andrea orcel giuseppe castagna giampiero maioli

ORCEL HA BRUCIATO I FRANCESI – IL BLITZ DI UNICREDIT SU BANCOBPM SI È ACCELERATO CON L’INSISTENZA DELLE VOCI DI UNA MOSSA DI CREDIT AGRICOLE SULL’EX POPOLARE DI MILANO - I FRANCESI NON AVREBBERO VISTO DI BUON OCCHIO L’OPA DI CASTAGNA SU ANIMA E LA MOSSA SU MPS (BPM, INSIEME A CALTAGIRONE E MILLERI, È SALITA AL 15% DI SIENA), E SI SAREBBERO MOSSI SOTTOTRACCIA PER USCIRE POI ALLO SCOPERTO IN UN SECONDO MOMENTO – LO STALLO SU COMMERZBANK, LA LINEA DIFENSIVA SULL'ITALIA (DOVE NON ERA IMPOSSIBILE UN SORPASSO DI BPM) E L’ALLINEAMENTO DELLE VALUTAZIONI IN BORSA: LE RAGIONI CHE HANNO FATTO SPINTO ORCEL A RISPOLVERARE IL VECCHIO PALLINO DI PIAZZA MEDA...

Estratto dell’articolo di Luca Davi per “il Sole 24 Ore”

 

andrea orcel

La scossa, inattesa, arriva di prima mattina quando UniCredit lancia a sorpresa un’offerta pubblica di scambio azionario su BancoBpm […]. Sul piatto uno scambio, tutto in azioni, per valore di 10 miliardi di euro […]. L’obiettivo è chiaro: togliere dalla scena italiana un gruppo medio ma in ascesa, e sempre più ingombrante dopo l’Opa su Anima e l’ingresso in Mps. E puntellare così la posizione di UniCredit come secondo campione nazionale in Italia, peraltro in una fase di stallo in Germania, dove l’operazione Commerzbank appare in salita.

 

L OFFERTA PUBBLICA DI SCAMBIO DI UNICREDIT SU BANCOBPM

Ma chissà che il ceo di UniCredit, Andrea Orcel, non abbia deciso di muoversi – e offrendo così una sponda preziosa al Governo – nell’intento di sventare possibili zampate estere su BancoBpm da parte del Credit Agricole, che secondo alcuni rumors mirava proprio a conquistare la ex banca popolare, visto che lì i francesi già detengono un 9 per cento.

 

giampiero maioli credit agricole

[…] La cosa certa è che piazza Gae Aulenti, dopo il blitz in Germania di inizio ottobre (che ha trovato non pochi ostacoli) ora muove in Italia. E smonta i piani […] di un terzo polo bancario a trazione BancoBpm-Siena.

 

Sul tavolo c’è un concambio di 0,175 nuove azioni Unicredit per ogni titolo del Banco Bpm.  Un’offerta «non vincolante», precisa Orcel, che pone l’asticella al 50% delle adesioni con l’obiettivo di salire oltre il 66 per cento.

 

TORRE UNICREDIT A MILANO

Agli azionisti Orcel riconosce implicitamente 6,657 euro ad azione, lo 0,5% in più dei valori di chiusura di venerdì scorso di BancoBpm. Un premio praticamente inesistente rispetto a quelli medi di mercato, anche se più alto del 15% rispetto ai valori di piazza Meda prima del lancio dell’offerta su Anima e su Mps.

 

Da qua le attese per un possibile ritocco futuro cash, che alcuni sul mercato stimano anche nell’ordine del 15-20 per cento. […]

 

MASSIMO TONONI GIUSEPPE CASTAGNA

Di certo UniCredit punta per ora a convincere gli azionisti di piazza Meda più con la prospettiva di un ingresso in un gruppo paneuropeo, e un progetto industriale di respiro, che con un pagamento in contanti. «A fronte di una valutazione equa, questa acquisizione ci consentirà di creare grande valore per gli stakeholder di entrambe le parti, di ampliare la nostra copertura territoriale, espandere la nostra base di clienti sia retail sia corporate», dice Orcel in una nota. La road map è tracciata.

 

LE BIG SEVEN - LE SETTE BANCHE EUROPEE PIU GRANDI PER CAPITALIZZAZIONE

[…] Ma che cosa c’è dietro la mossa di Orcel? E perché lanciare proprio ora quest’offerta? Da sempre un pallino di UniCredit, la fusione con BancoBpm era già stata accarezzata da Orcel a febbraio 2022 quando, chiuso il dossier Mps, il banchiere si era visto saltare l’operazione tra le mani per una fuga di notizie.

 

Oggi l’operazione torna di prepotenza in agenda per almeno tre ragioni. La prima è di tipo difensivo. Orcel sa che stanno mutando gli equilibri in Italia. L’accelerazione di BancoBpm con l’opa lanciata qualche settimana fa su Anima, e poi l’ingresso a catena su Mps (dove piazza Meda è destinata ad avere un 9%), rischiava di marginalizzare UniCredit in un mercato, quello italiano, che oltre ad essere la base operativa, è anche il motore principale del gruppo, con il 45% dei ricavi.

 

SEDE DI BANCO BPM A PIAZZA MEDA - MILANO

Il rischio di un sorpasso ad opera di BancoBpm – che secondo alcune letture poteva ambire a costruire un maxi-polo alle spalle di Intesa Sanpaolo (saldamente in cima con il 20% del mercato degli impieghi) - era insomma troppo grosso per essere sopportato.

 

La seconda ragione è un allineamento delle valutazioni borsistiche. Ai prezzi attuali, BancoBpm oggi vale 7,2 volte gli utili, UniCredit 6,7. Ciò rende l’aggregazione finanziariamente non solo sensata ma quasi anche obbligata per UniCredit (ieri scesa del 4,4%).

 

giampiero maioli

Se piazza Meda […] era […] una possibile preda, magari anche una volta chiuso il dossier tedesco, non muoversi oggi avrebbe voluto dire dover spendere di più domani, visto il trend di mercato. Sullo sfondo, c’è poi una terza ragione, più di contesto.

 

UniCredit oggi è impantanata in Germania, dove la sognata “scalata” su Commerzbank presenta tempi che si prospettano lunghi. Orcel lo riconosce senza mezzi termini davanti agli analisti. Dall’ingresso nell’azionariato della banca tedesca di inizio settembre, è cambiato il Governo di Berlino ed è cambiato il management tedesco. Serve insomma tempo per ricostruire i ponti.

 

ANDREA ORCEL CARLO MESSINA

E nulla ora è più certo, lancio dell’Opa in primis. Il mercato oggi anzi inizia anche a intravedere un possibile disimpegno di UniCredit, tanto che il titolo della banca tedesca ieri è crollato (-5%). Il tempo dirà come andranno le cose.

 

Se confermato, il raffreddamento della speculazione potrebbe paradossalmente giocare a favore di un rilancio di UniCredit in prospettiva. Ma è chiaro che qualsiasi decisione sulla banca tedesca non arriverà prima dell’aprile-maggio 2025. Indipendentemente da ciò, piazza Gae Aulenti deve impiegare in maniera produttiva l’eccesso di capitale accumulato in questi anni.  Così da poter scrivere un nuovo capitolo da presentare al mercato.

 

ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

[…] Ora si vedrà la reazione da parte di BancoBpm. Dalle parti di piazza Gae Aulenti c’è fiducia sul fatto che la proposta si faccia strada. Tra il ceo Orcel e il presidente di BancoBpm Massimo Tononi c’è un rodato rapporto di fiducia. Più delicato invece il dialogo tra Orcel e il ceo Giuseppe Castagna, che ha sempre inseguito la strada stand-alone e fino ad oggi è riuscito con merito a sfuggire alle mire esterne […] estraendo valore dalla banca e facendo apprezzare il titolo: come reagiranno Castagna e il suo board?

 

[…] è realistico che, supportata dagli advisor […] BancoBpm […] non si pieghi facilmente. Dalla sua BancoBpm ha l’appoggio del mondo leghista, Giorgetti in primis. UniCredit, invece, mette sul tavolo una mossa che garantisce l’italianità di Siena (su cui Orcel non ha mire, almeno ufficialmente), e può trovare la sponda in alcune aree del Governo.

 

UNICREDIT COMMERZBANK

Ma il blitz in piazza Meda, potrebbe avere il merito di proteggere BancoBpm dalle ambizioni del Credit Agricole, azionista al 9% di piazza Meda. I francesi, secondo rumors, non avrebbero visto di buon occhio la zampata di Castagna su Anima e Mps, tanto da essersi mossi sottotraccia con acquisti su BancoBpm con l’intento di uscire poi allo scoperto. Chissà che Orcel non abbia voluto (e dovuto) bruciare i tempi, sparigliando le carte. E che ora, visto il rapporto di lunga durata con la Banque Verte dato l’accordo sul risparmio gestito con Amundi, trovi ora anzitutto un’intesa proprio con la banca d’Oltralpe, oltre che col resto dell’azionariato, così da mettere il deal su piazza Meda in discesa.

giampiero maioli cariparma

ANDREA ORCEL unicredit

 

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…