bazoli e victor massiah

CI SI METTONO PURE I PARROCI E I GIORNALI LOCALI A DIRE ''NO'' ALLA SCALATA DI UBI DA PARTE DI INTESA, PER PAURA DI PERDERE LA CENTRALITÀ DELLE POTENTI FAMIGLIE DI BRESCIA E BERGAMO - IERI L'ASSEMBLEA HA VOTATO IL BILANCIO, E IL FRONTE DEGLI AZIONISTI CONTRARI ALL'OPS SI ASSESTA SOTTO IL 30%: PER IL SUCCESSO DELL'OPS DI CARLO MESSINA TUTTO DIPENDE DAI FONDI E DAI PICCOLI AZIONISTI

 

1. PARROCI E GIORNALI LOCALI IN CAMPO PER DIFENDERE UBI

Da www.lettera43.it

VICTOR MASSIAH CARLO MESSINA

 

Con le restrizioni dovute al coronavirus è complicato, ma i parroci di tutta la provincia di Brescia e quella di Bergamo sono scatenati.

 

Sono impegnati infatti a diffondere il verbo contro l’opa ostile di Banca Intesa sulla “loro” Ubi a quelle migliaia di piccoli azionisti che detengono azioni della banca guidata da Victor Massiah, offerta che viene considerata una specie di tentazione del diavolo.

 

LA LINEA ANTI-INTESA DEI GIORNALI LOCALI E DI AVVENIRE

MASSIAH LETIZIA MORATTI

Aiutati dalla linea anti-Intesa assunta dai giornali dei mondi ecclesiali bresciani e bergamaschi, Il Giornale di Brescia e L’Eco di Bergamo, decisivi in quei territori nel formare l’orientamento dell’opinione pubblica, e dal quotidiano della Cei, Avvenire, i preti lombardi hanno risposto con fervore alle sollecitazioni delle rispettive Curie, le quali a loro volta sono particolarmente sensibili verso l’establishment finanziario che ruota intorno e dentro Ubi. E d’altra parte che il mondo cattolico del Nord si sia apertamente schierato a difesa dell’autonomia di Ubi lo si era già capito quando nelle settimane scorse si era visto entrare nel capitale della banca Cattolica Assicurazioni, che ha il 2% schierato a far argine alla mossa di Intesa.

 

VICTOR MASSIAH

IL FRONTE DEL NO SI ALLARGA

Quello dell’atteggiamento dei piccoli e piccolissimi azionisti è un passaggio che non va trascurato, perché se si salda – e ce ne sono tutte le premesse – con la scelta del Car, il Comitato azionisti di riferimento di Ubi Banca, che controlla il 17,8% delle azioni, e che ha definito l’Ops di Intesa-Unipol «ostile, non concordata, non coerente con i valori impliciti di Ubi e dunque inaccettabile», ecco che il fronte del No a Intesa arriverebbe a numeri tali da poter mettere i bastoni tra le ruote all’iniziativa di Carlo Messina, numero uno della banca milanese.

bazoli gallerie d'italia

 

Anche perché, ricordiamolo, i soci componenti del Patto sono calibri pesanti che potrebbero anche aver già incrementato dal 20 febbraio, quando hanno preso la decisione di opporsi a Intesa, le loro quote. Potrebbero averlo fatto sia le fondazioni – quella di Cuneo (primo azionista singolo con il 5,95%) e la Banca del Monte di Lombardia (3,95%) – sia i grandi imprenditori, dalla famiglia Bombassei (con Next Investment) alla famiglia Bosatelli (Polifin), da Gianni Radici e famiglia ai Gussalli Beretta con la cassaforte Upifra e alle famiglie Pilenga e Andreoletti.

 

 

 

2. AZIONISTI UBI SCHIERATI IN ASSEMBLEA IL 28,98% CONTRARIO ALL'OPS INTESA

Vittoria Puledda per “la Repubblica

 

PIERO GUSSALLI BERETTA

C' era l' affluenza delle grandi occasioni, all' assemblea Ubi di approvazione del bilancio (e poco più). Affluenza virtuale: a Brescia erano pochissimi i presenti fisicamente, tra cui consigliere delegato Victor Massiah. Collegati da remoto la presidente Letizia Moratti e gli altri consiglieri. Ma attraverso il rappresentante designato, come ormai prescrivono le regole anti-coronavirus, era presente il 53,58% del capitale sociale, conferito da 617 azionisti.

 

Un record per le ultime cinque assemblee, quando la media si è aggirata intorno al 40% (con una punta del 48,57% nel 2017). Di questi, il 99,93% ha votato sì.

Del resto, il senso dell' assemblea non era nelle decisioni da prendere (sebbene Giorgio Jannone in una domanda scritta abbia contestato i piani di incentivi azionari per il top management), quanto nel serrare le fila di fronte all' offerta di Intesa Sanpaolo. Lo ha spiegato piuttosto chiaramente, in un intervento scritto che verrà allegato al verbale, la presidente Moratti, che ha ricordato come l' autonomia e la solidità di Ubi rappresentano «un valore per tutti gli stakeholders, siano essi azionisti, clienti o dipendenti».

 

alberto bombassei foto di bacco (2)

Anche in un momento particolarmente drammatico per i territori su cui insiste maggiormente la banca - Bergamo e Brescia - falcidiati dal virus. Ieri erano presenti al gran completo i soci che si ritrovano nel Car (che hanno il 18,98% della banca); e presenti anche gli azionisti del Sindacato di Brescia, quello che comprende anche Giovanni Bazoli (e Romain Zaleski, che alcune cronache descrivono come più tiepido rispetto al fronte anti- Intesa): lo schieramento ha l' 8,4% e insieme all' 1,6% del Patto dei Mille (la cui presenza si vedrà solo con il verbale di assemblea, ma che dovrebbe essere scontata), significa che i grandi soci di Ubi possono contare su pacchetti per il 28,98%, per quanto in tre blocchi del tutto indipendenti.

 

Ieri ha votato a favore del bilancio anche quasi un altro 25% del capitale. Che ragionevolmente fa capo ai fondi: dall' elenco dei grandi investitori istituzionali si vede che Silchester, fondo da tempo presente nel capitale, è salito dall' 8,1 della scorsa assemblea all' 8,6%; appena sotto c' è il fondo Parvus di Edoardo Mercadante, al 7,9% con una partecipazione potenziale su un altro 0,7%. Del pacchetto, gestito per conto di alcuni clienti, Ubi ha detto di non sapere nulla. Stabile Hsbc, poco sotto il 5%.

GIANDOMENICO GENTA

 

Vero è che ieri la partita era solo simbolica e i dati di bilancio (al netto degli elementi non ricorrenti, l' utile 2019 si attesta a 352,9 milioni di euro, in crescita del 16,7% rispetto al 2018) non presentavano criticità. Diverso sarà il discorso rispetto all' offerta di Intesa, che larghi strati dei grandi azionisti (sebbene il Patto bresciano non si è ancora espresso formalmente) considerano penalizzante come condizioni economiche e ostile nella formulazione. L' ultimo in ordine di tempo a confermare la contrarietà è stato due giorni fa Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Cuneo.

 

Sul fronte opposto Carlo Messina, ad di Intesa, che ha appena confermato logica e opportunità dell' offerta. L' ago della bilancia lo farà lo schieramento dei fondi internazionali, quando l' offerta verrà lanciata sul mercato (e dopo le autorizzazioni delle autorità di vigilanza). Sulla carta il controllo dell' assemblea straordinaria (e quindi la fusione) potrebbe rivelarsi un obiettivo in salita, per Intesa. Il clima che si respira, intorno a Ubi, è combattivo. Puntando sulle criticità (potenziali esuberi e riduzione del credito alle imprese, nelle aree di sovrapposizione). E studiando le possibili battaglie legali di contrasto.

 

Carlo Messina

 

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”