IL VERO GUAIO DI GIORGIA MELONI È CHE L’ITALIA SUI DOSSIER CHE CONTANO NON TOCCA PALLA – I MINISTRI DELL’ECONOMIA DI FRANCIA E GERMANIA VOLANO A WASHINGTON PER DISCUTERE DEGLI AIUTI DI STATO, SENZA CONSULTARE L’ITALIA, RELEGATA A MEMBRO DI SERIE B: “GIORGETTI SARÀ INFORMATO” – IL MOTORE FRANCO TEDESCO È RIPARTITO, E SO’ DOLORI PER I FREGNONI

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Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli e Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”

 

ROBERT HABECK E BRUNO LE MAIRE NEGLI USA ROBERT HABECK E BRUNO LE MAIRE NEGLI USA

«Tra qualche ora chiamerò il collega Giorgetti e gli spiegherò tutto ». Così il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire risponde a Repubblica , quando gli chiediamo che tipo di coordinamento c’è stato con l’Unione Europea, prima e dopo la missione compiuta ieri a Washington col collega tedesco Robert Habeck.

 

Lo scopo era contenere le ripercussioni sull’Europa dell’Inflation Reduction Act, la legge con cui gli Usa hanno messo sul piatto circa 400 miliardi di sussidi per le aziende impegnate nella transizione verde. Il timore del Vecchio continente è che le sue aziende spostino la produzione nel Nuovo, per approfittare delle agevolazioni.

 

BRUNO LE MAIRE E ROBERT HABECK NEGLI USA BRUNO LE MAIRE E ROBERT HABECK NEGLI USA

Perciò Le Maire e Habeck hanno incontrato il segretario al Tesoro Yellen, quello al Commercio Raimondo, e il gestore dell’Ira John Podesta. «Siamo le due economie più grandi d’Europa. Ci siamo coordinati con Bruxelles prima di partire assicura il ministro francese - e adesso riferiremo i risultati. Tra qualche ora chiamerò il collega Giorgetti». Ma il governo italiano non è stato coinvolto in questa missione bilaterale, non organizzata o gestita dall’ambasciata della Ue a Washington.

 

Quanto ai risultati concreti, le parti si sono accordate per adottare la massima trasparenza, ossia gli Usa informeranno gli alleati dei sussidi e le agevolazioni fiscali che intendono concedere, affinché Bruxelles possa prendere iniziative analoghe nel suo piano industriale verde.

 

giancarlo giorgetti bruno le maire giancarlo giorgetti bruno le maire

Ma non si è parlato di eccezioni per la Ue, come quelle garantite a Messico a Canada, che hanno un trattato di libero commercio con Washington. Quindi l’unico effetto positivo dovrebbe essere quello di definire regole condivise del gioco, andando poi ognuno per la sua strada.

 

[…] Le Maire ha aggiunto che «non siamo venuti a cambiare le leggi americane. L’implementazione dell’IRA dovrebbe includere quante più componenti europee possibile, dalle auto alle batterie, ma è necessario accelerare il piano europeo».

 

BRUNO LE MAIRE BRUNO LE MAIRE

La palla quindi torna a Bruxelles per le risposte da dare alle iniziative di Washington. Al consiglio Ue di domani e venerdì si parlerà del fondo sovrano europeo “green”, che secondo tedeschi e francesi, olandesi e “frugali” non dovrà essere finanziato a debito come vorrebbero gli italiani. Quindi si punterà soprattutto ad accelerare l’allentamento delle regole per gli aiuti di stato, vantaggioso soprattutto per la Germania.

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