margrethe vestager alitalia

DUE VOLI, DUE MISURE - MA LA COMMISSIONE EUROPEA CHE BOCCIA I PRESTITI AD ALITALIA È LA STESSA CHE HA DATO IL VIA LIBERA AL SALVATAGGIO DI LUFTHANSA E AIRFRANCE PER 9 E 10 MILIARDI DI EURO? - LO STRANO SENSO DI MARGARETH VESTAGER PER GLI AIUTI DI STATO: QUANDO SI TRATTA DELL’ITALIA SI USA SEMPRE LA MANO PESANTE (VEDI IL CASO TERCAS) - BRUXELLES GIUSTIFICA LA DISPARITÀ DI TRATTAMENTO CON UN RAGIONAMENTO CONTORTO: CHI PRIMA DELLA CRISI ANDAVA BENE POTEVA ESSERE SALVATO. CHI GIÀ IN CATTIVE ACQUE POTEVA PURE CONTINUARE AD AFFONDARE - LA “SMENTITA” SULLA MULTA: “LA DECISIONE ANCORA NON È PRESA”

ALITALIA ITA

1 - IL CDM VARA UNA NORMA PER ALITALIA IN ATTESA DELL'UE

Da www.ansa.it

 

Il Consiglio dei ministri ha approvato una norma che adegua le procedure di cessione già delineate dal legislatore alle nuove esigenze connesse ai tempi di adozione della decisione europea della vicenda Alitalia. In particolare, spiega il comunicato finale di Palazzo Chigi, per velocizzare le procedure la norma prevede uno schema di autorizzazione basato sulla conformità del piano alla decisione della Commissione Ue.

margrethe vestager

 

2 - LE DISPARITÀ SOSPETTE DI BRUXELLES SUGLI AIUTI ALLE COMPAGNIE AEREE

Andrea Bassi per “il Messaggero”

 

Nove euro a passeggero contro ottantotto. Sta tutto in questi semplici numeri lo strano senso di Margareth Vestager, la Commissaria europea alla concorrenza, per gli aiuti di Stato. In piena pandemia, mentre il governo tedesco salvava Lufthansa dal fallimento con un'iniezione di 9 miliardi, mentre quello Francese versava tra una cosa e l'altra circa 10 miliardi nelle casse della compagnia di bandiera d'Oltralpe, all'Italia venivano legate le mani.

 

LUFTHANSA

Poco più di 350 milioni per affrontare la peggior crisi aerea della storia dovuta alla pandemia. Nove euro a passeggero, come detto, a fronte degli ottantotto riconosciuti ad AirFrance, solo per fare un esempio. Figli e figliastri, insomma.

 

IL TRATTAMENTO

air france klm 2

Bruxelles ha sempre giustificato questa disparità di trattamento con un ragionamento alquanto contorto. Chi prima della crisi andava bene poteva essere salvato e ottenere aiuti in deroga alle regole sulla concorrenza. Chi prima della crisi da Covid navigava già in cattive acque poteva pure continuare ad affondare.

 

IL SITO DI ITA

Più che la legge della giungla sembra quella del marchese Onofrio del Grillo. Ragionamento curioso, insomma, soprattutto perché, come avevano fatto notare allora i vertici di Alitalia, la compagnia di bandiera portoghese Tap, alleata degli olandesi della Klm, non è che prima della crisi navigasse nell'oro. Tutt' altro.

 

Eppure la Commissione ha autorizzato un aiuto di 1,2 miliardi. Una differenza di trattamento così evidente, che Bruxelles ha dovuto di nuovo abbozzare con un'altra spiegazione: quelli dati a Tap sono stati aiuti una tantum, anche Alitalia li ha ricevuti grazie ai due prestiti di 900 milioni ottenuti nel 2017.

 

MANIFESTAZIONE DEI LAVORATORI AIR ITALY E ALITALIA

IL PUNTO

Qui si arriva al punto, vale a dire perché proprio questo sostegno pubblico la Commissione ha deciso di bocciare. Decisione presa, nero su bianco, nelle carte che mercoledì sera Il Messaggero ha potuto leggere. Anche se ieri da Bruxelles è arrivata una secca frenata: «La decisione», hanno fatto sapere fonti della Commissione in tarda mattinata, «ancora non è presa».

Si vedrà se ci sono margini per una correzione della decisione da parte di Bruxelles.

 

ITA - ITALIA TRASPORTO AEREO

O per posticipare a dopo la partenza di Ita il 15 ottobre la bocciatura e la richiesta di restituzione ad Alitalia dei 900 milioni. Richiesta che, in linea di diritto, potrebbe portare - salvo il ricorso a leggi speciali o a interpretazioni ad hoc della norma - al fallimento della vecchia compagnia di bandiera. Ma al di là di tale evenienza, cui il governo sembra aver posto mano con efficacia già ieri, se c'è una cosa che ha «sorpreso» più di un esponente del governo, sono proprio i tempi della decisione di Bruxelles.

 

air france klm

Mettere Alitalia sulla strada dell'insolvenza, per quanto teorica, non può non avere conseguenze anche sulla nascita di Ita, la compagnia pubblica che dovrebbe prendere il posto dell'Alitalia. Magari non ne compromette la partenza tecnica, di sicuro getta un'ombra sul debutto. E comunque si tratta di uno sgambetto, tra l'altro, non fatto a un governo qualunque, ma a un governo fortemente europeista guidato dall'ex presidente della Banca centrale Mario Draghi.

 

margrethe vestager 2

IL PRECEDENTE

In molti si erano convinti che le disparità di trattamento potessero essere un retaggio del passato. Un passato del quale restano ancora le stimmate. Come quelle del caso Tercas, quando proprio la commissaria Vestager bocciò il salvataggio e la ricapitalizzazione della banca attraverso il fondo interbancario di garanzia.

personale alitalia

 

Una decisione, poi nettamente bocciata dalla Corte di Giustizia, che ha fatto giurisprudenza e ha impedito anche il salvataggio attraverso lo stesso meccanismo delle quattro banche (Etruria, CariFerrara, Banca Marche e CariChieti).

 

Per non dire delle due banche venete, delle quali minò il salvataggio bocciando un progetto di ricapitalizzazione che ne avrebbe ricomposto il patrimonio. Le conseguenze che i crac bancari hanno avuto sui risparmiatori italiani e sul sistema bancario nazionale sono cosa nota.

 

L'equipaggio del volo ITA per certificazione ENAC

Non per questo l'ineffabile commissaria si è battuta il petto nell'apprendere la secca bocciatura della Corte di Giustizia. Anzi, ha provato a rilanciare una ipotetica nuova azione contro che però non ha alcuna possibilità di vedere la luce.

 

Ieri, nell'annunciare che nessuna decisione è stata ancora presa, la Commissione ha precisato che prenderà «decisioni giuridicamente solide» sugli eventuali aiuti di Stato concessi ad Alitalia. Il precedente del caso Tercas deve essere risuonato come monito nelle ovattate stanze di Bruxelles.

Margrethe Vestager e Thierry Bretoncoronavirus aereo margrethe vestageraereo lufthansaLufthansa scioperoITA ALITALIA - NUOVO MARCHIO

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…