vladimir putin elvira nabiullina

GIÙ PER IL RUBLO - LA GOVERNATRICE DELLA BANCA CENTRALE RUSSA, ELVIRA NABIULLINA, ORMAI IN APERTO DISSENSO CON PUTIN, HA TENTATO DI FARE IL SUO “WHATEVER IT TAKES”, ALZANDO I TASSI DI INTERESSE PER DIFENDERE IL VALORE DELLA VALUTA. MA NON BASTERÀ: I CITTADINI RUSSI STANNO INIZIANDO A PERDERE FIDUCIA. MEMORI DELLA CRISI DEL 1998, SANNO CHE SARANNO LORO A PAGARE IL CONTO - LA CONTRO-MOSSA DI “MAD VLAD” SUI PAGAMENTI IN RUBLI DEL GAS È UN BOOMERANG (È IMPRATICABILE, PERCHÉ VIOLA I CONTRATTI)

Donato Masciandaro per “il Sole 24 Ore”

 

elvira nabiullina.

Elvira Nabiullina, governatrice della Banca centrale russa, conosce la macroeconomia e la storia economica. Vladimir Putin sa che il potere, senza consenso, non dura. Sono due modi di ragionare che, quando entrano in conflitto, producono da sempre due risultati: il banchiere, soprattutto se non e protetto dall’indipendenza dal politico, formale e sostanziale, a lui soccombe; i danni vengono pagati dai cittadini.

CAMBIO RUBLO EURO - FEBBRAIO-MARZO 2022

 

E quello che sta accadendo in Russia. All’indomani dell’aggressione militare all’Ucraina, sullo scacchiere dei rapporti economici tra il presidente Putin e l’Occidente la prima mossa e stata di questi ultimi, attivando le sanzioni finanziarie. Proseguendo nella metafora degli scacchi, si e trattato di un efficace scacco al Re.

 

rubli

E bastato che il consorzio internazionale SWIFT, belga come sede legale, quindi in conformita alle indicazioni ricevute dalla Bce, cominciasse ad inibisse alle maggiori banche russe l’uso dei codici di sicurezza necessari per gli scambi internazionali, per provocare un crescendo di difficolta ad eseguire transazioni per le imprese ed istituzioni russe, con i relativi danni economici. La prima vittima dello scacco al Re e stato il rublo.

sergei lavrov elvira nabiullina vladimir putin

 

Chi conosce l’economia e la storia sa che la necessita di difendere la stabilita del valore del rublo e una pietra angolare per l’economia russa.

 

Le ragioni sono due. Economia reale: il pilastro delle risorse e rappresentato dai ricavi ottenuti dalla vendita delle materie prime, che vanno stabilizzati.

 

Economia finanziaria: tutti i russi – dagli oligarchi ai comuni cittadini – hanno una endemica tendenza alla dollarizzazione delle proprie attivita. Perche? Non si fidano della capacita dello Stato russo di tutelare il valore del rublo, stante una tradizione di dolorose svalutazioni ed inflazioni.

 

espulsione russia dallo swift

Anche da questo punto di vista, la stabilita del rublo e essenziale. Non e un caso che in questi anni la governatrice Nabiullina – la Regina nella nostra metafora – si e guadagnata sul campo la fama di un essere un “falco” nella gestione della politica monetaria, avendo avuto sempre la barra dritta proprio nella difesa del valore del rublo.

 

vladimir putin elvira nabiullina

Ma lo scacco al Re ha fatto crollare il valore del rublo sui mercati finanziari. La Regina allora ha immediatamente innalzato i tassi di interesse, con l’intento di comunicare ai mercati che la Russia avrebbe difeso il valore del rublo; inoltre sono stati introdotti controlli ai movimenti di capitale. Insomma, una sorta di «whatever it takes». Ma siamo certi che la Regina, che sa di economia, sa anche bene che perché un «whatever it takes» funzioni, esiste una condizione necessaria, ancorché non sufficiente: che chi lo pronuncia deve essere credibile.

sede swift a bruxelles

 

Nel 2012 l’originale «whatever it takes» riassumeva tre elementi: un governatore stimato ed indipendente, una valuta forte, espressione di una federazione di Paesi avanzati e democratici. Il «whatever» della Nabullina aveva solo una Regina stimata, che per di piu stava attuando una manovra gia fallita, proprio in Russia, all’inizio della crisi del 1998. Era una Regina che stava facendo quello che il Re voleva. Infatti non e servito al nulla.

 

A catena, lo scacco al Re provoca una seconda vittima: si inizia ad incrinare la fiducia dei cittadini, con il suo corollario di file ai bancomat. Perche anche i cittadini hanno memoria di come fini la partita nel 1998: crisi finanziaria, inflazione, recessione economica. Uno scacco matto.

 

elvira nabiullina 2

La Regina sparisce dalla scacchiera. E il Re che muove, annunziando che l’Occidente dovra pagare le sue importazioni dalla Russia in rubli. E la mossa del Cavallo. La mossa non ha alcun senso secondo l’analisi economica. Ma qui e l’analisi politica che conta, il consenso. La Regina? Forse e dimissionaria. Un classico: il Re si comporta come il suo collega turco, che di governatori ne ha cambiati quattro in tre anni. Ora la mossa e all’Occidente, che reagira alla mossa del Cavallo. Chi paghera il conto? I cittadini russi. Classicamente.

rubli 2 SISTEMA SWIFT elvira nabiullina 2Alexey Ulyukaev and Elvira Nabiullina June DOLLARI E RUBLIvladimir putin SISTEMA SWIFT DOLLARI RUBLISISTEMA SWIFT RUSSIA christine lagarde elvira nabiullina

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…