imprese fallimento

FATE QUALCOSA MA FATELO SUBITO! – IL TRASFERIMENTO DI LIQUIDITÀ DALLO STATO ALLE IMPRESE NON STA FUNZIONANDO: LE NORME DEL DECRETO LIQUIDITÀ SONO FARRAGINOSE, I TEMPI SONO LUNGHISSIMI E PRIMA DELL'ESTATE CI SARÀ UN DRASTICO PROCESSO DI SELEZIONE NATURALE – IN MOLTI FINIRANNO FALLITI E QUELLE CHE RIPARTIRANNO AVRANNO UNA ZAVORRA DI DEBITI DA RESTITUIRE

 

 

Dario Di Vico per il “Corriere della Sera”

aziende fallimento

 

È un' amara verità ma va detta: il trasferimento di liquidità dallo Stato alle imprese non sta funzionando come auspicato. Le norme introdotte con il decreto Liquidità si stanno rivelando farraginose, i tempi finiscono pericolosamente per allungarsi e cresce anche l' insoddisfazione e la protesta soprattutto dei piccoli imprenditori della manifattura e dei servizi. Per loro chiudere i battenti è stato già doloroso e il riavvio appare sempre più problematico.

aziende fallimento

 

La scelta che il governo ha fatto è stata quella di far transitare la liquidità di ristoro attraverso il canale bancario, ma proprio qui si sono incontrare le prime sabbie mobili. Il decreto di emergenza stabilisce procedure nuove ma non abroga le leggi precedenti, a partire da quelle giustamente rivolte ad arginare la criminalità organizzata. Da qui il braccino corto di quei direttori di filiale che possono temere conseguenze penali per aver firmato un mutuo che favorisce un' impresa dell' area grigia. Le autorità di vigilanza, poi, notoriamente non amano che crescano i crediti deteriorati e anche questo ha il suo peso nel condizionare l' operato degli istituti.

 

Gualtieri Conterecessione coronavirus

È vero che in questi giorni il numero delle pratiche portate a termine è in aumento, ma non è tutto oro: si è generata una sorta di corsia preferenziale per i clienti più affidabili e conosciuti. Gli altri possono attendere. In fondo è come se il merito di credito che doveva essere totalmente bypassato per i mutui fino a 25 mila euro, uscito dalla porta fosse rientrato dalla finestra e ora faccia valere le sue ragioni. Se aggiungiamo che qualche istituto di credito prende tempo, e qualche altro fa affiggere cartelli in cui dichiara di aver esaurito i fondi e invita a contattare il numero verde, il panorama è completo.

 

giuseppe conte roberto gualtieri mes

Un provvedimento preso alla garibaldina e con le migliori intenzioni di questo mondo rischia di rivelarsi inefficace e di lasciare scorie nel rapporto tra Stato, banche e cittadini. Anche per quanto riguarda i prestiti più alti garantiti non in toto e intermediati dalla piattaforma del portale Sace, i primi riscontri segnalano ritardi ancora maggiori e ampie difficoltà di implementazione.

 

chiusi per virus

Tra gli addetti ai lavori le opinioni sono differenti, c' è chi sostiene che invece di privilegiare la via bancaria lo Stato avrebbe dovuto usare più largamente il canale fiscale o concedere aiuti a fondo perduto. Di sicuro, però, i margini di manovra del governo erano ristretti: lo Stato per salvare artigiani e commercianti non poteva indebitarsi ancora di più e doversi presentare sul mercato puntando a raccogliere maggiori risorse. Di fatto però disegnando la sua azione a spicchi il governo ha finito per licenziare una manovra di ristoro dove si stemperano le priorità e campeggia la parola bonus. Per la famiglia, per i Comuni e le Province, per le Regioni, per i lavoratori autonomi e anche per incentivare le vacanze in Italia.

 

giuseppe conte roberto gualtieri

Al di là però delle valutazioni di carattere generale non si può che essere «ragionevolmente pessimisti» sull' esito delle misure decretate. La liquidità non arriverà alle imprese nei tempi giusti e quindi assisteremo prima dell' estate a un drastico processo selettivo. E non basta. Le imprese che comunque saranno riuscite a ripartire avranno la zavorra dei debiti da restituire in sei anni, di conseguenza il loro contributo alla crescita dovrà scontare questo handicap e sarà minore di quanto servirebbe. Nell' Italia che fatica ad uscire dal lockdown , che si interroga sulle trasformazioni delle proprie abitudini di vita, che è preoccupata di restare senza lavoro, tutte le incongruenze di cui sopra andrebbero affrontate e risolte con metodo. Ne va della capacità di far leva sullo spirito e le motivazioni necessarie per innescare l' auspicata ricostruzione.

chiuso per virusdisoccupazione crisi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...