IL PRESTITO DI STATO È UNA TRAPPOLA - SE LA BANCA NEGA I 25MILA EURO GARANTITI PARTE LA SEGNALAZIONE ALLA CENTRALE DEI RISCHI FINANZIARI: IN PRATICA L’AZIENDA DIVENTA SEDUTA STANTE UN CATTIVO PAGATORE E PUÒ DIRE ADDIO A FIDI E RICHIESTE DI ALTRI FINANZIAMENTI - UN IMPRENDITORE DI LA SPEZIA FARÀ CAUSA A CONTE

-

Condividi questo articolo


 

 

Felice Manti e Edoardo Montolli per “il Giornale”

GIUSEPPE CONTE MEME GIUSEPPE CONTE MEME

 

Cosa c' è peggio di uno Stato che ti costringe a chiudere il negozio senza risarcirti? Uno Stato che sapendoti con le tasche vuote ti spinge tra le braccia delle banche promettendoti una garanzia. Che in realtà è una trappola. Già, perché tra le cose non dette sul famigerato prestito garantito al 100% dallo Stato agli imprenditori (25mila euro, poi diventati 30mila euro) c' è il fatto che, se la banca non te lo concede, scatta la segnalazione alla Crif. E addio, per almeno 6 mesi a fidi, castelletti, richieste di altri finanziamenti e mutui, carte di credito e nuovi conti correnti.

giuseppe conte roberto gualtieri 2 giuseppe conte roberto gualtieri 2

 

È così che un imprenditore di La Spezia, specializzato da vent' anni peraltro nel recupero crediti, ha deciso di far causa alla presidenza del Consiglio. «In solido chiameremo la banca spiega il suo avvocato Claudio Defilippi - Naturalmente il rifiuto di un finanziamento ad un imprenditore o ad un professionista da parte di un istituto di credito fa scattare in automatico la segnalazione, senza peraltro che venga fornita spiegazione del motivo del rigetto.

 

PRESTITO PRESTITO

Ma qui parliamo di una cosa ben diversa: è il governo, che non ha previsto veri indennizzi per far fronte alla crisi, ad indurre gli imprenditori a chiedere il finanziamento a causa dell' emergenza economica dovuta al coronavirus. Tuttavia è paradossale che, già devastati dal lockdown, gli stessi imprenditori che si sono fidati finiscano affossati dalla segnalazione».

 

chiusi per virus chiusi per virus

Già, perché se c' è la garanzia dello Stato, perché la banca non dovrebbe concedere il prestito? Quando ad aprile il governo aveva annunciato questa forma di sostegno già si era capito che c' era qualcosa sotto.

 

Per averne diritto bisognava compilare un' odissea di carte e adempimenti: 19 documenti diversi, tra cui autocertificazioni da veggenti tipo le spese fino a dicembre, dettagliate per materie prime, sussidiarie e di consumo, servizi. Persino una previsione a lungo termine sul fatturato dell' azienda.

recessione coronavirus recessione coronavirus

 

Tutte previsioni per le quali, se autocertificate in maniera sbagliata, tra cui quella di essere stato «danneggiato dall' emergenza Covid 19» c' è il rischio di una mazzata in caso di mancato rientro.

 

conte meme conte meme

E in effetti, all' inizio l' operazione aveva fatto flop. Ma, come certificato dall' ultimo bollettino Bce, a luglio e ad agosto c' è stata una grande richiesta di questa forma di prestito. È in questa fase che l' imprenditore di La Spezia ha provato a ripartire, facendo domanda ad agosto.

 

Lui e altri imprenditori ignoravano le nefaste conseguenze. Quando mai si è visto una sorta di aiuto di Stato che si trasforma in una trappola? «Il legislatore deve immediatamente porre rimedio, cancellando la segnalazione automatica alla Crif. Sono moltissimi i lavoratori autonomi che si sono trovati nella condizione del mio assistito prosegue Defilippi - Un' altra, titolare di un' impresa di pulizie, non ha voluto andare avanti. Il mio cliente invece ha deciso di chiedere non solo i 30mila euro al governo e alla banca, ma anche 58mila euro di danni d' immagine al merito creditizio.

 

PRESTITO PRESTITO

Da agosto infatti rischia la revoca dei fidi e la richiesta di rientri dei finanziamenti già in corso. Ciò che sta accadendo è aberrante. Soprattutto vogliamo sapere perché l' istituto di credito non abbia concesso un prestito garantito al 100% dallo Stato. La questione da comprendere è infatti se le banche stiano prestando soldi solo alle aziende che sono in grado di rientrare indipendentemente dalla garanzia statale».

giuseppe conte meme giuseppe conte meme conte meme conte meme

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...