IL TRENO VELOCE È DIVENTATO DAVVERO LA METROPOLITANA D'ITALIA (QUANDO FUNZIONA) - MILANO-TORINO E ROMA-NAPOLI SONO ORMAI TRATTE DA PENDOLARI, ROMA-MILANO IN GIORNATA SI PUÒ FARE SENZA PROBLEMI: ECCO COME FRECCIAROSSA E ITALO HANNO RIVOLUZIONATO LE VITE, GLI AMORI, LE CORNA E I LAVORI D'ITALIA

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1 - IL TRENO È DIVENTATO UNA METROPOLITANA HA CAMBIATO L'ITALIA, NON SOLO SUL LAVORO

Paolo Conti per il “Corriere della Sera

 

gara tra italo e frecciarossa a 300 km:h gara tra italo e frecciarossa a 300 km:h

L'hanno chiamata la "Metropolitana d' Italia". Poche infrastrutture hanno saputo modificare radicalmente le abitudini di noi italiani come l' Alta velocità e il Frecciarossa, che ne è ormai l' autentico, consolidato sinonimo. Qualche esempio noto a chi si sposta frequentemente. Milano-Torino? Meno di un' ora di tragitto. Chi penserebbe più di trasferirsi per lavoro da una di queste due città all' altra, avendo una famiglia radicata, figli iscritti alle scuole e rete solida di amici e parenti?

 

Un' ora di spostamento è una media sostenuta da milioni di pendolari tra gli hinterland di Londra o Parigi e i centri delle due capitali.

Stesso, identico discorso per Roma-Napoli, dove migliaia di professionisti e di lavoratori si spostano in giornata come se vivessero in una unica area metropolitana. Stesso perimetro di orario, e di logica, per Roma-Firenze, un' ora e mezza.

 

gara tra italo e frecciarossa a 300 km:h 3 gara tra italo e frecciarossa a 300 km:h 3

La più importante linea italiana, Roma-Milano (che salda le due Capitali italiane in perenne confronto tra odio e amore) richiede oggi tre ore (per la precisione 2 ore e 59 minuti). Quei 180 soli minuti rendono possibile, e non traumatico sul piano dello stress, partire alle 7, arrivare alle 10, pianificare un' intera giornata di denso lavoro - incluse riunioni, pausa pranzo e ripresa finale - ripartendo poi verso le 19 e rientrando a Roma o Milano alle 22 e dintorni.

 

Appena nel 1987 i giornali riportavano con entusiasmo il lancio del Mirò, il Milano-Roma, cinque ore di viaggio, più di quelle che oggi sono necessarie per raggiungere Napoli da Milano e viceversa. Addirittura un Milano-Reggio Calabria richiede meno di 9 ore, e si tratta dell' attraversamento dell' intera Penisola.

BOMBASSEI MONTEZEMOLO PUNZO DELLA VALLE PRESENTANO ITALO NTV BOMBASSEI MONTEZEMOLO PUNZO DELLA VALLE PRESENTANO ITALO NTV

 

La frase di Albert Einstein è celeberrima, una delle citazioni forse più usurate, ma in questo caso è utilissima per capire come e perché Frecciarossa e Alta velocità abbiano cambiato il costume nazionale: «Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando».

 

La "Metropolitana d' Italia" ha cambiato per sempre innumerevoli rapporti di lavoro. Ha inciso su migliaia di vicende familiari cancellando l' obbligo di trasferimento. Carriere professionali e impegni di lavoro sono sempre più spesso parametrati sugli orari del Frecciarossa. Non si contano i professori universitari che riescono a far coincidere impegni in atenei geograficamente molto distanti tra loro.

 

Ovviamente Frecciarossa ha trasformato (alterato?) anche gli amori, i matrimoni, le relazioni sentimentali ufficiali e quelle clandestine. Se è vero ciò che sostiene Einstein, ovvero che il valore del tempo dipende dal modo in cui lo usiamo, l' abbattimento delle distanze temporali ha cementato unioni o distrutto passioni proprio perché la rapidità è intervenuta nella distanza, nella tempistica, nelle lontananze.

 

frecciarossa frecciarossa

Infatti il treno ha soppiantato l' aereo, soprattutto tra Roma e Milano: su rotaia si legge, si telefona, si chiacchiera, si parte e si arriva dal centro.

Come in Metropolitana. I problemi ci sono, lo sappiamo: i ritardi, i guasti, i pendolari delle tratte locali che protestano perché accusano Frecciarossa di aver messo da parte i loro problemi. Ma l' Italia di oggi è più «corta», più rapida, più vicina. Più contemporanea.

 

 

2 - BATTISTI: LA NUOVA SCOMMESSA «GREEN»

Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”

ITALO ITALO

 

Se lo ricorda bene quel giorno di 10 anni fa, Gianfranco Battisti, oggi ad di Ferrovie dello Stato, quando partirono i primi due treni dell' Alta velocità (Av) da Torino e Salerno verso Milano. Sulla tolda della "nave" allora c' era Mauro Moretti, fautore di quell' avventura. Ma lui, Battisti, era già direttore della divisione Passeggeri proprio dell' Av.

«Ricordo la passione e la pressione. Sapevamo di stare scrivendo un pezzo di storia.

Ribaltammo la nostra ottica, mettendo al centro il cliente: misuravamo la sua soddisfazione ogni tre mesi. In 10 anni abbiamo trasportato 350 milioni di passeggeri».

 

Com' è cambiata la flotta?

«Siamo passati da 74 treni, di cui 50 Etr500, a 144, di cui 50 Frecciarossa 1000, tra i più innovativi al mondo».

 

L' Av lanciò un' Opa sulla Roma-Milano. A che punto siamo?

«Allora i treni avevano una quota di mercato del 32%, oggi siamo al 69/70%. Abbiamo puntato sulla clientela business, fidelizzando circa 9 mila aziende».

frecciarossa 1 frecciarossa 1

 

Cosa ha significato nel 2012 l' arrivo della concorrenza?

«Fu uno stimolo: in poco più di un anno "revampizzammo" la flotta degli Etr500.

La concorrenza ha avuto effetto sui prezzi e sulla qualità del servizio».

 

Cosa ha cambiato l' Av nel Paese?

«La cultura, l' architettura, l' ambiente. Soltanto nel 2018 l' Av ha evitato che 10 milioni di auto percorressero le strade: il treno produce due tonnellate di Co2 in meno rispetto ai mezzi tradizionali. E vogliamo parlare dei grandi architetti che hanno cambiato il volto alle stazioni? Da Zaha Hadid a Norman Foster a Santiago Calatrava. Ne hanno giovato anche i valori immobiliari delle zone circostanti».

 

Esiste un' Av delle merci?

«Quando partì il Frecciarossa ogni treno era di 12 carrozze ma dovemmo rinunciare a una per garantire la durata del viaggio a 2 ore e 50'. Ora abbiamo recuperato quelle 11 carrozze e le facciamo viaggiare di notte tra Marcianise e l' interporto di Bologna, piene di merci. Abbiamo tolto l' equivalente di 9 mila camion dalle strade in un anno».

gianfranco battisti ferrovie dello stato gianfranco battisti ferrovie dello stato

 

L' Av italiana si può "esportare" nel mondo?

«È già esportata. A metà del prossimo anno opereremo in Francia. Abbiamo appena vinto una gara in Spagna. Esportiamo anche opere d' ingegneria dagli Usa alla Thailandia».

 

C' è un pezzo d' Italia, il Sud, che ancora aspetta l' Av.

«Ci stiamo lavorando. Entro il 2026 sarà completata la tratta Napoli-Bari che sarà percorribile in meno di due ore. Incrementeremo dell' 1% il Pil dell' area e creeremo 20 mila posti di lavoro».

 

Quando si risolverà l' impasse del nodo di Firenze?

«Abbiamo rilevato la società che stava operando sul cantiere. A primavera ripartiranno i lavori».

 

Sulla Roma-Firenze i passeggeri lamentano rallentamenti. Qual è il problema?

«Si tratta di una rete molto datata. Ha bisogno di un upgrade tecnologico su cui stiamo lavorando».

 

Ma esiste anche un problema di congestione?

«Sulla linea di Firenze viaggiano anche intercity e regionali veloci Roma-Torino. É nel contratto stipulato con la Regione Toscana».

 

Si attende da tempo l' implementazione del segnalamento Ertms che aumenterebbe la frequenza dei treni.

danilo toninelli gianfranco battisti danilo toninelli gianfranco battisti

«Rientra tra gli impegni del piano estendere, entro il 2023, quel sistema, che è standard europeo, a ulteriori 1.200 chilometri di linea. Si passerà da 6 a 12 treni all' ora».

 

Il Frecciarossa 1000 è omologato per i 350 km/h. Il ministero dei Trasporti ha fermato i test. É una rinuncia?

«Più che a risparmiare 10 minuti andando a 350 all' ora, puntiamo ad aumentare la capacità dei treni».

 

I costi dei biglietti dell' Av sono aumentati?

«È aumentata la "granularità" dei prezzi. Le tariffe possono variare anche molto a seconda del momento in cui si prenota, della fascia oraria e del riempimento dei treni».

I treni Av cominciano ad arrivare negli aeroporti.

«Nell' arco del piano saranno 10 gli scali interessati».

 

Su Alitalia si ricomincia da capo. Ferrovie ci sarà?

«C' era un consorzio che non si è concretizzato. Posso dire che il nostro è stato un comportamento diligente».

 

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