henry kravis pietro labriola kkr tim

CHIAMATA PERSA PER KKR - TIM CHIUDE LA PORTA AL FONDO AMERICANO: NON CI SARÀ NESSUNA DUE DILIGENCE. LA DECISIONE ARRIVA DOPO CHE “KKR HA RITENUTO DI NON CONFERMARE LA PRECEDENTE MANIFESTAZIONE DI INTERESSE”, E SOPRATTUTTO IL PREZZO DI 50,5 CENTESIMI AD AZIONE. ORA IL TITOLO NE VALE 30, DOPO L’ENNESIMO SCIVOLONE DI OGGI (-3,4%)

PIETRO LABRIOLA

1 - BORSA: ALTRO SCIVOLONE PER TIM (-3,4%) DOPO SEMAFORO ROSSO A KKR

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Nuovo scivolone in Borsa per Tim all'indomani dello stop del cda a Kkr e alla sua richiesta di accedere a una due diligence prima di valutare una offerta formale per il gruppo: la decisione del cda, come osservano gli analisti di Akros, era gia' scontata dal mercato ma sembra certificare la fine del progetto del fondo Usa di arrivare al controllo del gruppo tlc per poi guidarne il riassetto.

 

Le quotazioni arretrano del 3,4% tornando a 30 centesimi per azione. Da inizio aprile, nonostante i rumors di interesse di diversi fondi di private equity (Cvc e Apax in primis, oltre alla stessa Kkr) per le diverse attivita' di Tim, le azioni hanno perso il 16%.

kkr

 

Il divieto d'accesso del cda di Tim alla due diligence per il fondo Kkr e' stato motivato con il fatto che il fondo, nella sua lettera recente al board, non ha voluto confermare la manifestazione di interesse presentata a novembre con il prezzo di 0,505 euro per azione per una eventuale opa sul gruppo.

 

"Qualora Kkr decidesse di presentare un'offerta concreta, completa e attrattiva (che contenga, fra le altre cose, anche l'indicazione del prezzo per azione ordinaria e di risparmio di Tim), il consiglio di  amministrazione di Tim sara' nella posizione di riconsiderare la propria decisione nell'interesse di tutti gli azionisti". Kkr, che e' socia di Tim in Fibercop, restera' comunque un soggetto protagonista del riassetto di Tim previsto dal piano che dovrebbe essere definito entro l'estate sia dell'evoluzione del dossier della rete unica.

SALVATORE ROSSI - TIM

 

2 - TIM AVANTI CON IL PIANO LABRIOLA IL CDA SBARRA LA STRADA A KKR

Carlotta Scozzari per “la Stampa”

 

Il consiglio di amministrazione di Tim chiude la porta al fondo Kkr. Che, quindi, non avrà accesso ai conti e ai documenti riservati della società, per potere trasformare in Opa quella manifestazione d'interesse non vincolante, presentata lo scorso 19 novembre al prezzo indicativo di 0,505 euro per azione.

 

Il cda del gruppo di telecomunicazioni, che si è riunito ieri dopo l'assemblea degli azionisti, ha deliberato «di non ritenere opportuno, in questa fase, dare seguito alla richiesta di due diligence», ossia di esame approfondito della situazione del gruppo.

 

henry kravis

La decisione del consiglio, che sempre all'unanimità ha confermato nel ruolo di ad Pietro Labriola, «è stata presa alla luce della circostanza che Kkr ha ritenuto di non confermare la precedente manifestazione d'interesse e il prezzo ivi indicato». Proprio le quotazioni di Borsa sono ormai lontane dai valori ipotizzati lo scorso autunno: 0,312 euro la chiusura di ieri di Tim, dopo un balzo giornaliero di oltre il 2%.

 

A rendere impossibile la conferma della proposta, aveva spiegato il fondo in una lettera inviata alla società il 4 aprile, tre circostanze: l'allarme sui conti (profit warning) di dicembre; le stime al ribasso sul piano strategico al 2024 comunicate all'inizio di marzo; i giudizi negativi (downgrade) delle agenzie di rating.

 

PIETRO LABRIOLA

Tre elementi che lasciano intuire l'intenzione dell'investitore americano di tagliare il prezzo ipotizzato, due diligence o meno. Il cda di Tim precisa che Kkr ha ricevuto tutte «le informazioni elencate qui sopra nel corso degli ultimi mesi contestualmente a tutti gli altri operatori del mercato».

 

E aggiunge che, «qualora Kkr decidesse di presentare un'offerta concreta, completa e attrattiva, che contenga anche l'indicazione del prezzo», il cda «sarà nella posizione di riconsiderare la propria decisione nell'interesse di tutti gli azionisti». L'azienda fa sapere che il fondo statunitense «ha dichiarato di essere comunque disponibile a esplorare qualsiasi altra operazione nell'interesse della società, dei suoi azionisti e del Paese».

 

LOGO KKR

Il consiglio di ieri del gruppo telefonico ha poi discusso, senza però arrivare ad alcuna delibera né concedere due diligence, dell'offerta di un altro fondo, Cvc, sulla minoranza di TopCo, la futura società in cui saranno concentrati i servizi alle grandi imprese e alla Pa, oltre a Telsy, Noovle, Olivetti e Trust Technologies.

 

La sensazione è che Tim, che vede i francesi di Vivendi come primi azionisti, voglia fare uscire allo scoperto altri interessati alle attività dei servizi, prima di decidere (ieri Il Sole 24 ore faceva il nome del fondo Apax).

 

Tim procede anche con il suo piano di riassetto su una strada che, passando per la trattativa con Cdp, punta a separare la rete dai servizi, integrare la propria infrastruttura con quella di Open Fiber e dare alla fine ai fondi interessati la possibilità di investire.

 

henry kravis.

La fattibilità e la definizione del progetto di separazione prevista dal piano che sta mettendo a punto l'ad Labriola «avverrà entro l'estate», ribadiscono nella lettera agli azionisti il presidente Salvatore Rossi e lo stesso ad. E solo a quel punto, a meno che non arrivino sul tavolo offerte «concrete, complete e attrattive», Tim si siederà al tavolo con possibili partner finanziari. Intanto, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha deliberato a maggioranza di inviare il progetto di coinvestimento di Tim sulle reti ad altissima capacità, Fibercop, alla Commissione europea, cui spetta la decisione finale.

salvatore rossi foto di bacco (2)henry kravis 1

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?