blockchain

COS’È E A COSA POTREBBE SERVIRE “BLOCKCHAIN”, IL BUSINESS SU CUI TUTTI PUNTANO (COMPRESO LA CASALEGGIO ASSOCIATI) - IL SISTEMA CONSENTE DI REGISTRARE EVENTI, SCAMBI E TRANSAZIONI SENZA CHE SIA NECESSARIO L'INTERVENTO DI UNA TERZA PARTE. A FARE “DA NOTAIO” È INTERNET STESSA - UN ESEMPIO? AL MOMENTO DELL'ACQUISTO DI UN BIGLIETTO AEREO SI REGISTRA LA TRANSAZIONE. SE CI SONO ANOMALIE E IL PASSEGGERO HA DIRITTO A UN RISARCIMENTO IL SISTEMA GENERA SUBITO IL VERSAMENTO SENZA BISOGNO DI RICHIESTE O INTERVENTO UMANO…

Angelo Allegri per “il Giornale”

 

ITALIA BLOCKCHAIN

Deserto giordano, un centinaio di chilometri a est della capitale Amman: migliaia di profughi siriani si affollano nel campo di Azraq, gestito dal Commissariato Onu per i rifugiati. Vengono dalle parti più disparate del Paese, ognuno ha la sua storia di bisogno e sofferenza e le organizzazioni internazionali forniscono a tutti cibo e sussidi. Per gestire il complesso reticolo di rapporti su cui l'attività del campo si basa, dalle cure sanitarie all'assistenza finanziaria, è stato messo in piedi un sistema che è anche un esperimento: a ogni ospite viene scannerizzata l'iride, che si trasforma così in una carta d' identità digitale.

 

Ogni evento personale viene annotato, non in un registro specifico conservato nel campo, ma in una sorta di libro mastro informatico accessibile attraverso i nodi di Internet e ospitato su computer anche a migliaia di chilometri di distanza. L'enorme «quaderno» digitale che racconta la vita degli abitanti del campo è costruito in modo da essere inviolabile e non falsificabile: è registro degli eventi ma anche prova del fatto che sono avvenuti. A ogni operatore basta collegarsi via web per sapere tutto, e con sicurezza, su chi ha di fronte, dalle vaccinazioni che ha fatto ai sussidi che ha ricevuto.

 

la blockchain

SOLDI E BUONE AZIONI

Il sistema informatico che si sta rivelando così utile in un caso di emergenza umanitaria ha una caratteristica a prima vista strana: è parente stretto dei bitcoin, la moneta digitale, creata e scambiata via Internet. L'affinità nasce da un fatto semplice: entrambi si basano su una tecnologia, chiamata blockchain, che secondo gli analisti più entusiasti è destinata a cambiare non solo l'economia ma anche la vita quotidiana.

 

Una rivoluzione iniziata proprio con i bitcoin e che ora sembra pronta a coinvolgere altri settori: la cosiddetta blockchain viene usata per disegnare nuovi prodotti assicurativi e finanziari, per garantire i passaggi lungo le filiere alimentari, per certificare i rapporti tra aziende produttrici e distributrici. Un osservatorio dal nome esotico, «Blockchain & Distributed Ledger» ha censito in Italia 150 progetti già avviati.

 

Nella Penisola il tema ha anche una coloritura politica: tra i sacerdoti più convinti della nuova parola d'ordine digitale c'è Davide Casaleggio, deus ex machina del movimento grillino, che ha orientato proprio sulla blockchain il business della Casaleggio Associati, puntando su seminari e attività di consulenza rivolti alle aziende.

BLOCKCHAIN1

 

Sarà un caso ma anche il Ministero dello Sviluppo economico, guidato dal vice-premier Luigi Di Maio, ha deciso di schiacciare l'acceleratore: in gennaio ha nominato una commissione di 30 esperti per definire la strategia nel settore, mentre il decreto Semplificazione ha introdotto una prima normativa. Un'apprezzabile dimostrazione di modernità, secondo alcuni, mentre per altri si tratta solo dell'ultima tecno-illusione di un governo che in campo economico non brilla per concretezza.

 

BLOCCHI A INCASTRO

Spiegare (e capire) la nuova tecnologia è, per i non addetti ai lavori, una specie di sesto grado. In termini generali si può partire da un cambio di prospettiva. La vita di ciascuno di noi è certificata da una serie di «registri» che testimoniano quello che siamo e quello che facciamo: dall'anagrafe del comune, agli uffici del catasto che annotano i beni immobiliari di cui siamo proprietari. Anche le banche tengono dei registri, quelli che dimostrano la titolarità di un conto corrente e la nostra solvibilità. In tutti i casi il registro è tenuto da un «terzo certificatore» rispetto ai protagonisti di un evento o di uno scambio (basta pensare ai documenti conservati al catasto nel caso di una compravendita immobiliare).

 

BLOCKCHAIN

La blockchain cambia tutto perchè consente di registrare eventi, scambi e transazioni senza che sia necessario l'intervento di una terza parte. A fare, per così dire, da notaio è Internet stessa, su cui gli eventi vengono registrati. La parola inglese blockchain, letteralmente «catena di blocchi» o elementi, nasce dal fatto che la tecnologia è basata su sequenze di programmi incastrate tra loro così da rendere immodificabile e non falsificabile quanto scritto. Per intuire di che cosa si tratta c'è chi suggerisce di pensare alle confezioni di matite o di pennarelli che vengono venduti in commercio: i colori sono in un ordine preciso, di solito dai più chiari ai più scuri.

 

Se se ne toglie uno la mancanza non è sempre identificabile, ma se si decide per convenzione di partire da un colore fisso e se ogni pennarello successivo viene «segnato» con una piccola stellina che riporta il colore precedente, si ottiene una catena intoccabile, visto che l'eventuale «buco» può essere subito notato. Le informazioni registrate sono dunque immodificabili (al massimo se ne possono aggiungere di nuove) e tutto viene protetto da codici crittografici. L' effetto è quello di una specie di cassaforte digitale: per condividere e controllare informazioni ogni utente del sistema deve avere accesso a due «chiavi» di codifica e decodifica, una privata e l' altra pubblica.

 

blockchain

L' aspetto sotto certi aspetti più sorprendente è che il nuovo tipo di «registro» può essere «distribuito», e cioè non stare più su un solo computer, ma su tanti pc collegati via Internet. «L'analogia più immediata che si può fare è quella con i sistemi di condivisione dei file come BitTorrent», spiega Marco Monaco, responsabile dell' area blockchain della società di consulenza PwC, membro della Commissione creata dal Ministero dell'Economia. «I file non stanno su un unico server ma si basano su un sistema decentralizzato e coordinato».

 

REGISTRI DIFFUSI

Tanti «nodi» internettiani diversi sono dunque garanti del «registro» e un'applicazione comune basata su complessi algoritmi consente di fare in modo che tutti i nodi provvedano a registrare solo le annotazioni corrette. Il risultato è che la Rete fornisce un sorta di «bollo digitale» con tanto di identificazione temporale. Internet, spiegano Michael Casey e Paul Vigna, autori di «La macchina della verità», pubblicato da Franco Angeli, «codifica il fatto che una certa azione abbia avuto luogo a una certa data e lo fa in un modo per cui la registrazione di quella transazione non può essere modificata da nessuno che si tratti di individui o di governi».

 

«Un elemento fondamentale è il cosiddetto time stamping, il bollo temporale», dice Monaco. «Una banca italiana sta, per esempio, realizzando un sistema di controllo di tutti gli accessi da parte dei propri tecnici al sistema informatico. È un tema delicato: teoricamente chi agisce sul cervellone di una banca potrebbe avere accesso ai conti dei clienti e poi cercare di cancellare il proprio intervento. Con la blockchain su Internet rimarrà per sempre l'indicazione di chi ha fatto cosa e in che ordine».

 

BLOCKCHAIN

«Come in tutte le cose bisogna distinguere la moda dalla sostanza», aggiunge Edoardo Demarchi, partner della società di consulenza Roland Berger. «Oggi le applicazioni sono soprattutto potenziali. Le situazioni più interessanti sono quelle in cui più soggetti di una transazione economica devono tenere conto ognuno delle azioni dell' altro». Non è un caso che la blockchain venga già applicata da molte aziende della grande distribuzione per tracciare la storia e i trasferimenti dei prodotti alimentari. Il colosso francese Carrefour segue così passo passo, dalla produzione all'arrivo nel punto vendita, una serie già ampia di articoli: dalla carne al formaggio, dai polli al latte.

 

NAVIGO QUINDI SONO

Il sistema consente di concludere anche i cosiddetti smart contract, in cui verificatosi un certo evento si generano in automatico determinate conseguenze. La compagnia assicurativa francese Axa ha messo a punto una polizza, Fizzy, che viene venduta insieme ai biglietti aerei. Al momento dell'acquisto si registra la transazione su una piattaforma blockchain collegata col database che registra orario di partenza e arrivo di voli nel mondo. Se ci sono state anomalie e il passeggero ha diritto a un risarcimento il sistema genera subito il versamento senza bisogno di richieste o altro intervento umano.

 

«L'applicazione dal maggior impatto sarà però quella legata all' identità digitale», dice Monaco. Già oggi in Italia chi ha il cosiddetto codice Spid può collegarsi con i cervelloni di molte istituzioni pubbliche che lo riconoscono immediatamente. Ma per avere lo Spid bisogna passare attraverso un certo numero di provider autorizzati. In futuro non sarà più così. Usando la blockchain registreremo su Internet tutti i nostri dati e sarà la Rete a fare da anagrafe del mondo.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."