giorgia meloni ita airways lufthansa margrethe vestager

L’UE TARPA LE ALI AL MATRIMONIO ITA-LUFTHANSA – DOPO AVER IMPOSTO LA CESSIONE DELL’EX ALITALIA, ORA BRUXELLES STA CERCANDO IN OGNI MODO DI OSTACOLARE L’OPERAZIONE, TRAMITE PALETTI ASSURDI E PRETESTUOSI (UNO FRA TUTTI: IL CONTEGGIO DEGLI SCALI). IL GOVERNO ITALIANO È PREOCCUPATO SOPRATTUTTO DALLA RIGIDITÀ DELLA COMMISSARIA VESTAGER, SEMPRE PRONTA A DIFENDERE GLI INTERESSI DI AIR FRANCE…

Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per “la Stampa”

 

margrethe vestager

Per volare da Torino a Bruxelles, con Ita Airways, c'è una sola opzione: fare scalo a Fiumicino. Dall'aeroporto romano, poi, si decolla verso la capitale belga, sede delle istituzioni europee. Quello del capoluogo piemontese è un problema che accomuna quasi tutte le città italiane, ma ora – per i conteggi dell'Antitrust Ue – rischia di diventare un incubo anche per Ita e Lufthansa che da due anni sta cercando di rilevare l'ex Alitalia.

 

L'Unione europea vuole evitare che una qualsiasi decisione venga impugnata e quindi sta analizzando con attenzione il mercato dei cieli. A preoccupare il Mef, quanto Lufthansa, però, è la rigidità con cui la commissaria Marghrethe Vestager sta gestendo il dossier.

 

ita airways 2

Per esempio non convince le parti il mondo in cui vengono considerati gli scali: nel caso del Torino-Bruxelles, la tratta Roma-Bruxelles si somma ai voli che partono dalla capitale, come se fosse un viaggio a se stante, ma – si lamenta chi è vicino al dossier – «sarebbe impossibile collegare tutte le città senza scali. E, soprattutto, non avrebbe alcun senso economico».

 

ITA AIRWORTH - MEME BY EMILIANO CARLI

Il problema si pone anche a livello internazionale. Per calcolare il peso di Lufhtansa nei cieli, la Commissione europea ha deciso di prendere in considerazione anche le rotte di Air Canada e United Airlines: una compagnia canadese e il secondo vettore americano, che sono semplici partner commerciali dei tedeschi attraverso Star Alliance. Un approccio mai utilizzato prima che ha scoperto 60 tratte intercontinentali su cui le tre compagnie avrebbero una sovrapposizione indiretta. E, soprattutto, secondo Bruxelles sarebbe lesiva della concorrenza. […]

 

LUFTHANSA

Se sul fronte della cessione degli slot di Linate, dove Ita e Lufthansa hanno circa il 67% del mercato, le due compagnie non hanno intenzione di fare resistenza, sul conto delle tratte sono pronte a fare le barricate. Anche perché il consolidamento del settore serve proprio a ottimizzare le spese.

 

Per il momento i tedeschi non hanno alcune intenzione di tirarsi indietro e aspettano il 6 giugno, data indicata dalla Commissione Ue, per capire cosa accadrà. […]

 

Di certo a tifare contro il matrimonio italo-tedesco c’è Air France che teme da sempre la ramificazione di diversi voli di linea diretti da diversi centri nevralgici dell'Europa. Motivo per cui a più riprese ha messo nel mirino prima Alitalia e poi Ita.

 

margrethe vestager

La trattativa per Ita, però, è naufragata sotto la procedura europea […] per aiuti di Stato durante la pandemia Covid. «La sensazione – si lascia scappare una fonte vicina al dossier – è che oggi a Bruxelles pesino di più le preoccupazioni di Air France che gli interessi di Roma e Berlino […]». Peraltro nel momento della candidatura di Vestager alla Bei, la tensione con il Tesoro è arrivata ai massimi livelli, quando l'esecutivo tricolore ha deciso di non appoggiare la danese.

 

[…]   A maggio 2023 è arrivato l'accordo tra il Mef, azionista al 100% della newco nata dalle ceneri dell'ex compagnia di bandiera, e Lufthansa: con un aumento di capitale riservato da 325 milioni di euro, il vettore salirà al 41% e avrà diritto a nominare due dei cinque consiglieri d'amministrazione, tra cui l'ad. Il Tesoro ne avrà tre, compreso il presidente.

ita airways 1LUFTHANSAmargrethe vestager 2

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…