mario draghi matteo salvini silvio berlusconi

FISCO, CHE FIASCO - LA DELEGA FISCALE RIMANE ANCORA IMPANTANATA IN COMMISSIONE: LEGA E FORZA ITALIA SI SONO DI NUOVO IMPUNTATE E CHIEDONO DI RENDERE VINCOLANTI I PARERI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI SUI DECRETI DI ATTUAZIONE ALLA DELEGA. UN MODO PER AVERE UNA ULTERIORE GARANZIA CHE NON CI SARÀ UN AUMENTO DELLE TASSE. MA LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA È GIÀ STATA PREVISTA. E COSÌ, ANCHE OGGI, LA RIFORMA LA FACCIAMO DOMANI

Paolo Baroni per “La Stampa”

 

DANIELE FRANCO E MARIO DRAGHI

Un nuovo intoppo e quindi nuovo rinvio per la riforma del Fisco. A puntare i piedi, ancora una volta, Lega e Forza Italia che nel corso del vertice di maggioranza di ieri hanno chiesto di rendere vincolanti i pareri delle commissioni parlamentari sui decreti che daranno attuazione alla delega fiscale in modo da avere una ulteriore garanzia sul fatto che non ci sia un aumento delle tasse.

 

Richiesta respinta sia dal governo che dal relatore, il presidente della Commissione bilancio della Camera Luigi Marattin (Iv), nuove tensioni e seduta della Commissione di nuovo rinviata dalle 21 di ieri sera alle 13.30 di oggi.

LUIGI MARATTIN

 

Per Sestino Giacomoni, membro del Comitato di coordinamento di Forza Italia, la delega così come è stata definita «è troppo in bianco» e per questo a suo parere occorre «vigilare sui decreti delegati per non avere sorprese».

 

Per Marattin si tratta di «un non senso, perché l'istituto della legge delega non può prevedere pareri vincolanti».

 

A fronte della richiesta di Lega e Forza Italia di non votare l'esponente di Iv ha accettato rinviare tutto a oggi, «come ulteriore gesto di apertura e disponibilità. Ma sarà l'ultima volta - assicura - qualsiasi cosa succeda, poi si vota».

sestino giacomoni

 

Lega e Forza Italia non solo insistono per inserire nella delega i pareri vincolanti ma propongono anche un emendamento che congela le aliquote delle cedolari esistenti sostenendo che in caso contrario non sono disposti a votare i testi riformulati dal ministero dell'Economia d'intesa con la maggioranza e a ritirare tutte le altre modifiche diverse da quelle concordate.

 

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

Secondo Marattin il primo, essendo sottoscritto anche da Fratelli d'Italia, verrà trattato come un emendamento di opposizione e come tale verrà discusso e votato. Mentre il secondo «ha a che fare con il sistema duale, che è contenuto fin dal documento delle commissioni Finanze. Se la Lega manterrà questo atteggiamento, evidentemente in commissione possiamo anche dare mandato al relatore sul testo originale, senza modifiche - ha aggiunto -. Però è quello che stiamo cercando di evitare».

 

Tra le novità concordate col Mef, proprio su proposta del centrodestra, è già stata prevista una clausola di salvaguardia in base alla quale dalla riforma del fisco «non deve derivare un incremento della pressione tributaria», ma evidentemente a Lega e Forza Italia non basta. Giacomoni, in particolare, teme che la riforma, ed in particolare quella del catasto, «a causa di qualche manina si trasformi in un aumento delle tasse».

tasse in aumento per il 2021

 

Lo stesso vale per le cedolari: nella delega è confermata la «progressiva e tendenziale evoluzione del sistema verso un modello compiutamente duale attraverso l'applicazione, a regime, della medesima aliquota proporzionale di tassazione e, in via transitoria, di due aliquote di tassazione proporzionale, ai redditi derivanti dall'impiego del capitale, anche nel mercato immobiliari». «Le tasse su Bot e locazioni non devono aumentare» avverte il leghista Alberto Gusmeroli deciso a dar di nuovo battaglia.

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI AL SENATODANIELE FRANCO MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...