giuseppe castagna massimo tononi monte dei paschi di siena mps

IO BANCO DA SOLO - DILEGUATOSI CIMBRI (BPER), CHE GLI HA PREFERITO POP SONDRIO, L’AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ: FINIRE INGLOBATO DALL'UNICREDIT DI ORCEL OPPURE DIVENTARE IN SOLITUDINE L’AGGREGATORE DEL “TERZO POLO” BANCARIO? - A LAVORARE PER UN FUTURO DI AUTONOMIA, C’È IL PRESIDENTE DEL BANCO, MASSIMO TONONI (CHE, GUARDA CASO, IN PASSATO È STATO PRESIDENTE ANCHE DI MPS)…

monte dei paschi di siena

1 - MPS, CHE FARE? SPEZZATINO O FUSIONE? PROSSIMA SETTIMANA IN AGENDA UNA RIUNIONE AL MEF - FRANCO E RIVERA RITENGONO DEL TUTTO INADEGUATO L'AD SENESE BASTIANINI, IN QUOTA M5S, ARROCCATO SU MPS "BANCA PUBBLICA". SELEZIONE DI CANDIDATI PER SOSTITUIRLO. COLLOQUI CON UNICREDIT (ORCEL) E BPM (CASTAGNA)

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/flash-mps-che-fare-spezzatino-fusione-prossima-settimana-agenda-273326.htm

giuseppe castagna

 

2 - BALLARE DA SOLO O IN COPPIA CON UNICREDIT

Stefano Righi per “L’Economia - Corriere della Sera”

 

La trattativa tra il ministero dell'Economia e Unicredit sulla possibile cessione del Monte dei Paschi di Siena sembra procedere con difficoltà, anche perché alla dichiarata volontà di cedere il 68 per cento del capitale ancora in mano pubblica, si contrappone il tentativo dell'acquirente di abbassare il prezzo il più possibile.

 

Così, a due mesi dall'insediamento di Andrea Orcel all'ultimo piano della torre milanese di piazza Gae Aulenti, ancora nulla è accaduto di quanto troppo semplicisticamente da più parti si dava per scontato. A questo punto, mancano poco più di sei mesi alla scadenza dell'impegno ad uscire dal capitale, assunto davanti all'Unione europea e alla Bce dal governo che aveva Pier Carlo Padoan, oggi presidente proprio di Unicredit, ministro dell'Economia.

Andrea Orcel

 

Cosa potrà accadere ora? Se le parti non troveranno un punto di incontro e il governo ha negato la possibilità di portare al 30 giugno 2022 i benefici fiscali in caso di operazioni di questo genere, sarà necessario trovare un'alternativa valida. A questa i tecnici del ministero stanno lavorando da tempo. Le possibilità sono almeno due.

 

MONTE DEI PASCHI

Da un lato una soluzione «fatta in casa», dall'altra la ricerca di un'alternativa di mercato che, nonostante il prodigarsi recente di Bper, potrebbe essere, prima di tutto, Banco Bpm. L'ex popolare milanese si trova infatti al centro di una serie di interessanti possibili sviluppi. Da un lato, Unicredit potrebbe indirizzare i propri appetiti espansivi proprio sull'istituto di Piazza Meda, garantendosi così un ruolo importante nella regione più ricca d'Italia e in tutto il Nord.

 

andrea orcel di unicredit

Un'operazione questa che vedrebbe al centro Giuseppe Castagna, secondo alcuni candidato a diventare il country manager per l'Italia di Unicredit nell'ipotesi di aggregazione delle due banche. Dall'altro lato, Banco Bpm potrebbe giocare una partita da protagonista, diventando aggregatore.

 

giuseppe castagna 1

Se Bper dopo aver preso gli sportelli in eccedenza in casa Intesa successivamente all'opa su Ubi si è concentrata sulla Banca Popolare di Sondrio e sembra interessata al futuro di Carige, Banco Bpm potrebbe marcare la differenza rivolgendosi direttamente al Monte dei Paschi di Siena, o almeno a una parte di quella banca, nell'ipotesi ricorrente di un possibile «spezzatino».

 

MASSIMO TONONI

Ipotesi appunto, visto che al momento non c'è nulla e tutte le porte sono aperte, addirittura quella di un accordo Banco-Bper. A lavorare per un futuro di autonomia di Banco Bpm, oltre a Castagna, c'è il presidente della banca, Massimo Tononi, ex banchiere d'affari sotto le insegne di Goldman Sachs, dove transitò lasciando il segno anche l'attuale presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi. Proprio le grandi banche internazionali potrebbero disegnare un futuro diverso da quello che viene prospettato anche per le più calde situazioni italiane.

MONTE DEI PASCHI

 

Quanto è recentemente accaduto in Grecia lo sta a testimoniare. Nelle scorse settimane Piraeus Bank ha raccolto sul mercato, tra equity e altri strumenti di capitale, due miliardi di euro, arrivati ad Atene per la gran parte attraverso l'investimento da parte di grandi fondi internazionali. Alpha Bank, altra banca greca di minori dimensioni, ha raccolto recentemente sul mercato 800 milioni.

MASSIMO TONONI

 

 L'Italia ha una solidità economica ben superiore a quella greca e nessuna delle banche italiane ha esposizioni non performanti (Npe) che raggiungono il 43 per cento del totale dei prestiti, come invece era il caso di Piraeus. Dunque, se il ricorso al mercato è riuscito ai greci, a maggior ragione potrebbe riuscire agli italiani.

 

È necessario però un piano credibile e la volontà di riscoprire uno strumento, l'aumento di capitale, che non sempre è stato visto positivamente. Eppure, proprio in Italia, quando è stato recentemente utilizzato, era il 2018 in casa Creval ed è stato accompagnato da un percorso credibile e puntualmente verificato che faceva capo a Luigi Lovaglio, le cose si sono risolte per il meglio tempo un paio d'anni e nonostante l'aumento resosi necessario fosse ampiamente diluitivo, per un importo pari a ben sette volte l'allora capitalizzazione del Piccolo Credito Valtellinese, oggi acquisito dal Credit Agricole.

 

carlo cimbri

Certo, le dimensioni del Monte dei Paschi di Siena non sono quelle del Creval e la legacy giudiziaria preoccupa chiunque. Ma nell'ipotesi di uno «spezzatino», la chance di un aumento di capitale potrebbe garantire anche la diluizione della presenza pubblica nel capitale a favore di investitori internazionali al fianco di operatori industriali italiani.

 

giuseppe castagna

Sarà questa la mossa della prossima estate? Entriamo nei sei mesi più caldi e decisivi per la soluzione del rebus senese. Il lavoro di quest' ultimo anno da parte del ceo Guido Bastianini e del suo team confermano che la banca commercialmente tiene, nonostante dieci anni in cui è successo di tutto. Ed è su questo che si può far leva. Siena continua a essere oltreché la banca più antica del mondo anche un istituto capace di generare reddito. È però necessario considerarla come un progetto futuro, smettere di guardare indietro e iniziare a costruire il Monte di domani. Magari inserito in un contesto più ampio e competitivo.

andrea orcel

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…