato la Corte dei Conti a indagare sull'ennesima proroga delle concessioni autostradali, scoprendo che era stata concessa, senza alcun bando e senza la necessaria intesa con la Provincia Autonoma di Trento, alla società Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova, l'attuale A4 Holding spa, in cambio dell'impegno a realizzare una variante autostradale, la Valdastico Nord, per la quale però non è mai stato aperto un cantiere.

 

Come se non bastasse l'affare è poi andato in mano agli spagnoli di Abertis Infrastructuras, che hanno inserito nel loro gruppo A4 per soli 600 milioni di euro, e la stessa Abertis è diventata parte di Atlantia, la holding della famiglia Benetton. Gli inquirenti contabili hanno tentato di far recuperare al ministero delle Infrastrutture almeno il 30% del danno accertato dalla Guardia di finanza, ma invano.

autostrada a4

 

Processo prescritto e milioni di euro pubblici persi. Con i soliti noti che fanno cassa e i boiardi di Stato che dai vari scandali escono sempre senza danni. Per quanto riguarda Ciucci e gli altri, la Corte dei Conti ha messo nero su bianco che lo schema di convenzione con cui hanno previsto la proroga della concessione è stato «un regalo di Anas alla concessionaria e ai suoi proprietari».

 

pietro ciucci

Gli inquirenti contabili hanno anche aggiunto che, ultimate le indagini, sono emersi «elementi di responsabilità amministrativa, in ragione delle condotte commissive ed omissive» tenute dai vertici della società pubblica delle strade, ritenute «causative del danno erariale cagionato direttamente al bilancio dello Stato».

 

Boiardo bipartisan

Ma c'è pure di peggio. La Corte dei conti ha infatti evidenziato che la proroga della concessione fino al 2026 era stata rilasciata «ad esclusivo vantaggio» degli allora azionisti ed era «finalizzata alla cessione» della stessa concessione alla spagnola Abertis.

autostrada a4 2

 

Grazie alla prescrizione le accuse sono state però cancellate e il pericolo per le tasche degli ex vertici di Anas è cessato. Per Ciucci trovarsi con pesanti accuse e uscirne indenne non è una novità. Dall'Iri all'Anas, passando per la Società Stretto di Messina, il manager non ha mai avuto particolari problemi e ha sempre goduto di appoggi bipartisan, sostenuto da Romano Prodi come da Silvio Berlusconi, fino all'addio durante il governo di Matteo Renzi e a una vita da pensionato d'oro.

 

pietro ciucci 2

Mentre collassavano strade e viadotti, nel 2015 dichiarò: «Le mie dimissioni sono solo un atto di rispetto verso il nuovo ministro». Sul fronte penale, tra scandali e incidenti, l'ex presidente non ha avuto grane particolari e pure su quello contabile non è andata diversamente. Respinta la richiesta di condanna per lui nel danno da 28,5 milioni di euro ipotizzato per il riconoscimento di riserve al contraente generale Comeri spa, per la realizzazione del tratto Squillace-Simeri Crichi della statale lonica e il prolungamento della statale 280 dei Due Mari.

 

L'unica condanna dalla Corte dei conti rimediata da Ciucci è arrivata l'anno scorso, per un premio milionario riconosciuto alla ditta incaricata dei lavori di sistemazione della Salerno-Reggio Calabria, l'Uniter Consorzio Stabile srl, nel Comune di Morano Calabro.

 

Film già visto

L'ex manager e altri sette dirigenti dell'Anas, tra cui Antonella Accroglianò, coordinatore tecnico amministrativo dell'azienda, nota come la Dama Nera nella maxi inchiesta sul ramificato sistema corruttivo interno alla società, sono stati condannati a risarcire 26 milioni e mezzo di euro.

pietro ciucci 3

 

Ma si tratta solo di una sentenza di primo grado. Visto che in Italia, come sostenuto dall'Anac, fino al crollo del ponte Morandi non vi è stato alcun piano di controlli sui concessionari autostradali e gli investimenti nella manutenzione delle infrastrutture, partendo da ponti e viadotti, avrebbero superato di poco il 2% del budget delle diverse società, sarebbe strano del resto che a pagare fosse solo un boiardo di Stato.

fermato in autostrada a4 con tre bombe 2PIETRO CIUCCI ANAS

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…