francois-henri pinault kering

LA TEMPESTA PERFETTA SI È ABBATTUTA SUL LUSSO – IL TRACOLLO DI KERING IN BORSA DI IERI, CHE HA CHIUSO A -12% DOPO AVER LANCIATO UN ALLARME RICAVI PER IL 2024, HA TRASCINATO AL RIBASSO TUTTO IL SETTORE, COMPRESO LVMH – MA IL PEGGIO POTREBBE NON ESSERE ALLE SPALLE E RIGUARDA L’INTERO COMPARTO: A INFLUIRE SULLE VENDITE NON È SOLTANTO LA FRENATA DELLA CRESCITA IN CINA – CON L’AUMENTO DEI PREZZI, DECISO DAI MARCHI PIÙ IMPORTANTI, ANCHE I RICCONI POTREBBERO DECIDERE DI…

1. KERING TRACOLLA IN BORSA DEL 12% L’ALLARME RICAVI SCUOTE IL LUSSO

Estratto dell’articolo di Giulia Crivelli per “il Sole 24 Ore”

 

francois henri pinault kering

Una giornata da dimenticare quella di ieri, per il lusso. O meglio: una giornata sulla quale riflettere, perché non è detto che la tempesta sia finita. Da Milano a Parigi a Londra, passando per Zurigo e arrivando fino a Hong Kong, i principali titoli del comparto, hanno chiuso in perdita (si veda la tabella in pagina), con tre eccezioni: Tod’s, Cucinelli ed Hermès. La ragione del crollo è presto detta: martedì sera, a Borsa di Parigi chiusa, Kering, secondo gruppo del lusso al mondo dopo Lvmh (che resta quattro volte più grande), ha lanciato un allarme ricavi, indicando che nel primo trimestre 2024 si prevede un calo del 10% per il gruppo e del 20% per Gucci, marchio di punta, che da solo, nel 2023, ha sfiorato i 10 miliardi di ricavi.

kering

 

All’apertura delle contrattazioni, ieri, il titolo Kering è crollato, chiudendo poi a quasi -12% e trascinando al ribasso per l’intera giornata (quasi) tutti i competitor, compreso Lvmh.

 

[…] quello che è successo ieri è un’occasione per riflettere sia sul nervosismo delle Borse, sia sulle prospettive del lusso nel suo complesso. La reazione all’annuncio di Kering non è legata solo all’insolito anticipo (i dati ufficiali di gennaio-marzo sono in programma per il 23 aprile). A stupire è il peggioramento rispetto al 2023, che pure non era stato un anno brillante, ma il gruppo era riuscito a contenere i cali, sempre trainati da Gucci.

 

francois henri pinault marco bizzarri alessandro michele

Dopo un 2022 stabile (+1% su base comparabile), la maison aveva chiuso il 2023 in calo del 2% su base comparabile, a 9,87 miliardi. I guai di Gucci erano iniziati infatti due anni prima: dopo un lungo periodo da lepre per Kering (e per l’intero lusso), con crescite a due cifre di ricavi e utili, per Gucci c’era stata una brusca frenata. La prima testa a cadere fu quella del direttore creativo Alessandro Michele (che voci danno prossimamente nel gruppo Lvmh), nel settembre 2022. Resistette quasi un altro anno Marco Bizzarri, ceo e presidente di Gucci dal 2015, uscito da Kering nel novembre 2023.

sabato de sarno

 

A gennaio dello scorso anno arrivò lo stilista Sabato De Sarno, che ha già presentato due collezioni alle settimane della moda di Milano: nel settembre scorso quella della primavera-estate 2024, ora nei negozi, e in febbraio quella del prossimo autunno-inverno. Ma il “sell out”, in particolare in Asia-Pacifico, non ha finora dato i risultati sperati, si leggeva nella nota diffusa ieri da Kering: era stato lo stesso François-Henri Pinault, ceo e presidente di Kering, a dire, un mese fa, che rilanciare Gucci non era impresa «da concludere in pochi mesi».

 

salma hayek pinault

[…] Allargando però lo sguardo all’intero comparto ci sono diversi elementi da ricordare: il primo è che già nel quarto trimestre del 2023 molti gruppi, in primis Lvmh, avevano segnalato un rallentamento e nel commentare i dati 2023 […] Il fattore Cina interessa tutti, non solo Kering: il Paese ha rallentato la sua crescita complessiva (+5% le stime sul Pil per il 2024) e vive seduto sulla bolla (secondo alcuni “bomba”) del settore immobiliare.

 

pinault

Non solo: cresce la disoccupazione giovanile e i comportamenti delle giovani generazioni diventano sempre meno prevedibili, specie per le maison occidentali. C’è poi il tema del divario tra costi di produzione e prezzi finali, legato a sua volta alla sostenibilità ambientale e sociale delle filiere del lusso. Last but not least, a fronte degli aumenti dei listini decisi da tutti i marchi più importanti, da Chanel a Prada, da Gucci a Vuitton e che hanno ampiamente superato i tassi di inflazione, conviene iniziare a chiedersi se persino gli Hnwi o Uhnwi (persone con patrimoni disponibili tra 1 e 30 milioni) continueranno a voler investire in acquisti di beni di lusso personali o se invece sposteranno parte della spesa altrove.

 

GUCCI FA PARTE DEL GRUPPO KERING

2. LA CADUTA DEL LUSSO

Danilo Ceccarelli per “La Stampa”

 

Il primo tassello a cadere nel domino borsistico del lusso di ieri è stato quello di Kering, che ieri ha visto il suo titolo crollare a Parigi trascinando con sé altri gruppi del settore. […]

Il tonfo di Kering è arrivato all'indomani del profit warning annunciato per il primo trimestre del 2024, dove si attende un calo del 10 per cento dei ricavi su base annua. Uno scenario ancora più preoccupante per Gucci, il principale brand del gruppo, che dovrebbe registrare il -20% tra gennaio e marzo.

gucci 3

 

La maison fiorentina arranca soprattutto nel mercato asiatico, anche se il gruppo si mostra fiducioso sulla nuova collezione "Ancora" ideata dallo stilista Sabato de Sarno (subentrato nel gennaio del 2023 al posto del collega Michele Alessandro), arrivata in alcune boutique solo a metà febbraio riscuotendo «un'accoglienza molto buona», stando a quanto si legge in un comunicato.

 

Tuttavia, gli osservatori si mostrano prudenti, sostenendo che la griffe avrà bisogno di tempo per assestarsi dopo la transizione. […]

salma hayek e francois pinault al matrimonio osanna de marchi

A pesare, poi, c'è l'acquisizione dello storico marchio di profumi Creed, per 3,5 miliardi di euro, che avrà un impatto compreso tra il -1 e il -2 per cento.

 

Kering pubblicherà i risultati del primo trimestre il 23 aprile. Due giorni dopo si terrà l'assemblea generale del gruppo, durante la quale verrà proposto il nome di Giovanna Melandri per un posto da amministratrice indipendente nel cda, insieme a quelli dell'imprenditrice cinese Rachel Duan e del presidente di Eutelsat, Dominique D'Hinnin.

[…]

Lo scossone del colosso d'oltralpe è solo uno dei tanti sintomi della frenata che sta vivendo il lusso.

sabato de sarno

Molte le incognite, che vanno dalla congiuntura geopolitica al contesto economico, anche se tra i principali interrogativi c'è la Cina, vista come un Eldorado per le maison soprattutto prima della pandemia di coronavirus.

 

Ma la recente crisi immobiliare, la disoccupazione giovanile e la crescita al di sotto delle aspettative influenzano la situazione nell'ex celeste Impero. […]

gucci 1sfilata gucci 9julia roberts alla sfilata di guccisfilata gucci 6sfilata gucci 8gucci 2

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO