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IL GIOCO È BELLO QUANDO DURA POCO – LA PACCHIA SU “GAMESTOP” È GIÀ FINITA: IERI IL TITOLO HA PERSO IL 58% CROLLANDO DA 328 DOLLARI BEN SOTTO I 100 – ANCHE GLI ALTRI TITOLI SU CUI AVEVANO SCOMMESSO I “REDDITER” SCENDONO. ALLA FINE GLI SQUALI MANGIANO SEMPRE I PESCI PICCOLI…

 

 

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Francesco Semprini per "La Stampa"

 

La pacchia è finita? Molti a Wall Street pensano di si e il rischio è che più d' uno sia rimasto col cerino in mano, confermando i timori degli osservatori finanziari. GameStop segna il secondo brusco ribasso consecutivo affossato da una pioggia di vendite che solo nella sessione di ieri hanno depresso il titolo di circa il 58% portandolo dai 328 dollari della chiusura della scorsa settimana a sotto la soglia delle cifre.

 

gamestop 2

Ad accompagnare il forte calo della società texana di videogiochi sono anche Amc (-40%) e l' argento che, dopo essere volato ai massimi degli ultimi otto anni, perde l' 8,63%.

Giornata nera quindi per tutti i titoli favoriti dall' armata degli investitori anti-sistema operativi sul portale Reddit ed in particolare sul forum WallStreetBets.

 

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Sono tre i fattori che hanno innescato il tendenziale negativo delle ultime sedute. Il primo è il prevalere delle prese di profitto, nonostante la decisione della piattaforma di trading Robin Hood di allentare le restrizioni agli acquisti dopo i maggiori requisiti di collaterali imposti dalle autorità di vigilanza.

 

roaring kitty uno dei sostenitori del rally su gamestop

In secondo luogo i mercati sono stati guidati al rialzo dalle soddisfacenti trimestrali della Corporate America dove si mette in evidenza anche Uber (+6,38%) con l' acquisizione di Drizly, la piattaforma per l' acquisto e la consegna di alcolici a domicilio, e Netflix (+2,71%) che potrebbe presto mettere in prosa la vicenda GameStop facendone un film scritto da Mark Boal, e interpretato da Noah Centineo.

 

Hanno infine inciso le trattative a Washington per il piano di stimoli per l' economia americana da 1.900 miliardi di dollari. Dopo la fiammata alimentata dall' offensiva dei trader ribelli contro le posizioni al ribasso di alcuni grandi fondi speculativi su GameStop e altri titoli, gli operatori sono quindi tornati a guardare ai più tradizionali fondamentali dell' economia.

 

traders alla borsa di new york

Quanto accaduto in gennaio costituisce tuttavia un precedente da non ignorare e sottovalutare: la furia del popolo di Reddit ha mostrato il potere collettivo degli investitori individuali, specie se coordinati e guidati attraverso i tanti canali web diventati veri e propri covi della finanza alternativa. È chiaro che ora sorvegliati speciali saranno anche i grandi investitori quando muoveranno i loro volumi su posizioni "short" di titoli.

 

la copertina del new york post sul rally di gamestop

Nel frattempo a Washington si dibatte sulla controproposta da 618 miliardi avanzata dai senatori repubblicani, (rispetto a quella di Joe Biden da 1.900 miliardi) che mettono sul piatto aiuti più mirati e meno fondi per la lotta al Covid. Un piano che, a loro avviso, ha molte più chance di approvazione.

 

Le trattative sono alle battute iniziali ma il tempo a disposizione non è molto e questo fa sì che i democratici possano decidere di procedere da soli, anche a rischio di tradire lo spirito bipartisan tanto evocato dall' inquilino della Casa Bianca, ma assai poco applicato nella pioggia di decreti esecutivi già firmati.

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