coronavirus economia crisi recessione

ITALIA IN BANCAROTTA – SECONDO “LE MONDE” A PARTIRE DALLA SECONDA METÀ DELL’ANNO MOLTE, MOLTISSIME IMPRESE FALLIRANNO PER COLPA DEL VIRUS – L’ITALIA SARÀ IL PAESE PIÙ COLPITO: CI SARÀ UN AUMENTO DEL 37% DELLE AZIENDE CHE FINIRANNO GAMBE ALL'ARIA – I SETTORI PIÙ A RISCHIO? TURISMO, RISTORAZIONE E…

 

 

Articolo di “le Monde” – dalla rassegna stampa estera di “Epr comunicazione”

 

giuseppe conte meme 1

Scrive le Monde che Conface, l’assicurazione dei crediti commerciali alle imprese private, prevede che in Francia i fallimenti aumenteranno del 21% entro la fine del 2021, colpendo più di 60.000 imprese ed una perdita di quasi 200.000 posti di lavoro.

 

I fallimenti in Europa, nonostante le centinaia di miliardi di euro iniettati per aiutare le imprese paralizzate dalle misure di contenimento dovute alla crisi sanitaria, subiranno una forte accelerazione a partire dalla seconda metà del 2020 e nel 2021.

protesta dei commercianti in piazza san pietro 7

 

Secondo uno studio di Coface, pubblicato martedì 16 giugno, il numero di fallimenti di imprese aumenterà del 21% in Francia tra la fine del 2020 e il 2021. Il dato è più o meno lo stesso in Spagna (+22%), significativamente più alto nel Regno Unito (+37%) e in Italia (+37%), nonché nei Paesi Bassi (+36%).

 

chiuso per virus

Mentre la Germania, meno penalizzata dal punto di vista economico, dovrebbe registrare nel periodo in esame un numero molto inferiore di fallimenti (+12%). A fini comparativi, la crisi finanziaria del 2008 ha portato a un aumento  dei fallimenti del 53% nel Regno Unito e a un aumento del 25% in Francia su un periodo di due anni tra il 2007 e il 2009.

 

Con 52.002 procedure registrate su tutto il 2019, il numero di fallimenti tra le società francesi ha raggiunto lo scorso anno il livello più basso degli ultimi dieci anni, secondo Altares, azienda specializzata nell'informazione commerciale.

 

GIUSEPPE CONTE E IL BONUS MONOPATTINO

La forte ondata di fallimenti annunciata da Coface succede ad un primo semestre di illusioni. Per evitare una valanga di inadempienze nel momento più grave della crisi, la maggior parte dei governi ha infatti concesso alle imprese un termine supplementare per avviare, in caso di difficoltà o di cessazione dei pagamenti, le procedure obbligatorie presso le giurisdizioni specializzate. Inoltre, i tribunali del commercio, almeno in Francia, erano essi stessi in attività ridotta; ne è risultato un numero artificialmente basso di procedimenti. 

 

Così, lunedì, la Banca di Francia ha pubblicato i dati che mostrano una diminuzione del 13,5% su base annua dei fallimenti in Francia nel marzo 2020, rispetto al marzo 2019. Ma, ha detto l'istituzione, "questo declino non indica una riduzione del numero di imprese in difficoltà".

tavola calda chiusa in via del corso a roma

 

Accumulo di debiti

 

“Poiché l'apertura di una procedura di fallimento è divenuta di fatto volontaria, solo le imprese più in difficoltà, senza prospettive di ripresa una volta sotto controllo la crisi sanitaria, hanno fatto questa scelta fin dalle prime settimane del confinamento” confermano gli esperti di Coface.

 

GIUSEPPE CONTE MEME

Così, tra l'inizio del confinamento e la fine di aprile, meno di 1.500 imprese hanno avviato una procedura, contro 6.500 nello stesso periodo del 2019. «Ciò ha permesso di evitare situazioni che non sono né necessarie né auspicabili, ma ora assisteremo ad un recupero in più ondate», aggiunge Bruno De Moura Fernandes, economista di Coface e firmatario dello studio.

 

i cartelli nei negozi del centro di roma che rischiano di chiudere 3

Infatti, pur essendo state ampiamente sostenute da regimi di aiuto nazionali o regionali durante il periodo di contenimento e oltre, le imprese hanno accumulato durante questo periodo debiti che prima o poi dovranno ripagare.

 

La fragilità delle start-up

 

In assenza di ulteriori misure di aiuto, quante aziende si troveranno con le spalle al muro, costrette a rivolgersi ai tribunali?

 

disoccupazione crisi

Per la Francia, Coface stima questo numero a 61.354 entro il 2021. Sulla base della cifra di una media di 3,2 posti di lavoro per azienda - una cifra che deriva dalle statistiche degli anni passati ed è abbastanza stabile nel tempo - il numero di posti di lavoro interessati dovrebbe essere di circa 200.000. Un altro fattore, del tutto indipendente dalla crisi di Covid-19, potrebbe accentuare il numero di fallimenti in Francia alla fine dell'anno: nel 2017 il numero di start-up ha raggiunto un livello record e il tasso di mortalità delle start-up raggiunge generalmente il picco nel terzo anno.

protesta dei commercianti in piazza san pietro 11

 

I settori più interessati saranno naturalmente quelli più colpiti dalla crisi: turismo, ristorazione e trasporti. Non ci si aspetta che il commercio e, in particolare, l'abbigliamento e il tessile sfuggano al fenomeno.

 

L'edilizia, un settore in cui le TPE e le PMI sono molto esposte ai ritardi di pagamento, e che tradizionalmente rappresentano un quarto dei fallimenti aziendali, non dovrebbero sfuggire a questa tendenza. Al contrario. Quest'anno, il ritardo negli appalti pubblici dovuto al rinvio del secondo turno delle elezioni comunali non aiuterà le cose.

 

protesta dei commercianti in piazza san pietro 10

Per gli altri Paesi studiati, Coface sottolinea che l'entità dei fallimenti sarà legata al calo del PIL osservato e alle prospettive di ripresa nel 2021. Tuttavia, secondo queste previsioni di crescita, i Paesi Bassi e la Germania dovrebbero essere i paesi meno colpiti dalla recessione, con un PIL nel 2021 inferiore di meno del 2% rispetto al 2019.

 

lavoro donne coronavirus

Francia e Spagna farebbero meno bene, ma meglio di Regno Unito e Italia. Il PIL di questi due Paesi sarebbe inferiore rispettivamente del 5% e del 6% rispetto ai dati dello scorso anno, il che è più o meno in linea con la "classifica" in termini di aumento delle insolvenze. La situazione particolare dei Paesi Bassi si spiega con un contesto diverso: le imprese falliscono più facilmente lì che altrove, ma ci sono anche più imprese in fase di avvio quando l'attività riprende a crescere.

 

coronavirus i settori piu' a rischio secondo mckinsey 1.chiusi per virusgrafico mckinsey settori di occupazione a rischio per il coronavirusGLI EFFETTI DEL CORONAVIRUS SULLA DISOCCUPAZIONE - STIMA FMIdisoccupazione nel regno unito stime bank of england

Ultimi Dagoreport

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO