deutsche bank

DEUTSCHE SBANK! – AD AFFOSSARE LE BORSE, GIÀ PROVATE DA SVB E CREDIT SUISSE, IERI È STATO IL CROLLO DEL TITOLO DI DEUTSCHE BANK, CHE HA BRUCIATO 2 MILIARDI DI CAPITALIZZAZIONE – AD ALLARMARE GLI INVESTITORI LA DECISIONE DELL’ISTITUTO TEDESCO DI RIMBORSARE ANTICIPATAMENTE UN’OBBLIGAZIONE SUBORDINATA DA 1,5 MILIARDI: UNA MOSSA CHE DOVEVA DARE FIDUCIA MA CHE È STATA VISTA COME UN SEGNALE DI DEBOLEZZA – L’INNESCO DEL TRACOLLO È STATA LA SCOMMESSA AL RIBASSO DEI FONDI USA SULLE BANCHE TEDESCHE

1 – CADE IL GIGANTE DEUTSCHE BANK, SULLE BORSE TORNA L’ALTA TENSIONE

Andrea Rinaldi per il “Corriere della Sera”

deutsche bank 1

Un altro venerdì nero per le Borse europee. Ad affossare i listini ieri, già provati da Svb e Credit Suisse, è stato un lento crescendo iniziato giovedì in Germania. Deutsche Pfandbriefbank e Aareal Bank avevano annunciato di non rimborsare i bond Additional tier 1 che avevano il diritto di riacquisto in arrivo (gli stessi che Credit Suisse ha azzerato per 16 miliardi di dollari con le nozze con Ubs).

 

[…] la scelta di Deutsche Bank di rimborsare anticipatamente un’obbligazione subordinata di secondo livello (Additional tier 2) da 1,5 miliardi con scadenza al 2028 – mossa solitamente intesa a dare fiducia agli investitori – è stata vista come un segnale di debolezza. Risultato: i credit default swap dell’istituto tedesco, strumenti per proteggere gli obbligazionisti dal fallimento, sono arrivati a toccare i 203 punti base innescando una pioggia di vendite. Il titolo ha perso fino all’11%, chiudendo a -8,73 euro e bruciando circa 2 miliardi di capitalizzazione, seguito da Commerzbank: -6,5% a 8,8 euro.

OLAF SCHOLZ A DAVOS

 

[…] Deutsche Bank è una delle 30 banche mondiali considerate sistemiche, i problemi del 2015-18 sono alle spalle, la redditività è forte (5,7 miliardi di utili netti nel 2022), i coefficienti patrimoniali sono robusti (13,4% Cet1 ratio), il rapporto di copertura della liquidità è 142%, 64 miliardi sopra la soglia fissata dalle autorità di vigilanza europee. Morgan Stanley infatti si è raccomandata di focalizzarsi sui fondamentali della banca mentre Citi ha parlato di «conseguenza di un mercato irrazionale». Il titolo crollava.

 

deutsche bank 3

Istituzioni monetarie e capi di Stato sono allora scesi in campo, come con Credit Suisse. «Il settore bancario della zona euro è resiliente perché ha posizioni solide in termini di capitale e liquidità», ha sottolineato la presidente della Bce, Christine Lagarde, all’Eurogruppo di Bruxelles. […]  Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha assicurato: «Deutsche Bank è una banca molto redditizia. Non c’è motivo di preoccuparsi». […]

 

2 - L’INNESCO? LA SCOMMESSA AL RIBASSO DEI FONDI USA SULLE BANCHE TEDESCHE

Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

deutsche bank

Non ci sono complotti, né oscuri personaggi della finanza che tramano nell’ombra. Ma il crollo in Borsa di Deutsche Bank, che ha trascinato giù gli indici europei, è alimentato da un misto di ingredienti recentissimi e radicati negli anni. E né gli uni né gli altri sono frutto del caso, quanto piuttosto di una serie di lezioni stranamente dimenticate del grande crash del 2008.

 

La fine di Lehman per esempio non ha insegnato che aggiungere complessità ai mercati, lasciando loro opacità, avrebbe creato una miscela a momenti esplosiva. È esattamente quando è accaduto ieri. L’azzeramento dei bond subordinati e convertibili di Credit Suisse, lo scorso weekend, ha fatto crescere per tutte le banche europee i rendimenti da offrire agli investitori per poterne emettere di nuovi.

 

deutsche bank 1

Subito il mercato si è concentrato su chi avrebbe dovuto farlo a breve: due fragili banche locali tedesche, Deutsche Pfandbriefbank e Aareal Bank, avevano i loro bond in scadenza. Poiché le due avrebbero dovuto comunque rifinanziarsi emettendo altri titoli dello stesso tipo (i cosiddetti “coco”), alcuni hedge fund americani hanno previsto che le due avrebbero preso un’altra strada: invece di rimborsare i detentori, avrebbero trasformato i titoli in obbligazioni perpetue (era comunque legale). Ed è ciò che hanno fatto, perché il costo per loro era comunque minore.

 

[…] con la ferita dei bond di Credit Suisse ancora aperta, alcuni hedge fund americani hanno capito che quella mossa avrebbe spaventato il mercato. Per questo hanno preso di mira Deutsche Bank, prevedendo che la tensione si sarebbe scaricata sui suoi titoli.

 

licenziamenti a deutsche bank 8

Giovedì gli hedge fund hanno costruito posizioni ribassiste sulla prima banca tedesca, per guadagnare vendendone le azioni senza possederle. Sempre giovedì, hanno iniziato a comprare “credit default swap” (Cds) della stessa Deutsche, il cui prezzo si è impennato (vedi il “Corriere” di ieri). I Cds sono derivati contro il default simili a polizze sulla vita di un’impresa, ma con una differenza: è possibile comprare quei derivati senza avere titoli dell’impresa, un po’ come se ci si potesse assicurare sulla vita di un altro.

 

Quando si è diffuso il nervosismo per i coco delle banche tedesche, per gli hedge fund è arrivato il jackpot. Hanno guadagnato dall’aumento del prezzo dei derivati di assicurazione sul default di Deutsche (in parte da loro provocato). Poi hanno guadagnato anche dal crollo dell’azione della grande banca tedesca, quando il mercato ha creduto di capire dai Cds che qualcuno temeva il fallimento di Deutsche stessa.

 

deutsche bank 4

La lezione dimenticata del crac Lehman riguarda proprio quei derivati di assicurazione sui default. Già nel 2008 fu chiaro che lasciarli detenere a chi non possiede bond o azioni di un’impresa può facilitare pericolose speculazioni. Successe allora e sta riaccadendo adesso. A meno che, naturalmente, le autorità europee nei prossimi giorni non introducano un divieto.

 

[…] Ma questa non è l’unica lezione rimossa di Lehman, nella serie di crash delle ultime settimane. L’elenco dei conflitti d’interesse è grottesco, soprattutto negli Stati Uniti da dove il contagio è partito da Silicon Valley Bank (Svb) e Signature Bank. A Washington nel 2018 si decise per esempio di esentare di fatto dalla vigilanza le banche fino a 250 miliardi di attivi. Poi Barney Frank, che alla Camera dei Rappresentanti fu co-autore dei vincoli bancari post-Lehman, divenne lobbista per esentare da quegli stessi vincoli istituti come Signature (nel board della quale sedeva, ben pagato).

 

Quanto a Larry Summers, ex consigliere della Casa Bianca nel 2008, è andato oltre: ha chiesto al governo di rimborsare tutti i depositi milionari di Svb, senza dire che è consulente di un fondo che ha i soldi delle sue start up in quella banca.

 

deutsche bank 5

Né potevano mancare le agenzie e i revisori dei conti: Moody’s assegnava a Svb un rating elevato, Kpmg assicurava che i bilanci erano a posto due settimane prima del crac. Del resto il Ceo di Svb, Greg Becker, sedeva nel consiglio della Federal Reserve di San Francisco che avrebbe dovuto vigilare su di lui. Becker poi ha venduto le proprie azioni della banca due settimane prima di fallire; ha aumentato i compensi dei manager mentre accresceva le scommesse a rischio; ha triplicato i prestiti ai top manager negli ultimi tre mesi, quasi ci fosse fretta di spartirsi le spoglie. […]

deutsche bank 2deutsche bank commerzbank 2deutsche bank 3

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...