arnaud de puyfontaine vincent bollore pietro labriola vivendi tim

TIM CHE CAOS! – IL TESORO E’ PRONTO A SOSTENERE UNA PROPOSTA CONGIUNTA DI CDP E KKR, OGGI CONCORRENTI (E MACQUARIE?) - IL MEF È APERTO ANCHE AL COINVOLGIMENTO DEL FONDO INFRASTRUTTURALE F2I (E POSTE CHE FINE HA FATTO?) – MA BISOGNA FARE I CONTI CON VIVENDI, PRIMO AZIONISTA CON IN TASCA IL 24%, CHE VUOLE FUORI L'AD LABRIOLA E 30 MILIARDI PER LO SCORPORO DELLA RETE, ANCHE SE NESSUN ADVISOR L’HA VALUTATA OLTRE 20: CHE FARE SE I FRANCESI NON ACCETTANO LA CIFRA PROPOSTA? (AH, SE CI FOSSE UN VERO GOVERNO A PALAZZO CHIGI…)

PIETRO LABRIOLA

TESORO PRONTO A SOSTENERE OFFERTA CONGIUNTA KKR-CDP PER RETE TIM - FONTI - REUTERS

(Reuters) - Il Tesoro è pronto a sostenere un'offerta congiunta per la rete di Telecom Italia (Tim) TLIT.MI promossa dal fondo Usa Kkr KKR.N e da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), oggi concorrenti. Lo dicono a Reuters due fonti a conoscenza della situazione, all'indomani del cda di Telecom Italia che ha respinto come non ancora adeguate le offerte di Kkr e quella della cordata rivale Cdp-Macquarie MQG.AX.

 

giancarlo giorgetti

Secondo una delle fonti, il Tesoro è aperto anche al coinvolgimento del fondo infrastrutturale F2i se l'ipotesi di proposta congiunta si rivelasse fattibile.  Il cda di Tim, in considerazione della disponibilità di uno dei due offerenti - che ieri fonti vicine alla situazione hanno riferito essere Kkr - di apportare dei miglioramenti alla sua offerta, ha fissato al 9 giugno il termine ultimo per ulteriori miglioramenti.

 

Tim, Cdp, Kkr e Macquarie non hanno commentato. Non è stato immediatamente possibile avere un commento da F2i. Kkr ha offerto 21 miliardi di euro, compresi 2 miliardi di earn-out, per Netco, in cui Tim intende far confluire la rete di accesso (primaria e secondaria) e Sparkle, la società che gestisce i cavi sottomarini.

Cdp e Macquarie hanno messo sul piatto 19,3 miliardi.

kravis kkr

 

 

ECCO COME IL GOVERNO SI SVEGLIA SULLA RETE TIM

Luigi Pereira per Startmag.it

https://www.startmag.it/economia/governo-rete-tim-2/

 

Borsa frizzante per Tim anche perché il governo (seppure con ministri su posizioni diverse, almeno in pubblico) sussurra un’operazione sistemica per la rete di Tim, mentre l’azionista Vivendi produce solo confusione e fibrillazioni (tanto che viene criticato dalle associazioni dei dirigenti italiani).

kkr

 

Ecco le ultime novità che riguardano Tim.

 

CHE COSA SUCCEDE A TIM IN BORSA

Il titolo Tim corre in rialzo del 3,66% a 0,26 euro recuperando un po’ del terreno perso durante la settimana. Perché? Il fatto che il cda di Tim di fatto non ha chiuso del tutto le porte a Kkr e Cdp-Macquarie – come invece chiedeva Vivendi – viene letto positivamente dalla Borsa, e gli analisti di Equita credono che “la cessione di NetCo sulla base di un’offerta migliorativa potrebbe fornire spazio di upside” rispetto agli attuali valori del titolo e “una significativa riduzione del debito”.

dario scannapieco foto di bacco 5

 

Insomma, il titolo risale sulle prospettive di un miglioramento delle offerte per la rete e sulla possibilità che il Mef supporti una proposta congiunta di Cdp e Kkr.

 

 

I REPORT DEGLI ANALISTI SU RETE E TIM

“L’esito della riunione consiliare è stato un passo avanti nel processo e in linea con l’aspettativa – commenta Intermonte, che appoggia la decisione del cda – . Riteniamo che il consiglio abbia preso la decisione più opportuna nel interesse di tutti gli investitori, cercando di prendere tempo chiedendo a entrambi gli offerenti di migliorare le loro offerte”.

Macquarie

 

VERSO UN’OPERAZIONE DI SISTEMA PER LA RETE DI TIM

“La nostra speranza è che gli offerenti scelgano di lavorare su un’offerta congiunta, che eliminerebbe il rischio di veti reciproci e garantirebbe una maggiore potenza di fuoco per eventuali ulteriori escursioni”, aggiungono e non vedono “alternative alla dismissione della rete per poter ridurre il debito”. Anche gli analisti credono che il governo dovrebbe prendere una posizione sulla questione, “una mossa che a nostro avviso deve arrivare nelle prossime settimane”

ADOLFO URSO

 

In effetti il governo vede in maniera positiva un’opera sistemica in cui siano presenti più soggetti, a partire da Cassa depositi e prestiti (controllata dal Mef e partecipata dalle fondazioni bancarie). L’ipotesi di un’offerta congiunta Cdp-Macquarie con Kkr ha il sostegno del Mef: è quello che fa trapelare il Tesoro alle agenzie stampa. Il ministero dell’Economia sarebbe anche disponibile a coinvolgere F2i (nell’azionariato ci sono banche, fondazioni, istituzioni pubbliche e casse di previdenza).

 

L’ATARASSIA DI URSO RISPETTO ALL’ATTIVISMO DI GIORGETTI (MEF)

I SOCI DI TIM

Ma non tutti sono al corrente della posizione del Mef. “Il governo non interviene quando è in corso un’operazione privata che riguarda offerte anche di operatori internazionali. Credo che questo sia saggio”, aveva detto in mattinata il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, all’evento Annual Meeting Advisory Board Investitori Esteri, a Roma, rispondendo sulla vicenda Rete Tim, il giorno dopo il cda del colosso delle tlc e dopo la decisione del board che ha creato attesa per un nuovo rilancio per la Netco.

 

 

FEDERMANAGER PRO LABRIOLA E ANTI VIVENDI

TIM

Anche i dirigenti industriali sono sul chi vive. Federmanager richiama il governo a intervenire sul dossier della rete Tim e va in sostegno dell’ad Pietro Labriola.

 

“La situazione di stallo che si è creata espone l’azienda a manovre speculative; la preoccupazione principale è quella di evitare uno scontro tra azionisti che può solo danneggiare la società. Pertanto, auspichiamo che il Governo faccia sentire la propria voce tutelando il valore di un asset strategico nazionale”, commenta Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager dopo il cda che ha dato un altro mese di tempo per migliorare le offerte arrivate da Kkr e Cdp-Macquarie.

bollore de puyfontaine assemblea vivendi

 

“Bisogna vigilare attentamente sulla situazione, anche per salvaguardare occupazione e infrastrutture strategiche” sostiene Cuzzilla, sottolineando che “in un settore ad elevata competizione, con un contesto economico critico il management del gruppo sta raggiungendo gli obiettivi attesi, conseguendo i target economico-finanziari fissati dal piano industriale, per cui occorre garantire stabilità alla governance e continuità gestionale”.

DANIELE RUVINETTI

 

ALTRI DIRIGENTI PRO LABRIOLA

Anche NoiD, un’associazione di donne delle aziende del gruppo Tim che su LinkedIn ha oltre 1.900 follower, prendendo spunto dalle indiscrezioni di stampa sul malcontento di Vivendi e l’ipotesi di un cambio ai vertici, ribadisce il sostegno all’ad. “Riteniamo necessaria per Tim una governance stabile sia per recuperare fiducia da parte dei mercati e dall’opinione pubblica, sia per migliorare le performance del business e portare avanti operazioni ordinarie e straordinarie. Questo sia nell’interesse di tutte le persone di TIM, sia di tutti gli azionisti e del ruolo dell’azienda nello sviluppo del Paese” commenta l’associazione sui social.

 

Evidentemente, finora, non risulta efficace l’azione pro francesi del nuovo consigliere di Vivendi in Italia, ossia Daniele Ruvinetti.

 

 

Ultimi Dagoreport

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…