luigi di maio alitalia atlantia

TITOLI CHE SI POSSONO FARE CON LO STAMPINO: ''SLITTA IL SALVATAGGIO ALITALIA''. LA STORIA INFINITA DELLA RI-NAZIONALIZZAZIONE DELLA COMPAGNIA S'INCEPPA DI NUOVO PERCHÉ DELTA DÀ BUCA ALL'INCONTRO CON GLI ITALIANI. A QUESTO PUNTO LA SCADENZA DEL 15 SETTEMBRE DIVENTA COME TUTTE QUELLE CHE L'HANNO PRECEDUTA: ARIA FRITTA - I SINDACATI AVVISANO CONTE: PRONTI ALLO SCIOPERO A SETTEMBRE

 

Umberto Mancini per ''Il Messaggero''

 

Si allungano i tempi del salvataggio di Alitalia. È saltato l’incontro che avrebbe dovuto svolgersi sabato ad Atlanta tra una delegazione di Delta Airlines guidata dal ceo Ed Bastian e le rappresentanze di Fs e Atlantia guidate dai rispettivi vertici. L’obiettivo era definire le linee guida della proposta di acquisto vincolante da presentare ai tre commissari cui è affidata la compagnia italiana entro il 15 settembre, ma evidentemente la dialettica tra le parti, gestita in questa fase con l’assistenza degli advisor, non ha ancora prodotto una linea comune sui punti qualificanti.

 

alitalia

Che in sintesi si possono riassumere nei ruoli di vertice operativo - in particolare le deleghe dell’amministratore delegato che dovrà essere indicato dalla componente italiana - ma soprattutto sulla questione delle rotte verso il Nord America che Delta vorrebbe mantenere per sé (mentre Fs e Atlantia vorrebbero rinegoziare la joint venture transatlantica) e lo sviluppo del lungo raggio verso l’Oriente che consentirebbe ad Alitalia un salto notevole nei ricavi e nella profittabilità.

 

Ebbene, proprio su questi due punti in particolare si sarebbe incagliato il confronto che ora richiede nuovi approfondimenti da parte degli advisor prima che i vertici si possano incontrare per chiudere il deal. A questo punto è improbabile che venga rispettata la scadenza del 15 settembre, che verosimilmente si sposterà avanti di alcune settimane, forse di un mese. Secondo fonti vicine al dossier, la joint venture proposta dagli americani sarebbe particolarmente svantaggiosa per gli italiani.

 

DELTA AIRLINES

Fonti sindacali parlano addirittura di uno squilibrio tutto a favore di Delta sul fronte dei ricavi (da dividere con Air France, partner della jv transatlantica) mentre ad Alitalia, sostengono i piloti, sarebbero toccati sopratutto i costi. Una proposta inaccettabile anche in considerazione del fatto che, sempre secondo i sindacati, si potrebbe riaprire il fronte con Lufthansa, nonostante non stia vivendo in questa fase un momento particolarmente brillante. Di certo Atlantia e Fs non vogliono disegnare un futuro per Alitalia di corto respiro.

 

Per questo potrebbe a sorpresa rientrare in gioco il colosso tedesco, peraltro non sgradito a una parte del Pd. Il tutto avviene mentre ancora non è chiaro quanti giorni saranno necessari per la formazione del nuovo governo e nell’imminenza di uno sciopero nazionale dei trasporti - in calendario venerdì 6 settembre - che certamente non farà bene ai conti di Alitalia la cui cassa si sta velocemente riducendo, sebbene fonti ottimiste parlano ancora di 400 milioni in cassa. Va detto che senza la rinegoziazione dell’accordo Blu Sky non ci sono grandi margini di manovra, mentre il Tesoro non ha alcuna intenzione di lasciare a Delta la definizione della strategia industriale.

alitalia

 

Senza una intesa equa la trattativa è perciò destinata a prolungarsi. Anche perché il nuovo esecutivo, quando nascerà, sul tavolo avrà per primo il dossier Alitalia (insieme all’Ilva). In ballo ci sono 11 mila posti di lavoro (20 mila con l’indotto) che rischiano grosso se non verrà trovata una soluzione. A fine anno la cassa sarà infatti esaurita. E sia Pd che 5Stelle non vogliono fare sconti agli americani. Partendo dall’indicazione del nuovo ad che deve essere scelto in forte discontinuità rispetto al passato. Un manager di assoluto valore e con grandi competenze nel settore.

 

 

ALITALIA: USB, PRONTI A SCIOPERO A SETTEMBRE, DOSSIER A CONTE

 (ANSA) - La situazione su Alitalia "è del tutto inaccettabile e su questi motivi riconvocheremo a settembre lo sciopero di 24 ore sospeso a luglio scorso". Lo annuncia l'Unione sindacati di base in una nota, annunciando che invierà "al presidente incaricato Giuseppe Conte, a cui riteniamo debba spettare il dossier Alitalia, un documento articolato sulle condizioni che Usb ritiene necessarie per rilanciare Alitalia, tutelare l'occupazione e i salari, procedere con la riforma del Trasporto per produrre un beneficio per l'intero Paese". "Era prevedibile che l'evoluzione della crisi politica aperta da Salvini l'8 agosto scorso condizionasse il percorso per il futuro di Alitalia.

DELTA AIRLINES

 

In questa ottica leggiamo il rinvio senza riconvocazione a nuova data dell'incontro con i commissari straordinari di Alitalia previsto il 28 agosto, così come allo stesso modo valutiamo il mancato incontro tra i componenti del consorzio ad opera di Delta Airlines", afferma l'Usb. "Il vero problema - prosegue - è che il tempo continua inesorabilmente a passare; mentre non è stato possibile sapere dai commissari l'esatto stato finanziario e di sostenibilità della compagnia, ecco che oggi viene aperto il sesto ciclo di cigs dal 2017, fattore che mette in allarme i lavoratori e sul quale abbiamo espresso nel tempo più di qualche dubbio".

 

"Quello che a oggi rimane sul tavolo è il piano Delta, a quanto pare accettato supinamente dal gruppo Fs e dai suoi incredibili consulenti, che prevede la solita immangiabile minestra di ridimensionamento, esuberi e tagli salariali", osserva l'Usb, che ritiene "sia stato un errore da parte del precedente governo non nazionalizzare direttamente Alitalia e concedere troppo tempo alla dirigenza del Gruppo Fs, tempo che è stato utilizzato da Delta esclusivamente per curare i propri interessi".

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)