andrea orcel unicredit mps monte dei paschi di siena

“MONTE” DEI PEGNI - LO STATO DOVRÀ SGANCIARE ALTRI 3 MILIARDI PER L’AUMENTO DI CAPITALE DI MPS, CHE SERVE A RAFFORZARE IL CAPITALE E A SODDISFARE LE RICHIESTE DI UNICREDIT. ORCEL CHIEDE CHE L’OPERAZIONE ABBIA UN IMPATTO NEUTRALE SUL CAPITALE, E COSÌ SARÀ - A QUEL PUNTO L’ACQUISIZIONE DOVREBBE AVVENIRE “CARTA SU CARTA”, CON IL TESORO CHE RICEVEREBBE AZIONI UNICREDIT SENZA DIRITTO DI VOTO - IL NODO DEL MARCHIO DELA “BANCA PIÙ ANTICA DEL MONDO” E QUELLO DEGLI SPORTELLI

andrea orcel

Gianluca Paolucci per “la Stampa”

 

Un aumento di capitale di Mps fino a 3 miliardi euro prima dell'operazione con Unicredit. Mentre è ancora in corso la due diligence del gruppo di piazza Gae Aulenti, inizia a prendere forma l'operazione che dovrebbe sancire l'uscita del Tesoro da Monte dei Paschi. L'indiscrezione - rilanciata da Bloomberg - su un aumento di capitale prima dell'operazione trova conferma in ambienti finanziari come «una delle ipotesi» all'esame delle parti coinvolte.

MONTE DEI PASCHI DI SIENA MPS

 

L'ipotesi ricalca il modello seguito nell'operazione di fusione tra Bpm e Banco Popolare, con il secondo istituto che fa un aumento di capitale per allineare i propri parametri patrimoniali e quelli della più solida Bpm. L'acquisizione avverrebbe poi «carta contro carta», con il Tesoro che riceverebbe azioni Unicredit senza diritto di voto in cambio del suo 64% di Mps.

 

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

L'aumento servirebbe a rafforzare i requisiti di capitale in modo da soddisfare una delle richieste del numero uno di Unicredit, Andrea Orcel: neutralizzare l'impatto sul capitale dell'operazione. Le stesse fonti sottolineano peraltro come la cifra potrebbe essere più bassa, e rientrare piuttosto nei 2,5 miliardi dichiarati da mesi come fabbisogno di Mps. «Siamo in una fase negoziale e questo è uno degli elementi del negoziato», sottolinea una delle fonti interpellate.

 

andrea orcel di unicredit

Le parole del ministro Il 4 agosto, il ministro dell'Economia Daniele Franco, durante la sua audizione di fronte alle commissioni finanze di Camera e Senato, aveva spiegato come «l'esito dello stress test (di Mps) conferma l'esigenza di un rafforzamento strutturale di grande portata» per la banca e per «portarla su valori medi delle banche europee» servirebbe «un aumento ben superiore a quello previsto dal piano 2020-2025» da 2,5 miliardi di euro.

daniele franco

 

Parole peraltro contraddette qualche giorno dopo dal numero uno di Mps, Guido Bastianini, che presentando i conti del semestre ha sottolineato come il miglioramento delle condizioni operative della banca avrebbero ridotto il fabbisogno di capitale. I nodi da sciogliere Le incognite sull'operazione come noto sono però ancora molte. Per quanto riguarda i rischi legali, l'ufficio legale di Mps è al lavoro con i consulenti per «smaltire» le pratiche relative al contenzioso sorto in seguito alle comunicazioni finanziarie dal 2013 in poi.

GUIDO BASTIANINI

 

Dopo la transazione con la Fondazione Mps, ammonta a poco meno di due miliardi di euro sui 4,9 miliardi del contenzioso totale, ma anche se sensibilmente ridotto dovrà restare fuori dal perimetro acquisito da Unicredit o comunque «sterilizzato» per rendere l'impatto nullo per l'acquirente.

 

Altro punto è quello del marchio: del suo valore ha parlato ancora il ministro Franco nella stessa audizione del 4 agosto, ma è indubbio che è complesso dare un valore a un marchio che, seppure rappresenti «la banca più antica del Mondo», è da sette anni sul mercato senza che nessun acquirente credibile si sia presentato fino all'arrivo di Unicredit.

 

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

La volontà del governo sarebbe comunque di mantenere a tempo il marchio Mps almeno negli sportelli dell'Italia centrale, opzione che non ostacolerebbe i piani di Unicredit. Collegato a questo punto c'è il tema del mantenimento di un presidio territoriale a Siena. Passaggio ben più spinoso soprattutto dal punto di vista politico vista la contemporaneità delle elezioni suppletive nel collegio di Siena che vede candidato il segretario del Pd, Enrico Letta.

 

andrea orcel

Non desta preoccupazione il tema degli sportelli. Secondo quanto riferito, c'è la volontà di Mcc di «fare la propria parte» per una parte degli sportelli al Sud. Resta da determinare il numero, che dovrebbe superare i 100 sportelli in particolare tra Sicilia e Puglia. Sul tema esuberi c'è da registrare l'arrivo alle risorse umane di Unicredit di Ilaria Dalla Riva, che aveva ricoperto lo stesso ruolo in Mps. Arrivata a Siena con Profumo e Viola nel 2012, è rimasta fino al 2019 gestendo le varie partite di esuberi, tagli e ridimensionamenti. Una trattativa lampo: appena dieci giorni tra il primo contatto e l'annuncio a cavallo di Ferragosto -

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCOguido BastianiniANDREA ORCELmonte dei paschi di siena Andrea Orcel Andrea Orcel

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO