carmen zizza sigfrido ranucci alfredo urso

L’INCHIESTA DI “REPORT” SUL RUOLO DI CARMEN ZIZZA COME CONSULENTE DI ST MICROELECTRONICS (PERCHÉ UNA SOCIETA’ PARTECIPATA DAL MEF HA BISOGNO DI LOBBISTI PER PARLARE CON UN MINISTRO, NEL CASO SPECIFICO ADOLFO URSO?), SCOPERCHIA IL DELICATO INTRECCIO SULL’AZIENDA - SU STM C’È UNA PARTITA CHE TOCCA ECONOMIA, INDUSTRIA, TECNOLOGIA E GEOPOLITICA: E’ UN DOSSIER SU CUI GLI STESSI 007 SI DIVIDONO - IL GRUPPO, PER GLI OSSERVATORI FILO USA, È TROPPO ESPOSTO VERSO LA CINA A CUI RIFORNISCE SEMICONDUTTORI - LA PARTNERSHIP CON PECHINO PREOCCUPA GLI STATI UNITI E PURE IL GIAPPONE

CARMEN ZIZZA

Luigi Pereira e Francis Walsingham per https://www.startmag.it

 

“Se una società è una partecipata dal Mef perché ha bisogno di lobbisti per parlare con il Ministro?”. Se lo chiede la trasmissione Report di Rai3 in onda lunedì 19 maggio. ST Microelectronics, una società italo-francese che si occupa di semiconduttori, con il conflitto in Ucraina è diventata ancora più strategica per renderci indipendenti dall’industria cinese – ricorda Report – Il Mef ha una quota rilevante di STMicroelectronics che a Catania ha investito sulla produzione 1 miliardo, di cui 300 milioni sono stati finanziati dallo Stato italiano lo scorso anno.

ADOLFO URSO

 

L’AZIONARIATO DI STM

Come ricordato nei giorni scorsi da Start Magazine, l’azionariato del colosso StM è articolato: Il principale azionista di Stm è Stmicroelectronics Holding Nv con una quota del 28% circa. E il socio di riferimento è partecipato al 50% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano e al 50% da Bpifrance Participations (organo di gestione delle partecipazioni statali francesi controllato dalla Cassa depositi e prestiti francese).

ALESSANDRO DAFFINA

 

COSA DICE REPORT

Secondo Report di Sigfrido Ranucci, a Catania nei giorni scorsi dietro alla prima fila dove c’è seduto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso (Fratelli d’Italia), e l’amministratore francese Jean-Marc Chery compare Carmen Zizza, manager e comunicatrice, da settimane indicata come una sorta di astro nascente nelle partecipate di Stato.

sigfrido ranucci

 

LE PRIME NOTIZIE SU CARMEN ZIZZA ASTRO NASCENTE NELLE PARTECIPATE DI STATO

Secondo quanto hanno scritto lo scorso dicembre sia il Corriere della sera che il quotidiano Repubblica, in una riunione convocata dal governo per concordare una soluzione per la rete Tim, fra i nuovi consulenti del gruppo francese Vivendi – primo azionista del gruppo Tim – e di Rothschild c’erano Carmen Zizza e Daniele Ruvinetti (le prime mosse del consulente non pare stiano avendo successo su Palazzo Chigi).

DANIELE RUVINETTI

 

I RUOLI DI ZIZZA E RUVINETTI

Ha scritto mesi fa Start Magazine: “Carmen Zizza – come si può leggere sui social – è “relationship presso Eats” e “consulente relationship presso Medtronic”, società attiva “in tecnologia, soluzioni e servizi medicali”. È consulente di Rothschild, in ottimi rapporti con il banchiere d’affari Alessandro Daffina (numero uno di Rothschild Italia) ed è considerata vicina al ministro Adolfo Urso. Anni fa Zizza è stata direttore generale di Asam (Azienda servizi ambientali), “holding costituita dalla Provincia di Milano nel 1995 e poi passata con la chiusura dell’ente sotto il controllo della Regione Lombardia”; incarico interrotto in un modo raccontato da un articolo del Corriere della sera datato gennaio 2015 ancora sul web“.

 

stmicroelectronics

ZIZZA, DAFFINA E STM

“StM – ha scritto oggi il Fatto Quotidiano in un’anticipazione della trasmissione di Rai3 – si è convinta a staccarle un assegno di 6 mila euro al mese su consiglio di Alessandro Daffina di Rotschild (ex Fronte della Gioventù e vecchia conoscenza di Urso) che per Zizza ha firmato anche una lettera di referenze.

 

LA RISPOSTA DEL MINISTRO URSO A REPORT

Ecco che cosa ha risposto il ministro Urso (ex presidente del Copasir) alle sollecitazioni, insistite e convulse, dell’inviato della trasmissione Report: “Non parlo dell’attività del Copasir. Non parlo di quello che noi abbiamo accertato nel Comitato. È vincolo si segretezza. Quello che abbiamo accertato su Report nel Comitato non ne parlo. Non parlo di quello che abbiamo accertato sulle audizioni che abbiamo fatto del Copasir, sul Comitato non parliamo. Le ho già detto che sull’attività del Comitato su Report, o meglio le denunce fatte da un parlamentare su Report non posso parlare”. Frasi che non hanno attinenza rispetto alle domande della trasmissione, chiosa Report.

 

stmicroelectronics

IL DOSSIER STM E LE FAZIONI NEI SERVIZI

Su Stm c’è comunque una partita delicata corso che solca, economia, industria, tecnologia e geopolitica. Un dossier su cui ambienti dei Servizi discutono e in parte si dividono. Il colosso St Microelectronics – secondo osservatori filo Usa – è abbastanza esposto rispetto alla Cina, vive con preoccupazione l’inasprimento dei rapporti tra Occidente e Cina, e continua a stringere accordi con clienti cinesi.

 

LE COLLABORAZIONI CINESI DI STM

CARMEN ZIZZA

L’ultima intesa è di pochi giorni fa, con la cinese Chery: il gruppo automobilistico cinese Chery Group ha infatti stretto un accordo di cooperazione strategica con STMicroelectronics: una cooperazione tecnologica tesa alla fornitura di semiconduttori da parte del gruppo italo-francese per migliorare le prestazione delle vetture del costruttore cinese che ha varato un piano di espansione verso l’Europa con i propri brand.

 

GLI SBUFFI FILO USA SU STM

Fra i settori dei Servizi italiani più filo Usa e Giappone ci si chiede: è un buon affare mettere in campo St Microelectronics? La domanda nasce da quanto riportato nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore: “«L’Italia è pronta a collaborare con il Giappone», avrebbe assicurato Meloni a Kishida. L’obiettivo è porre le basi di una collaborazione tra il polo italiano e le aziende giapponesi”, ha scritto il quotidiano confindustriale. Di sicuro il dossier St Microelectronics riserverà altre novità, non solo giornalistiche.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?