CI RISIAMO: LE CASSE DI ALITALIA SONO VUOTE – LA DISGRAZIATA COMPAGNIA AEREA HA COMUNICATO AI SINDACATI CHE NON RISPETTERÀ LA SCADENZA DEL 27 PER IL PAGAMENTO DELLA MENSILITÀ DI FEBBRAIO - PER I QUASI 11 MILA LAVORATORI C’È IL RISCHIO DI VEDER SFUMARE LA CASSA INTEGRAZIONE, L'INPS RALLENTA I VERSAMENTI E NON SONO ANCORA STATI SBLOCCATI I 55 MILIONI CHIESTI ALL' UE PER I DANNI DA COVID PER NOVEMBRE A DICEMBRE, CHE GARANTIREBBERO ALMENO QUALCHE SETTIMANA DI OSSIGENO…

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AEREO ALITALIA AEREO ALITALIA

Gabriele De Stefani per "La Stampa"

 

I dipendenti di Alitalia iniziano a ritrovarsi gli stipendi alleggeriti e pagati in ritardo e il dossier, sul tavolo del ministro Giancarlo Giorgetti, diventa sempre più caldo: nella serata di ieri il titolare dello Sviluppo economico ha convocato un vertice urgente con l' Economia e i Trasporti.

 

Poche ore prima il commissario Giuseppe Leogrande aveva comunicato ai sindacati che la compagnia non rispetterà la scadenza del 27 per il pagamento della mensilità di febbraio, che slitterà di una settimana.

 

Giuseppe Leogrande Giuseppe Leogrande

Non solo: per i quasi 11 mila lavoratori ora c' è anche il rischio che l' azienda non possa anticipare la cassa integrazione, l' integrazione salariale è al palo e l' Inps rallenta i versamenti da novembre in poi per problemi burocratici. Le casse sono vuote e non sono ancora stati sbloccati i 55 milioni chiesti all' Ue per i danni da Covid per novembre a dicembre, che garantirebbero almeno qualche settimana di ossigeno.

 

giancarlo giorgetti mario draghi giancarlo giorgetti mario draghi

«Il quadro è in costante e drammatico peggioramento - dicono Filt Cgil, Uiltrasporti, Fit Cisl e Ugl, che lunedì porteranno i dipendenti in piazza, misure anti-Covid permettendo -. Rappresenteremo con forza al governo e all' Inps la gravità della situazione, ormai insostenibile per migliaia di lavoratori e solleciteremo l' apertura immediata di un tavolo di confronto che trovi soluzioni concrete per non lasciare 11 mila famiglie senza reddito». «È urgentissimo che Giorgetti prenda in mano la guida delle operazioni» rilanciano gli assistenti di volo di Anpac, Anpav e Anpi.

 

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Il ministro, che sul dossier eredita la centralità che con il precedente governo spettava al Tesoro, sta cercando una via d' uscita. Nel breve periodo serve liquidità (ma tutti escludono una nuova iniezione di denaro pubblico), poi bisognerà capire cosa fare della newco Ita, da settimane costretta ad attendere nonostante il piano industriale pronto e i 3 miliardi di capitalizzazione già stanziati dal secondo governo Conte.

 

Il commissario Leogrande, che nei giorni scorsi si è confrontato con lo stesso Giorgetti, attende un indirizzo politico sul nodo della cessione degli asset della compagnia, che l' Ue vuole messi a gara per rispettare le norme sulla concorrenza. Il governo Conte aveva scelto la strada della cessione diretta a Ita, ora bisognerà capire la linea del nuovo esecutivo.

 

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Ieri un primo segnale in Parlamento, con il parere favorevole all' ordine del giorno di Leu che chiedeva di «preservare l' unitarietà degli asset di Alitalia, in alternativa al bando per la vendita in parti distinte di aviation, handling e manutenzione». Stefano Fassina, sostenitore del passaggio degli asset alla controllata Cityliner, esulta per l' eventuale addio allo spezzatino.

 

Ma il diverso parere dell' Ue non è un dettaglio: è Bruxelles a dover promuovere i prestiti da 1,3 miliardi di euro ad Alitalia e la capitalizzazione da 3 miliardi di Ita.

 

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