MASERATI SGOMMA VIA DA TORINO – LA FABBRICA DEL "TRIDENTE" È STATA MESSA IN VENDITA SU INTERNET DA STELLANTIS - A PUBBLICARE L’ANNUNCIO È IL "GRUPPO IPI" DELLA FAMIGLIA SEGRE (RICORDERETE MASSIMO, IL MARITO CORNUTO CHE HA SPUTTANATO PUBBLICAMENTE LA QUASI MOGLIE) - L’INDOTTO MASERATI È IN CRISI NERA: LA “LEAR”, AZIENDA FORNITRICE DI SEDILI, HA ANNUNCIATO 300 ESUBERI E TRA POCHE SETTIMANE TERMINERANNO GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI...

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Estratto dal “Corriere della Sera”

 

FABBRICA MASERATI IN VENDITA FABBRICA MASERATI IN VENDITA

C’era una volta quello che doveva essere il Polo del Lusso, che avrebbe rimesso al centro della cartina dell’automotive mondiale la città di Torino, grazie alla fabbrica di Grugliasco, un tempo complesso produttivo della storica carrozzeria Bertone, destinata al mega rilancio di Maserati. Un sogno coltivato da Sergio Marchionne e che oggi è al tramonto.

 

Il sito del Tridente è stato messo in vendita da Stellantis sul portale Immobiliare.it. Così tra un «ampio e moderno monolocale» e un «appartamento signorile», ecco il «capannone in buone condizioni manutentive». A pubblicare l’annuncio il gruppo Ipi della famiglia Segre, l’agenzia immobiliare che fu degli Agnelli e di cui la famiglia detiene una quota di minoranza.

 

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Il complesso produttivo era stato acquisito da Fiat Chrysler nel 2009 per produrre le Maserati Ghibli e Quattroporte con l’impiego di 1.400 lavoratori, l’inaugurazione era avvenuta nel 2014. Marchionne (mancato nel luglio del 2018) parlò di una nuova era per Maserati: «Questi giorni sono cruciali per riposizionare il marchio e avviare una fase di espansione senza precedenti». Sette anni più tardi le Maserati, la cui produzione a Torino è scesa a 8 mila auto secondo Fim nel 2023 (nel 2017 erano 55 mila) sono state trasferite a Mirafiori.

 

L’indotto Maserati è in crisi profonda. Un esempio è la Lear, fornitore di sedili, che ha già annunciato 300 esuberi e tra poche settimane termineranno gli ammortizzatori sociali. Da domani i lavoratori saranno in presidio, poi scatteranno scioperi e proteste. Nel frattempo «la fabbrica dei sogni» sarà svuotata e ceduta al miglior offerente entro fine anno.

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È già da due anni che Stellantis prova a offrirla a diversi competitor, a partire da Dr Motors che però si è tirata indietro, dopo il taglio deciso del ceo Carlos Tavares. Il sito si estende su 115 mila metri quadrati e il costo dell’area è riservato. […]

 

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