salvatore rossi luigi gubitosi

SALGA A BOARD, CAZZO! – SALVATORE ROSSI STA LAVORANDO PER UNA LISTA UNICA PER IL RINNOVO DEL CDA DI TIM: SARÀ CONFERMATO GUBITOSI E ANCHE IL BRACCIO DESTRO DI BOLLORÈ, ARNAUD DE PUYFONTAINE – I CONSIGLIERI DI VIVENDI DOVREBBERO RIMANERE 5, MA C’È DA CAPIRE COME SI MUOVERÀ CDP, CHE HA ALTRE PARTITE DA GIOCARE E I VERTICI IN SCADENZA – LA CASSA DOVREBBE APPOGGIARE DALL’ESTERNO LA LISTA UNICA, IN CUI NON PUÒ INDICARE NOMI VISTO CHE…

salvatore rossi

Federico De Rosa per il "Corriere della Sera"

 

Tim restringe la rosa dei potenziali candidati da inserire nella lista per il nuovo consiglio. Ieri il presidente del gruppo, Salvatore Rossi, ha illustrato al board i criteri di selezione dei candidati messi a punto insieme alla società di head hunting Egon Zehnder ricevendo il via libera all' unanimità. I criteri ricalcano quelli indicati dal consiglio del 20 settembre, che aveva dato il via all' iter per la composizione di una lista del board in vista dell' assemblea per il rinnovo convocata per il 31 marzo.

luigi gubitosi foto di bacco

 

Il board aveva dato indicazioni affinché il nuovo consiglio assicurasse «la continuità del processo di trasformazione digitale in corso», fosse formato «da professionalità in possesso di competenze ed esperienze adeguate alla piena condivisione di questo percorso» e assecondasse «con la rapidità richiesta dal mercato, le trasformazioni industriali e tecnologiche».

 

Rossi ha già compiuto un primo giro di ricognizione tra gli stakeholder di Tim e condotto sondaggi tra i soci, ottenendo riscontri positivi da tutti, sebbene potrebbe rendersi necessario un ulteriore passaggio informale prima della composizione definitiva della lista.

BOLLORE' DE PUYFONTAINE

 

Anche se in questo momento non fa parte della «governance», la Cassa depositi e prestiti con il 10% è il secondo azionista di Tim e si trova in una situazione delicata. I vertici della Cdp sono in scadenza e ancora non si sa nulla delle scelte che Mario Draghi potrebbe fare per il ministero dell' Economia, primo azionista della Cassa.

 

Nella nota diffusa ieri al termine del consiglio, Tim ha spiegato che nelle interlocuzioni con Rossi, «Cassa depositi e prestiti si è riservata in relazione all' esigenza di sottoporre al proprio consiglio di amministrazione ogni decisione in merito». La Cassa dovrebbe appoggiare dall' esterno la lista unica del board, in cui non può indicare nomi visto che essendoci già quelli di Vivendi rischierebbe il «concerto» facendo scattare l' obbligo di Opa.

fabrizio palermo foto di bacco (3)

 

Il numero uno della Cdp, Fabrizio Palermo, in questo momento non ha visibilità sufficiente per prendere una posizione. Potrebbe esserci una schiarita prima del 18 febbraio, giorno in cui il consiglio di Tim tornerà a riunirsi per parlare di nomi. Ma è difficile. E i tempi sono molto stretti. Il 23 febbraio è già fissato il board per il via libera al bilancio 2020, all' aggiornamento del piano strategico e alla lista del consiglio da sottoporre all' assemblea.

 

GIUSEPPE CONTE ARNAUD DE PUYFONTAINE

La lista sarà composta di 15 nomi, ma solo 10 entreranno in consiglio. L' orientamento potrebbe essere quello di riproporre tutti gli attuali consiglieri, salvo indisponibilità, aggiungendo altri candidati esterni, per poi procedere alla selezione finale e quindi alla scelta dei 15 nomi da mettere in lista. Nella scelta dei candidati sarebbe stato chiesto a Rossi di prestate particolare attenzione anche al numero di incarichi ricoperti, in modo da assicurare un impegno adeguato.

 

luigi gubitosi foto di bacco (2)

L' attuale presidente e l' amministratore delegato, Luigi Gubitosi, saranno riconfermati. Anche Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi e plenipotenziario del gruppo media di Vincent Bollorè in Italia, sarà in lista. Gli azionisti francesi al momento hanno 5 consiglieri nel board di Tim e il numero non dovrebbe variare.

 

Resta da capire come si muoverà la Cdp, che non ha solo il rinnovo di Tim come fronte aperto. Anche la partita sulla rete unica prevede dei passaggi a breve. Entro il 25 febbraio Palermo dovrà comunicare all' Enel se intende esercitare la prelazione sulla quota di Open Fiber in mano alla società elettrica, per la quale si è fatto avanti il fondo Macquarie. L' orientamento resta sempre quello di rilevare una quota minima per salire in maggioranza in Open Fiber - la Cdp ha già il 50% -, lasciando che l' Enel venda il resto al fondo australiano. Si parla di un 10% alla Cassa depositi e del 40% a Macquarie.

salvatore rossi 1

C' è ancora tempo per valutare ed eventualmente fare nuove verifiche, sebbene la rete unica sia un progetto strategico per il Paese e non solo per il governo Conte che l' aveva messa in cantiere.

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")