sergio costa filippo facci

LA RIVOLUZIONE GREEN NON È COSÌ GREEN – FACCI: “CHISSÀ COME REAGIRÀ IL MINISTRO COSTA NELL’APPRENDERE CHE LA PRODUZIONE MONDIALE DI LITIO, FONDAMENTALE PER PRODURRE LE BATTERIE PER AUTO ELETTRICHE, RISCHIA DI FAR AUMENTARE LA PRODUZIONE DI ANIDRIDE CARBONICA (CO2) DI ALMENO SEI VOLTE. LUI, INTANTO, CERCA DI INCASSARE TASSANDO IL DIESEL. L'HANNO CAPITO ANCHE CAMIONISTI E AGRICOLTORI: COSTA, IL MINISTRO COSTA…”

 

 

 

Filippo Facci per www.liberoquotidiano.it

 

sergio costa

La vera notizia è che il ministro Sergio Costa (Ambiente) sembra poco intelligente, e non sarebbe una gran novità neppure questa: ma perseverare è grillino, e il fatto che voglia ri-tassare i prodotti petroliferi per far costare il gasolio più della benzina (facendo aumentare anche il petrolio agricolo) dimostra che non solo denota l'ottusità di certo ecologismo, ma anche che è poco aggiornato.

 

FILIPPO FACCI CON SIGARETTA

Dice che occorre una transizione verso un'economia verde (tutti d'accordo) e tira in ballo la Svizzera, dove appunto il gasolio costa più della benzina: ma, oltre a far incazzare agricoltori e trasportatori, non tiene conto che a ogni progresso segue una reazione.

 

estrazione litio 3

Esisterà sempre, anzitutto, una tecnologia più verde della precedente, e sempre nuovi ambientalisti a pretenderla. Piccola parentesi: come osservò l'osservatorio Nimby nel 2015, le centrali energetiche sono tutte (tutte) contestate indipendentemente dal loro potenziale di inquinamento, anche le più pulite e rinnovabili.

 

estrazione litio 1

Non importa se sono centrali a biomasse o impianti eolici o fotovoltaici, non importa se sono quel genere di progetti, cioè, che potrebbe contribuire ad affrancarci proprio da gas e petrolio. È solo la vicinanza fisica a far scattare la protesta. I comuni attigui a una progettata centrale si oppongono il 50% delle volte, mentre i comuni confinanti nel 90% dei casi.

 

A opporsi sono sindaci eletti con liste civiche nel 60% dei casi, mentre il restante 40% è equamente diviso tra sindaci di destra e di sinistra. Insomma: archiviato il nucleare, prendono finalmente piede torri eoliche e pannelli solari e centrali a biomasse col risultato che gli ambientalisti si sono accorti che dalle energie rinnovabili - tu guarda - derivano svantaggi e non solo vantaggi.

sergio costa 2

 

In secondo luogo, chi ha già sviluppato energie alternative (che sono costose) spesso ha compensato tornando anche al carbone; dal 2009 il costo dell'energia solare è calato dell'80% (negli Usa) e il prezzo del petrolio è calato cosicché ricominciano a circolare macchinoni inquinanti: a diesel o a benzina fa lo stesso.

 

batterie agli ioni di litio

L'Europa - ancora scottata dal caso Volkswagen - sta riempendo il continente di auto ibride o elettriche, ma di trattori o mezzi agricoli a emissioni zero non se ne vede l'ombra: si straparla di passare all'idrogeno o a soluzioni sofisticate (biogas) ma siamo ancora all'anno zero. Chissà poi come reagirà il ministro Costa nell'apprendere - notizia Ansa - che la produzione mondiale di litio, fondamentale per produrre le batterie per auto elettriche, rischia di far aumentare la produzione di anidride carbonica (CO2) di almeno sei volte.

DIESELGATE

 

L'ultimo e autorevole Sustainability Monitor di Roskill (il colosso dell'analisi e della valutazione del mercato dei minerali) spiega infatti che la crescita delle batterie agli ioni di litio comporta varie fasi di estrazione, produzione, trasporto e fabbricazione che triplicherebbero entro il 2025 le emissioni di CO2, e di sei volte entro il 2030.

 

angela merkel volkswagen

L'estrazione e il trattamento del litio viaggiano verso i 13,5 milioni di tonnellate di CO2 emesse per la sola produzione dell'elemento base delle batterie: questo perché si prediligono le miniere estrattive, mentre se si optasse per lo sfruttamento dei depositi sotterranei di acque salmastre contenenti litio (abbondanti in natura, perlomeno in Cile, Argentina e Usa) il processo sarebbe molto meno inquinante. Insomma, la faccenda è complessa e c'è da lavorare, nonché da operare transizioni senza strappi. Il Ministro Costa, intanto, cerca di incassare tassando il diesel. L'hanno capito anche camionisti e agricoltori: costa, il ministro Costa.

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