rete unica fibra ottica dario scannapieco vittorio colao  luigi gubitosi

DOV’È SPARITA LA RETE UNICA? È PASSATO UN ANNO ESATTO DALL’ANNUNCIO DELL’INTESA TRA TIM E CASSA DEPOSITI E PRESTITI PER LA BANDA ULTRA-LARGA IN ITALIA, E IL PROGETTO IMMAGINATO DAL GOVERNO CONTE È FINITO NEL CONGELATORE - COLAO PUNTA SU “GARE” E “SUSSIDI”, CHE POTRANNO ANDARE A OPERATORI IN CONCORRENZA, IN COLLABORAZIONE O IN CONSORZIO. E SCANNAPIECO? DI SICURO I DESTINI DI CDP E TIM TORNERANNO A INCROCIARSI SULLA PARTITA DEL CLOUD

Giuseppe Bottero per “La Stampa”

 

luigi gubitosi di tim

È bastato un anno perché il grande progetto uscisse dai radar. Era il 31 agosto del 2020 e i consigli di amministrazione di Tim e Cassa depositi e prestiti davano il via libera al piano chiamato a lanciare la banda ultra-larga in Italia: AcessCo, la società per la rete unica.

 

VITTORIO COLAO

Quasi in silenzio, nonostante qualche fiammata, la strategia immaginata dal governo Conte è finita nel congelatore. Insieme all'esecutivo a trazione 5 Stelle-Lega è cambiato il contesto: invece di tentare di indirizzare la digitalizzazione, assumendone la regia, è arrivato il piano di Colao, che punta sulle «gare» e «sui sussidi» che potranno andare a operatori in concorrenza, in collaborazione o in consorzio.

 

Il riassetto

mario draghi alla camera

Raffreddata dunque la pista della fusione tra Open Fiber e Fibercop, il veicolo per la rete secondaria dell'ex monopolista, i protagonisti dell'operazione si muovono nella direzione indicata dal ministro.

 

Tim, che in ogni caso non ha ancora archiviato definitivamente il progetto originario, è convinta che, dopo mesi di confronti difficili, con il riassetto in Open Fiber - Enel ha ceduto la sua quota, ed è entrato il fondo infrastrutturale australiano Macquarie - adesso trattare sarà più semplice. C'è da sedersi a un tavolo, e riannodare i fili.

open fiber 2

 

I bandi

Ora il primo socio di Open Fiber è la Cdp di Dario Scannapieco, che con la nuova ad Francesca Romana Napolitano lavora per colmare i ritardi; la Cassa ha una partecipazione rilevante anche nell'azionariato della stessa Tim, e condivide il medesimo obiettivo: evitare sovrapposizioni e arrivare ovunque con la fibra senza sprecare risorse.

piano bul

 

Il primo banco di prova della «fase due» sono i bandi per le cosiddette «aree grigie», quelle in cui investirà un solo operatore che fornisce servizi di connettività a banda ultra-larga. Le gare, a base regionale, sono in partenza e una delle strade possibili è quella della creazione di consorzi. In casa Tim c'è un modello, quello messo in piedi con Fastweb ai tempi della joint venture Flash Fiber.

 

LUIGI GUBITOSI FRANCESCO STARACE

Il veicolo designato è Fibercop, partecipato dalla stessa Fastweb e dal fondo americano Kkr: ad oggi, ha posato circa 3 milioni e 400 mila chilometri di fibra, e coinvolto come partner Iliad e Tiscali. Il sentiero tracciato dal governo è diverso da quello utilizzato finora: con il sistema «a incentivi» chi costruisce la rete sarà il proprietario, e spalmare gli investimenti sarebbe un vantaggio, almeno all'inizio.

 

INNOCENZO GENNA

La prudenza

 Secondo Innocenzo Genna, giurista, esperto di Internet e telecomunicazioni, «in questo scenario non c'è alcun riferimento o necessità di ricorrere alla Rete Unica, che fungerebbe invece da ostacolo». È un sentimento condiviso dagli analisti di mercato.

 

La banca d'affari Equita, parecchio «prudente» sulle «chance del progetto» AccesCo, spiega che i «tempi per una decisione definitiva sono maturi» ma peserà «la minore spinta politica». Ma i destini di Tim e della Cassa, in quest' estate di trattative più o meno sotterranee, si incrociano soprattutto nella partita che riguarda il cloud.

 

FIBERCOP

«La grande sfida», secondo Luigi Gubitosi. Il dialogo, da approcciare con «pragmatismo e apertura mentale» riguarda la creazione di una cordata per il Polo strategico nazionale; se n'è discusso con Leonardo e parteciperebbe anche Sogei. Il Pnrr assegna al progetto 900 milioni al progetto e nelle schede inviate alla Commissione europea già si indica un partenariato pubblico-privato come base per la gestione del servizio.

LUIGI GUBITOSI FRANCO BASSANINIopen fiber 5open fiber 3

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."