ECONOMIA ARCOBALENO - IL GIRO DI AFFARI DEI GAY VALE 1000 MILIARDI - NEGLI USA HANNO UN POTERE D’ACQUISTO MOLTO SUPERIORE AGLI ETERO: GARA TRA LE AZIENDE PER COMPIACERLI - IL CASO BARILLA: DALLA GOGNA MEDIATICA A MARCHIO MODELLO

Marzio G. Mian per "il Giornale"

 

David Mixner Hillary Clinton David Mixner Hillary Clinton

Quanto vale l'economia arcobaleno? Negli Stati Uniti il potere d'acquisto della comunità gay è stato calcolato intorno ai mille miliardi di dollari - ed erano 800 miliardi solo due anni fa -.

 

Si spiega così il clamoroso caso Barilla: a un solo anno di distanza dalla celebre frase pronunciata dal presidente del gruppo a Radio24 («Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale») il brand è passato negli Usa dalla gogna mediatica e dal boicottaggio - che portarono a sfiorare il disastro commerciale in un Paese dove l'azienda detiene il 30 per cento del mercato della pasta - ad essere indicato (e soprattutto valutato) come marchio modello, in cima alla lista delle corporation gayfriendly stilata dalla potentissima Corporate equality index, praticamente la Stantard&Poor's del rating arcobaleno.

 

DAVID MIXNER DAVID MIXNER

La Barilla, per ribaltare la classifica, si è affidata a quello che Newsweek ha definito il «gay più potente d'America», David Mixner, esperto nella trasformazione di pratiche aziendali antidiscriminatorie in strategie di marketing globale.

 

Un caso scuola, quello della multinazionale di Parma. Ideale per raccontare il nuovo dogma dell'economia globale dettato dalla realtà americana e spiegato in una lunga inchiesta-outing sull'ultimo numero di The Advocate, l'autorevole magazine della comunità Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) secondo cui l'«economia globale ha imparato che quello che va bene per Lgbt va bene per il business; stare dalla loro parte vuol dire conquistare i mercati e avere la strada spianata per il successo». Anche se non è poi così automatico ottenere la tripla A.

 

Prendete Burger King che all'ultimo San Francisco Pride ha prodotto un sandwich impacchettato con una carta arcobaleno e la scritta «Siamo tutti uguali dentro», con tanto di conseguente video virale su Youtube.

 

Bene, quello che per il Washington Post è stata «una sfacciata e maldestra operazione di marketing per piacere alla comunità gay» è stato bocciato dalla Corporate equality index, la quale ha assegnato a Burger King solo 55 punti (contro i 100 conquistati della Barilla), perché, come ha scritto il direttore del magazine lesbo online Autostraddle, Riese Bernard, «mangiare hamburger non è e non sarà mai progressista anche se impacchetti l'hamburger con la carta arcobaleno».

PASTO BURGER KING PASTO BURGER KING

 

Più che di diritti civili e pratiche egalitarie, infatti, sembra una prosaica questione di mercato, ed è partita la corsa a conquistarlo. Nonostante sia certificata con il timbro del politicamente corretto, anche l'economia arcobaleno non sfugge alla classica dinamica capitalista. Business Insider ha messo in fila numeri e percentuali per spiegare come dalle compagnie aeree, ad Apple, a Budweiser, a Coca-Cola, al cibo biologico e di qualità, ma soprattutto le aziende della moda e del lusso puntano sulla comunità gay perché domina il consumo e impone le regole del consumo di tendenza.

 

Gay e lesbiche compiono il 16 per cento di uscite per shopping in più del consumatore medio, con una spesa media superiore addirittura del 25 per cento. Soprattutto i gay praticano lo shopping il 30 per cento in più rispetto agli etero, con una spesa media annuale di 2.500 dollari in più. Il 26 per cento dei gay si dice disposto a pagare di più per prodotti di qualità, inoltre - e questo è un aspetto fondamentale per le strategie di marketing dei grandi marchi - il 65 per cento dei gay e il 64 per cento delle lesbiche dichiarano il piacere di consigliare le loro scelte ad altri.

 

guido barilla si scusa per le frasi sugli omosessualiguido barilla si scusa per le frasi sugli omosessuali

Secondo un'indagine della Prudential, nel 2012 il reddito medio pro capite nella comunità Lgbt è di circa 61.500 contro i 50mila dollari della media americana, ma è il quadro economico-culturale in generale a fare la differenza: sono più istruiti (dieci punti oltre la media nazionale dei laureati), meno indebitati, meno disoccupati (due punti sotto la media nazionale), finanziariamente più attrezzati nei piani pensione. Una forza complessiva calcolata in mille miliardi, un bacino di ricchezza che solo un imprenditore suicida può trascurare.

 

E The Advocate rivela che il Global equity fund, un fondo misto pubblico-privato istituito nel 2011 dall'allora segretario di Stato Hillary Clinton per sostenere i diritti Lgbt opera «dietro un velo di segretezza nel mondo attraverso la rete diplomatica che sostiene le multinazionali americane nelle campagne per i diritti Lgbt». Jesse Bernstein, uno dei dirigenti del programma, conferma che «si tratta di un lavoro molto sensibile e quindi non posso spiegare - dice - come agiamo in certi Paesi per finanziare attivisti che si battono contro le discriminazioni contro i diritti Lgbt».

guido barilla si scusa  per le frasi sugli omosessualiguido barilla si scusa per le frasi sugli omosessuali

 

C'è una alleanza tra Global equity fund e il Corporate equality index, spiega Todd Sears, fondatore di Out leadership, una delle lobby per il sostegno delle carriere dei gay nell'industria americana, «perché spesso, in Stati come ad esempio la Russia, l'Uganda o la Nigeria, gli interessi del governo americano e delle multinazionali americane coincidono. Le culture sono diverse, le pop star sono popolari in un luogo e non in altri, certi film funzionano in un Paese e non in un altro. Ma c'è una cosa che tutti capiscono, il business. Contrastare i diritti Lgbt è andare contro il business».

 

HILLARY CLINTONHILLARY CLINTON

Thom Lynch, leader della comunità Lgbt di San Francisco parla di «investimento strategico» dove la promozione politica di valori culturali a livello diplomatico e la forza del corporale America alla fine otterranno effetti sul profilo legislativo a favore delle comunità gay in molti Stati. «Chiunque voglia fare business a livello globale sa che la storia sta andando in una direzione e nessuno vuole essere escluso dall'onda - dice -. L'idea di stare dalla parte giusta della Storia - conclude il giornalista di The Advocate - serve alla causa della comunità gay e ai fatturati delle corporation».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?