MUSTIER, TI FISCHIANO LE ORECCHIE? – IL NEO BOSS DI UNICREDIT ANDREA ORCEL APRE ALLE FUSIONI, E MANDA UNA STOCCATA AL SUO PREDECESSORE:, “AVREMO BISOGNO DI TEMPO PER RILANCIARE E RAFFORZARE IL BUSINESS PASSANDO DA UNA FASE DI RIDIMENSIONAMENTO A UNA CARATTERIZZATA DA UNA CRESCITA DISCIPLINATA DELLA REDDITIVITÀ” - “LE FUSIONI NON SONO UN FINE ULTIMO MA QUALCOSA CHE PUÒ ACCELERARE IL RAGGIUNGIMENTO DEL RISULTATO”. UNA VOLTA PRESA MPS, METTERÀ NEL MIRINO ANCHE BANCO BPM?

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Francesco Spini per “la Stampa”

 

andrea orcel di unicredit andrea orcel di unicredit

Fin dalle prime note appare chiaro che Unicredit cambia musica. Ora che a dirigere l' orchestra c' è Andrea Orcel, si vira sul rock che piace al mercato: si torna a parlare di fusioni.

 

«Non sono un fine ultimo - dice il nuovo amministratore delegato al suo primo appuntamento con gli analisti - ma le considero come qualcosa che possa accelerare il raggiungimento dei risultati strategici, da considerare qualora siano nell' interesse dei nostri azionisti e in linea con la nostra capacità di portarle a termine con successo».

 

IL QUARTIER GENERALE UNICREDIT A MILANO IL QUARTIER GENERALE UNICREDIT A MILANO

Orcel parla in occasione dei conti del primo trimestre, maturati quando ancora il superbanchiere doveva essere nominato capoazienda. In ogni caso si ritrova risultati, che, partendo dalla pulizia fatta dall' ex ad Jean Pierre Mustier, battono largamente le attese degli analisti con utili a quota 887 milioni, il doppio delle stime del mercato. Quanto basta - tra numeri e apertura alle acquisizioni - per dare benzina al titolo che in Borsa chiude in rialzo del 5% a 9,27 euro.

 

Anche il resto dei risultati appare in ripresa. I ricavi salgono del 7,1% rispetto all' anno prima, a quota 4,7 miliardi; le commissioni (1,7 miliardi, in rialzo del 4,3%) centrano il dato migliore da oltre cinque anni, mentre cala del 12,6% anno su anno il margine di interesse, a 2,2 miliardi.

 

jean pierre mustier elkette jean pierre mustier elkette

I costi scendono del 3,1%, il capitale è solido col Cet 1 «fully loaded» al 15,92%. Mentre Orcel apre alle operazioni straordinarie, le indiscrezioni sulle fusioni si moltiplicano. Il rilancio del governo sui benefici fiscali sostiene l' ipotesi Mps, a cui si potrebbe aggiungere - in una triangolazione che, in finanza, non sempre viene ritenuta scandalosa - anche Banco Bpm.

 

Andrea Orcel Andrea Orcel

Al punto che i sindacati del credito si allarmano: «Si parla piuttosto concretamente di mega fusioni tra banche - avverte il leader della Fabi, Lando Maria Sileoni - che potrebbero interessare anche più di due gruppi, in relazione alle quali occorre porre la massima attenzione». Il messaggio è chiaro: «Ci opporremo con qualsiasi mezzo a operazioni che dovessero provocare una macelleria sociale».

LANDO SILEONI LANDO SILEONI

 

A Orcel preme raddrizzare la banca. «Avremo bisogno di tempo per rilanciare e rafforzare il business, passando da una fase di ridimensionamento - dice in quella che ha tutta l' aria di una stoccata al suo predecessore - a una caratterizzata da una crescita disciplinata della redditività e da una creazione di capitale sana ed organica».

 

andrea orcel andrea orcel

Agli analisti aggiunge che «le tre priorità» sono «rilanciare il margine di interesse», quindi «aumentare i ricavi» e infine «creare le condizioni per una significativa generazione di capitale a livello organico». Nei suoi primi 100 giorni Orcel punta ad analizzare «punti di forza e di debolezza del nostro business» in vista del «nuovo piano strategico che presenteremo ai mercati nella seconda metà dell' anno». Cosa ci sarà nel piano? L' ad individua tre temi centrali. L' attenzione ai clienti, la tecnologia, che sarà «il fulcro del nostro business». Infine «ridurre le complessità, mettendo i colleghi all' interno di un sistema di gestione e controllo dei rischi chiaro e trasparente».

giuseppe castagna banco bpm giuseppe castagna banco bpm

 

Nel mentre anche la possibile preda Banco Bpm presenta i conti del trimestre. Gli utili, superiori alle stime, si fissano a 100,1 milioni di utili, in calo rispetto ai 151,6 milioni di un anno fa. L' ipotesi di allungare fino a giugno i benefici fiscali per le fusioni piacciono all' ad Giuseppe Castagna: «Questo ci dà un po' più di spazio per continuare» la nostra ricerca per «trovare una buona fusione per la nostra banca».

Andrea Orcel Andrea Orcel UNICREDIT INTESA SANPAOLO UNICREDIT INTESA SANPAOLO Andrea Orcel Andrea Orcel ANDREA ORCEL ANDREA ORCEL

 

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