evasione fiscale 2

FISCO PER FIASCO – GLI ITALIANI NON SONO OPPRESSI DALLE TASSE, ANZI: LA STRAGRANDE MAGGIORANZA NON PAGA NULLA E VIVE SULLE SPALLE DEGLI ALTRI – SONO SOLO 30 MILIONI QUELLI CHE PAGANO ALMENO 1 EURO DI IRPEF. E TRA QUESTI, IL 43,68% (26,13 MILIONI), SGANCIA SOLTANTO IL 2,31% DELL’IMPOSTA SULLE PERSONE FISICHE. VA IN CULO SEMPRE E SOLO AI LAVORATORI DIPENDENTI, CHE HANNO LA TRATTENUTA ALLA FONTE E NON POSSONO EVITARE DI PAGARE, COME INVECE FANNO AUTONOMI E LIBERI PROFESSIONISTI (LIBERI DI EVADERE)

Alberto Brambilla per www.corriere.it

 

ALBERTO BRAMBILLA

«Dobbiamo dare agli italiani quello che si aspettano», dice gran parte della politica. Follie di una strategia che guarda al tornaconto del partito e non vede più in là dei problemi di giornata, mentre il Paese è alle prese con l’inflazione, tassi in rialzo, debito pubblico sempre elevato, siccità e guerra. Ma che cosa si aspettano dal futuro gli italiani? Evidentemente tanto, drogati da promesse e spese insostenibili.

 

Le promesse dei governi: da Renzi ai 5 Stelle

matteo renzi 6

Si sono prima innamorati di Matteo Renzi dandogli addirittura il 40% di voti alle europee del 2014. Ma la sua parabola è finita nel 2016, nonostante le agevolazioni contributive per oltre 10 miliardi per favorire le assunzioni, il bonus da 80 euro che costa al Paese circa 10 miliardi l’anno dal 2016 e il reddito d’inclusione (il Rei), il papà del reddito di cittadinanza.

 

Ma allora il popolo è cattivo e severo? No, sono i problemi che sorgono quando si promette la luna. Lasciato Renzi, l’assetato popolo dei diritti e dei bonus si invaghisce dei 5 Stelle che promettono un reddito certo, quello di cittadinanza, e un posto fisso per tutti (il decreto dignità); è un plebiscito in Sicilia e un enorme successo a livello nazionale con oltre il 34% di share; il maggior partito in Parlamento che conquista anche Roma e Torino.

 

Conte 1 e 2: le promesse della Lega

GIUSEPPE CONTE

I governi Conte 1 e 2 sono assai criticabili, ma capi e capetti di tutti i partiti incuranti del debito pubblico, allora al 132,08% del Pil, moltiplicano le promesse e con esse cresce la rabbia degli italici che insoddisfatti voltano le spalle al M5S in meno di due anni (Renzi era durato 2 anni e 9 mesi e Berlusconi, che vinse le elezioni del 2001 promettendo le pensioni da 1 milione al mese e l’abolizione dell’Imu e nel 2008 di portare tutte le pensioni a mille euro, cosa che avrebbe sfasciato il sistema pensionistico ma che gli fece vincere le elezioni, nei suoi ultimi 3 governi era durato oltre 9) e si innamorano della Lega di Salvini che promette pensioni per tutti, Quota 100, cancellazione e rottamazione delle cartelle esattoriali (leggasi condono) che alle europee del 2019 raggiunge il 37% di consensi.

 

giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza

Le promesse continuano e sono talmente tante e insostenibili finanziariamente che buona parte di esse non viene mantenuta aumentando così il rancore degli italiani verso la politica con un aumento dell’astensionismo.

 

E in meno di due anni anche Salvini cala nei sondaggi e sale un nuovo amore per Giorgia Meloni.

 

I dati del sistema Italia

Ma quanta verità conoscono questi italiani? Evidentemente poca, molto poca. Forse non sanno che siamo in cima alle classifiche per evasione fiscale; pensano di essere oppressi dalle tasse e invece la stragrande maggioranza di loro non solo non paga nulla ma è anche beneficiaria di tutti i servizi gratis, a partire dalla sanità.

 

irpef

Qualche esempio? Il Mef ci dice che quelli che fanno una dichiarazione dei redditi sono circa 41 milioni ma quelli che pagano almeno 1 euro di Irpef sono 30 milioni; ergo metà degli italiani vive «a carico» di qualche altro.

 

Dieci milioni di contribuenti pari a 14,48 milioni di abitanti vivrebbero, in base alle loro dichiarazioni, per un intero anno con meno di 3.750 euro lordi; altri 8,1 milioni dichiarano redditi tra 7.500 e 15.000 euro, pari in media 651 euro al mese; altri 5.550.000 guadagnano tra i 15 e i 20 mila euro lordi l’anno (meno di mille euro al mese!).

Irpef Irap Inps

 

 

Riassumendo, i contribuenti delle prime due fasce di reddito sono 18.140.077, cioè il 43,68% del totale dei dichiaranti pari a 26,13 milioni di abitanti. Tutti insieme pagano solo il 2,31% dell’intera Irpef cioè circa 4 miliardi, cioè ben 153 euro l’anno.

 

Per il solo servizio sanitario di cui beneficiano gratuitamente, costano ad altri cittadini «volonterosi» ben 50,4 miliardi l’anno. Poi ci sono tutti gli altri servizi forniti gratis da Stato, regioni, comuni, di cui evidentemente si rendono poco conto se evidenziano un continuo malcontento che si riflette nelle urne.

SCAGLIONI IRPEF PRIMA E DOPO L'INTERVENTO DEL GOVERNO DRAGHI

 

Se aggiungiamo la terza classe di redditi (da 15 a 20 mila euro lordi l’anno), arriviamo a 34,1 milioni di abitanti poco più del 57%, che messi insieme pagano 14,7 miliardi di Irpef pari all’8,35% del totale delle imposte (431 euro a testa l’anno) e per la sola sanità il costo a carico del 13,07% della popolazione, che dichiara da 35 mila euro lordi l’anno in su, sale a 54 miliardi e a 182 miliardi considerando anche altre due funzioni: scuola e assistenza. Le stesse proporzioni valgono per le imposte indirette.

 

Appello ai politici

tasse

Cari Salvini, Conte, Berlusconi e sindacati, serve altro? Bollette gratis? Pace fiscale e sconti sui contributi? Riduzione dell’inesistente cuneo fiscale solo per i redditi sotto i 35mila euro l’anno, quello sparuto 13,07% di contribuenti pari a meno di 5 milioni di italiani che sono i «nuovi schiavi»?

 

Avete capito che non si possono fare scostamenti di bilancio perché ogni anno già facciamo tra i 30 e i 40 miliardi di nuovo debito? Avete capito che la proposta di riduzione delle tasse sul lavoro è inutile perché il 60% della popolazione non paga quasi nulla? Avete capito che gran parte della differenza tra stipendio netto e costo azienda va a beneficio dei lavoratori e che chiedere uno sconto di 3 punti di contributi devasta il sistema pensionistico? Che portare tutte le pensioni a mille euro costa oltre 30 miliardi l’anno strutturali devastando il sistema previdenziale? Chi paga?

tasse

 

Possibile che la politica non riesca a dire la verità agli italiani e cioè che viviamo molto al di sopra delle nostre possibilità, che è tutto gratis: sanità, scuola, la gran parte dei servizi degli enti locali (dopo che Berlusconi ha eliminato l’Imu), l’acqua e così via; che tra Stato centrale e enti locali vengono elargiti ogni anno oltre 180 miliardi in aiuti e sussidi tutti esentasse (in nero) che ovviamente creano altra evasione Irpef e Iva?

 

tasse

Possibile che non sappiate che gli italiani non sono così poveri perché spendono oltre 130 miliardi per giochi e lotterie, che siamo al secondo posto in Europa per possesso di animali da compagnia e al primo posto per prime e seconde case, automobili, telefonia, abbonamenti a pay-tv. Non è ora di finirla con questa politica inetta?

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…