Sara Bennewitz per “la Repubblica”
Xavier Niel è un imprenditore che non si arrende, e che a dispetto delle cassandre che vedono nero per il settore tlc europeo, continua a investire. Lo ha fatto nel luglio 2021 quando ha pagato un premio del 62% per ritirare una minoranza di Iliad dalla Borsa di Parigi, lo ha ribadito in febbraio offrendo 11,2 miliardi per Vodafone Italia (proposta giudicata non "interessante per gli azionisti"), e ancora ieri puntando 750 milioni di sterile sul 2,5% della capogruppo britannica.
Niel ha soldi e tempo, mentre Nick Read che dal 2018 guida Vodafone, deve fare i conti con risorse scarse e i tempi stretti delle public company quotate. Niel potrebbe aumentare la sua quota, o magari allearsi con un fondo attivista, come Cevian che aveva fatto capolino nel libro soci a gennaio, per fare pressione su Read e convincerlo a valorizzare le attività poco redditizie.
Tra queste c'è Vodafone Italia, che presto resterà orfana del ministro Vittorio Colao che, conoscendo bene la situazione delle tlc, in questi mesi si è speso tanto per il settore e per l'innalzamento dei limiti elettromagnetici. Chissà che da azionista, Niel non riesca a convincere Read che è «nel miglior interesse dei soci» Vodafone cedere le attività in Italia.
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