STIAMO LASCIANDO AGLI ALTRI IL LUSSO DI PAPPARSI LA MODA ITALIANA - IL GRUPPO AMERICANO TAPESTRY HA COMPRATO CAPRI HOLDINGS, CHE HA IN PORTAFOGLIO VERSACE, JIMMY CHOO E MICHAEL KORS: GLI AZIONISTI DEL GRUPPO ACQUISITO RICEVERANNO 57 DOLLARI PER AZIONE E IL COLOSSO VANTERÀ VENDITE ANNUALI DA 12 MILIARDI DI FATTURATO – NON È UNA MOSSA CASUALE: I POLI DELLA MODA STANNO DIVENTANDO SEMPRE PIÙ GRANDI E ORA TAPESTRY POTRÀ AMBIRE A DIVENTARE LA QUARTA REALTÀ DEL LUSSO NEL MONDO…

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1. TAPESTRY, NEL POLO USA DELLA MODA ENTRANO VERSACE E JIMMY CHOO

Estratto  dell’articolo di L. B. per il “Corriere della Sera”

 

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Il gruppo americano del lusso Tapestry — cui appartengono i marchi Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman — ha comprato Capri Holdings, il gruppo globale che ha in portafoglio Versace, Jimmy Choo e Michael Kors. L’annuncio è stato dato da entrambe le società attraverso una nota congiunta. Nella comunicazione viene sottolineato che in base all’accordo definitivo gli azionisti di Capri Holdings riceveranno 57 dollari per azione in contanti per un valore complessivo di circa 8,5 miliardi di dollari. L’operazione dovrebbe essere chiusa entro l’anno solare 2024.

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Il colosso che nascerà dalla chiusura dell’accordo conterà vendite annuali globali superiori a 12 miliardi di dollari con una presenza in oltre 75 Paesi e ha raggiunto quasi 2 miliardi di dollari di utile operativo adjusted nell’esercizio precedente.

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La mossa non è casuale. I «poli» della moda stanno diventando sempre più grandi — proprio attraverso una serie di acquisizioni — mentre si registra il tentativo delle aziende statunitensi di aumentare il loro peso in Europa. In questo modo Tapestry prova ad affrontare meglio rivali come Lvmh e Kering. Tapestry ha una capitalizzazione di mercato di quasi 10 miliardi, Capri di circa 4 miliardi. La società specializzata GlobalData stima che la nuova realtà del lusso diventerà la quarta nel mondo, con una quota di mercato combinata di circa il 5,1%.

[…]

2. LE NOZZE DEL LUSSO

Estratto dell'articolo di Maria Corbi per “la Stampa”

 

Quel che è certo è che oggi nella Moda si sopravvive solo in grandi gruppi. In Europa spadroneggiano i francesi con Lvmh di Bernard Arnault e Kering di Henry Pinault (che si è appena aggiudicato una delle griffe più fascinose di sempre: Valentino). E l'America è costretta a rincorrerli per non rimanere troppo indietro in questa corsa […] Così ieri il gruppo del lusso americano Tapestry – in portafoglio i marchi Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman – si è comprata Capri Holdings […]

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Un'operazione finanziaria che è anche una sfida di orgoglio nazionale, con la volontà di rilanciare i marchi made in Usa a iniziare da quello che porta il nome del suo fondatore, Michael Kors, da sempre considerato erede di Ralph Lauren ma anche il ponte con il gusto e il mercato europeo.

 

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Ed è stato lo stilista e imprenditore e volere nel gruppo Capri (un nome rubato all'isola simbolo del jet set internazionale) il marchio Versace, fascino e stile italiani amplificati dalla storia dello stilista, Gianni Versace […]

 

Brand che parlano soprattutto di accessori e per cui si spende una definizione che ha in sé un ossimoro: lusso accessibile. Il che in altre parole significa prezzi alti ma non stellari come invece sono quelli affissi sui cartellini degli accessori dei grandi brand di lusso europeo, sempre più esclusivi a dispetto delle campagne di comunicazione che lanciano le aziende. Le borse Coach sono pratiche e senza fronzoli […] Mentre le scarpe Stuart Weitzman (che portano il nome del fondatore dell'azienda) sono diventate famose sul red carpet degli Oscar ma anche per le strade di New York e Los Angeles affollate degli stivali «5050», quelli alti sopra il ginocchio, che nel 2023 compiono 30 anni.

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[…] Altro pezzo di orgoglio americano il brand Kate Spade, dal nome della sua creatrice, scomparsa cinque anni fa e che, come spiega il New York Times, «costruì un marchio sull'appeal di abiti e accessori che faceva sorridere le donne... clienti cosmopolite all'inizio della loro carriera». […]

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