IL MATRIMONIO TRA ILIAD E VODAFONE ITALIA S’HA DA FARE (PER UNA QUESTIONE DI SOLDI) – L'OFFERTA DELLA SOCIETÀ DI XAVIER NIEL POTREBBE ANDARE A BUON FINE SOPRATTUTTO PERCHÉ IL SETTORE DELLE TELECOMUNICAZIONI IN ITALIA È POCO REMUNERATIVO. PER CUI SCATTA LA CORSA ALLE FUSIONI IN UN MERCATO DOMINATO DAI COLOSSI ASIATICI E AMERICANI – “IL FOGLIO”: “MENTRE UN GRUPPO VERTICALE E DINAMICO COME IL FRANCESE ILIAD PENSA DI CRESCERE IN ITALIA, UN ALTRO GRUPPO D’OLTRALPE, COME VIVENDI, MOLTO PIÙ GRANDE E ARTICOLATO, MEDITA DI USCIRNE…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Mariarosaria Marchesano per www.ilfoglio.it

    

vodafone vodafone

L’offerta della francese Illiad per Vodafone Italia è allo stesso tempo una buona e una cattiva notizia. È positivo che il settore della telefonia mobile sia soggetto a pressioni competitive, nel momento in cui quello delle infrastrutture di rete è sempre di più sotto l’attenzione dei governi, ma è anche la spia di una debolezza strutturale dell’Italia nelle tlc.

 

E a metterlo in evidenza è la stessa Vodafone, che, nel commentare la proposta di Illiad, ha detto di essere "favorevole al consolidamento del mercato nei paesi in cui non si riesce a ottenere un adeguato ritorno sul capitale investito". E ha aggiunto di stare "esplorando le opzioni con diverse parti per raggiungere questo obiettivo in Italia, anche attraverso una fusione o una cessione".

 

iliad vodafone iliad vodafone

[…]  Al di là delle parole criptiche, e forse anche di circostanza, quello che è interessante di questa mossa, che valorizza Vodafone Italia circa 11 miliardi ed è arrivata dopo vari abboccamenti tra le due compagnie, è che mette a nudo il fatto che per le tlc italiane (ed europee) il consolidamento nei servizi appare come l’unica strada possibile per preservare la competitività in uno scenario mondiale dominato dai colossi americani e asiatici.

 

Secondo uno studio di Mediobanca sul settore delle tlc, che analizza gli ultimi cinque anni fino al primo semestre 2023, le condizioni geopolitiche e i timori di recessione frenano gli investimenti, scesi nel complesso del 2,6 per cento con punte del 3,9 per cento nelle Americhe e del 5 per cento in Europa, nonostante la necessità per il vecchio continente di accelerare nello sviluppo del 5 G.

 

Al primo posto tra i colossi mondiali si colloca l’americana Verizon (128 miliardi di ricavi) tallonata dalla cinese China Mobile (127 miliardi), seguono la tedesca Deutsche Telecom (114 miliardi) e l’altra statunitense AT&T (la centralità dei paesi asiatici è confermata dalla presenza di cinque di questi tra i primi 10 operatori).

 

In questo contesto, l’Italia si presenta come l’unico paese in cui i ricavi si contraggono maggiormente nei cinque anni (-13,8 per cento) con la telefonia mobile in maggior affanno (meno 20,4 per cento) rispetto a quella fissa (meno 7,7 per cento).

 

ILIAD ILIAD

L’analisi di Mediobanca spiega che se nel biennio 2022-2023, nonostante l’inflazione, in Italia le tariffe telefoniche sono rimaste pressoché stabili, pur non mancando tentativi di introduzione di meccanismi di adeguamento al carovita dei canoni mensili, con riferimento soprattutto ai nuovi contratti. Rispetto al 2010 il settore ha bruciato oltre 15 miliardi di ricavi, con la rete mobile in maggior affanno rispetto a quella fissa, mentre in Francia e in Germania è cresciuto[…]

 

XAVIER NIEL XAVIER NIEL

Se questi sono i numeri, si comprende perché Vodafone non nasconda una certa insoddisfazione per i risultati delle sue attività in Italia, paese in cui Tim, con 13,5 miliardi di ricavi, è la ventesima compagnia del mondo superata dall’indiana Bharti Airtel, ma scende alla 22 esima posizione se si escludono le attività connesse alla rete fissa che sta per essere ceduta al fondo statunitense KKr.

 

[…]  Alla fine il mercato italiano delle telecomunicazioni è tra i più frammentati e competitivi in Europa ma è anche quello in cui il consolidamento potrebbe accelerare. “La necessità di raggiungere dimensioni di scala per affrontare investimenti infrastrutturali di lungo periodo, unita a una redditività non sempre adeguata, sta effettivamente ridefinendo i contorni del settore”, dice lo studio di Piazzetta Cuccia”.

 

BOLLORE' VIVENDI BOLLORE' VIVENDI

Basti pensare, del resto, al mercato spagnolo e a quello inglese. Nel primo è stata annunciata integrazione tra Orange Spain e Masmovil (il secondo e il quarto operatore mobile), nel secondo Vodafone ha detto di voler cedere le proprie attività nel paese iberico, operazione a cui ha fatto seguito l’annunciata integrazione del business nel Regno Unito con quello di Three Uk.

 

Insomma, gli operatori si muovono nei vari paesi a seconda delle opportunità di aumentare il livello di remunerazione del proprio investimento. Tutto dipende, però, anche dai modelli di business. Non è un caso che a fronte di un gruppo verticale e dinamico come il francese Illiad, che pensa di crescere in Italia, un altro gruppo d’Oltralpe, come Vivendi, molto più grande e articolato in tutto il mondo dei media, mediti di uscirne vendendo la sua quota di controllo in Telecom dopo lo scorporo e la vendita della rete a cui, alla fine, ha opposto un ricorso legale molto poco aggressivo che non dovrebbe intralciare l’operazione.

vincent bollore vincent bollore XAVIER NIEL ILIAD XAVIER NIEL ILIAD

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I GUAI SONO DAVVERO COME LE CILIEGIE: UNA NE TIRA UN’ALTRA. NON BASTAVA ALLA MELONA DI TROVARSI UNA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE FA IMPALLIDIRE I VORTICI DEL TRIANGOLO DELLE BERMUDE: LA RAI INFIAMMA LA LEGA CONTRO FRATELLI D’ITALIA, L’AUTONOMIA SCATENA FORZA ITALIA CONTRO LA LEGA, IL PREMIERATO FA SCHIFO SIA A FORZA ITALIA CHE LEGA, ETC.- ORA GLI SCAZZI DIVAMPANO ANCHE NEL SUO PARTITO - QUEL FUOCO DI PUGLIA DI RAFFAELE FITTO, CHE SOGNA DA TEMPO DI TROVARSI CASA A BRUXELLES E LASCIARSI ALLE SPALLE LE MILLE ROGNE DEL PNRR, È ANDATO SU TUTTE LE FURIE QUANDO OGGI HA LETTO SULLE PAGINE MELONISSIME DE “IL TEMPO” CHE IL SUO NOME POTREBBE SALTARE DALLA CASELLA DI COMMISSARIO EUROPEO (DI SECONDO PIANO). IN POLE C'E' LA TAPPABUCHI ELISABETTA BELLONI - MA “IO SO’ GIORGIA”, ORMAI CERTA CHE DA URSULA VON DER LEYEN OTTERRÀ AL MASSIMO UN COMMISSARIO-STRAPUNTINO ("MEDITERRANEO"), È SEMPRE PIÙ CONVINTA CHE FITTO È L’UNICO CHE PUÒ  PORTARE TERMINE LA SCOMMESSA DEL PNRR. E NELLO STESSO TEMPO EVITEREBBE, CON I DUE ALLEATI SUL PIEDE DI GUERRA, UN PERICOLOSO SUPER-RIMPASTO NEL GOVERNO…

DAGOREPORT - IL SISTEMA, PIÙ SECCO DI UN COLPO DI MANGANELLO, CON IL QUALE LA DUCETTA STA OCCUPANDO TUTTE LE CASELLE DEL POTERE NON S’ERA MAI VISTO, SOTTO NESSUN GOVERNO - UN'ABBUFFATA COMPULSIVA DI INCARICHI PER AMICI E FEDELISSIMI, SPESSO SENZA ALCUNA COMPETENZA, RIVINCITA DI UN'ESTREMA DESTRA SVEZZATA A PANE, LIVORE E IRRILEVANZA - LA PRESIDENZA DI FINCANTIERI, SEMPRE IN MANO A MILITARI O AMBASCIATORI, È STATA OFFERTA A BIAGIO MAZZOTTA SOLO PER RIMUOVERLO DALLA RAGIONERIA DELLO STATO - FABRIZIO CURCIO E' STATO SOSTITUITO ALLA PROTEZIONE CIVILE PER FAR POSTO A FABIO CICILIANO, DIRIGENTE MEDICO DELLA POLIZIA DI STATO, CHE GIORGIA MELONI HA MOLTO APPREZZATO NEL SUO RUOLO DI COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA DI CAIVANO - A SETTEMBRE GIUSEPPE DE MITA, CARO AD ARIANNA E A MEZZAROMA, SARÀ PRONTO AD APPRODARE COME DG A SPORT E SALUTE, LA SOCIETÀ PUBBLICA CASSAFORTE DELLO SPORT 

DAGOREPORT - EIA EIA ALALA’, VENEZIA ECCOLA QUA: "IL POTERE ORACOLARE DEL CINEMA… SETTIMA ARTE O... DECIMA MUSA?" - CON L’AMPOLLOSISSIMA PRESENTAZIONE (CON PAUSE RITARDANTI E ACCELERAZIONI IMPROVVISE, PIÙ DA TURI PANDOLFINI CHE DA TURI FERRO), ABBIAMO FINALMENTE CAPITO PERCHÉ LA MELONA HA SPEDITO PIETRANGELO BUTTAFUOCO ALLA PRESIDENZA DELLA BIENNALE D'ARTE: SODDISFARE IL SUO ERUDITO TROMBONISMO DA MEGALOMANE D’ANNUNZIO SICULO-MUSULMANO - SEMMAI, CI CHIEDIAMO: PERCHÉ L’OTTIMO BARBERA, UNO DEI POCHI DIRETTORI DI SINISTRA CAPACE DI ORGANIZZARE UNA MOSTRA D’ARTE CINEMATOGRAFICA PIENA DI STAR E OTTIMI FILM, SI PIEGA AD ACCETTARE DI REGGERE PER DUE ANNI LA RASSEGNA VENEZIANA PRESIEDUTA DAL FILODRAMMATICO AEDO DELLA FUFFA CULTURALE DI DESTRA? – VIDEO STRACULT!

FLASH! – QUANTI VITTORIO FELTRI CI SONO IN CIRCOLAZIONE? DUE GIORNI FA, SU “IL TEMPO”, FELTRI1 HA ELOGIATO ROBERTO D’AGOSTINO PER IL SUO DOCU-FILM “ROMA SANTA E DANNATA”. PASSANO 48 ORE E SU “IL GIORNALE” SPUNTA IL FELTRI2 CHE, RISPONDENDO A UN LETTORE, ATTACCA DAGO PER LA POSIZIONE CRITICA DI DAGOSPIA VERSO IL GOVERNO MELONI: “SEDICENTE ESPERTI DI ARIA FRITTA”, “CORBELLERIE”, “RICOSTRUZIONI COMICHE”, “SULLA PAGINA SI RIVERSA BILE” – QUALE SARA’ IL FELTRI APOCRIFO: IL PRIMO O IL SECONDO? (MAGARI E’ SOLO UN CASO DI BIPOLARISMO SENILE)…