marta fascina silvio pier silvio marina eleonora barbara testamento berlusconi

TUTTE LE DOMANDE SENZA RISPOSTA SUL TESTAMENTO DI BERLUSCONI – PERCHÉ MARTA FASCINA HA CONSEGNATO SOLO IERI IL TERZO DOCUMENTO, CHE AGGIORNAVA I PRECEDENTI ED ERA CONTENUTO IN UNA BUSTA “NON SIGILLATA”? PER QUALE MOTIVO I LEGALI DEI FIGLI DI SILVIO ERANO ASSENTI E C'ERA SOLO IL NOTAIO ROVEDA? - COME MAI NELL’ORMAI FAMOSA LETTERA AI FIGLI NON VIENE CITATO LUIGI?  IL CAV CHIEDE LORO DI TRATTENERE DALLE LORO QUOTE DI EREDITÀ 100 MILIONI PER LA “MOGLIE” MORGANATICA, 100 PER IL FRATELLO PAOLO E 30 PER MARCELLO DELL’UTRI. VISTO CHE LUIGI NON VIENE NOMINATO NEL DOCUMENTO,  IN TEORIA, POTREBBE NON DOVER INTACCARE IL SUO GRUZZOLETTO...

LE LACRIME DI MARTA FASCINA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

1. TESTAMENTO BERLUSCONI, A MARINA E PIER SILVIO LA MAGGIORANZA FININVEST. “NESSUNO AVRÀ CONTROLLO SOLITARIO”. 100 MILIONI A PAOLO, 100 A MARTA FASCINA, 30 A DELL’UTRI

Estratto da www.repubblica.it

 

Va a Marina e Pier Silvio, i primi figli di Silvio Berlusconi, il controllo congiunto della cassaforte di famiglia, la Fininvest. E’ quanto disposto dal testamento del fondatore di Forza Italia […] Le ultime volontà sono indicate in due testamenti che rimandano a tre appunti separati, uno datato 2 ottobre 2006, uno 5 ottobre 2020 e l’ultimo 19 gennaio 2022, tutti con l’intestazione Villa San Martino.

eleonora barbara luigi marina pier silvio paolo berlusconi

 

Con il primo appunto, quello del 2006, l’ex premier dà l’indicazione più importante […]. "Lascio la disponibile in parti uguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei 5 figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi". In un secondo foglio, datato 5 ottobre 2020, Berlusconi conferma quanto vergato nel 2006 e destina 100 milioni al fratello, Paolo Berlusconi.

 

le foto del testamento di silvio berlusconi 6

L’esclusione di Luigi

Sedici anni dopo le prime volontà, arriva l’aggiunta. In un appunto datato 19 gennaio 2022, infatti, Berlusconi si rivolge a quattro dei suoi cinque figli: Marina, Pier Silvio, Eleonora e Barbara, senza fare riferimento al più giovane, Luigi. A loro chiede di trattenere, dalle loro quote di eredità, 100 milioni per Paolo Berlusconi, 100 milioni per Marta Fascina e 30 milioni per Marcello dell’Utri. 

 

[…] C’è poi un particolare ulteriore. Il terzo appunto, quello datato 19 gennaio 2022, risulta dai documenti che sia stato consegnato soltanto ieri da Marta Fascina al notaio, a villa San Martino ad Arcore, alla presenza della guardia del corpo e della segretaria, ma non dei legali dei figli, Luca Fossati e Carlo Rimini.

 

Costoro, invece, erano presenti all’apertura di un primo testamento, che è avvenuta presso lo studio del notaio in via Pagano, a Milano. Ad Arcore, ricostruisce l’atto del notaio Roveda, "la signora Marta Fascina, alla presenza di testimoni, mi consegna una busta non sigillata recante la scritta “Ai miei figli' e la firma “S Berlusconi'".

 

matrimonio berlusconi fascina larrivo degli sposi a villa gernetto.

Nella busta si trova un foglio di carta intestata composto da due facciate "scritto con inchiostro nero, apparentemente da un'unica persona" che, si specifica, Fascina "ritiene essere il testamento olografo del signor Silvio Berlusconi e che mi chiede di pubblicare".

 

Ed è precisamente il terzo appunto, del 19 gennaio 2022, che recita: "Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue", scrive l'ex premier indicando le donazioni al fratello, a Fascina e a Dell'Utri "per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me". E conclude: "Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà" […]

 

2. L'ALLEGATO FASCINA. I DUE TESTAMENTI DI BERLUSCONI E I MISTERI SU PAOLO E LUIGI

Estratto dell’articolo di Carlotta Scozzari per www.huffingtonpost.it

 

DELLUTRI, BERLUSCONI

[…] nella frenetica giornata di ieri, a un certo punto il notaio Roveda si reca ad Arcore (dove Fascina abitava proprio con Berlusconi).  Lì l'ultima compagna del Cav, in presenza di due testimoni, consegna a Roveda "una busta non sigillata recante la scritta 'ai miei figli' e la firma 'S Berlusconi', contenente un foglio di carta intestata composto da due facciate scritto con inchiostro nero, apparentemente da un'unica persona". Il notaio verbalizza che Fascina ritiene che si tratti del "testamento olografo del signor Silvio Berlusconi" e che pertanto la donna gli domanda di pubblicarlo.

 

silvio luigi berlusconi

Il documento, datato 19 gennaio 2022, inizia così: "Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora", portando subito a galla una prima criticità: manca Luigi, 34 anni, il più giovane dei figli dell'ex premier.

 

Non è chiaro se si tratti di un errore o di una cosa voluta. Dopdiché Berlusconi comunica ai figli che sta per recarsi all'ospedale San Raffaele di Milano. "Se non dovessi tornare - scrive (ma poi, quella volta, era ritornato) - vi prego di prendere atto di quanto segue: dalle vostre eredità di tutti i miei beni dovreste riservare queste donazioni a 1) Paolo Berlusconi: euro 100 milioni 2) Marta Fascina: euro 100 milioni 3) Marcello Dell'Utri: 30 milioni, per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me".

 

[…] In linea di principio, l'assenza di Luigi Berlusconi nel documento potrebbe esonerarlo dal riservare una quota della propria eredità alle donazioni allo zio, oltre che alla compagna e all'amico del padre.

le foto del testamento di silvio berlusconi 5

ELEONORA BARBARA E LUIGI BERLUSCONI AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONImarta fascina in lacrime funerali silvio berlusconi

IL TESTAMENTO DEL DOTTOR B. E LA MUTA DI PORTICI - VIGNETTA DI MACONDO

MARINA BERLUSCONI E MARTA FASCINA

 

 

 

 

marina berlusconi all’uscita della sede fininvest di via paleocapa dopo l’assemblea dei soci 4

le foto del testamento di silvio berlusconi 1le foto del testamento di silvio berlusconi 3IL TESTAMENTO DI BERLUSCONI - VIGNETTA DI MACONDO L'IMPERO DI SILVIO BERLUSCONI - LA STAMPAle foto del testamento di silvio berlusconi 4

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”