DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - CI VORREBBERO MOLTI PIÙ VIDEOGAME COME "PRINCESS PEACH SHOWTIME" PER NINTENDO SWITCH, CON LA TENERA ED AGGUERRITA PRINCIPESSA PEACH DI FUNGOLANDIA CHE IN INDOSSERÀ UNA, NESSUNA E CENTOMILA MASCHERE PER SALVARE UN TEATRO DALLE MIRE MOSTRUOSE DI UNA STREGA - NON È SOLO UN GIOCO PER BAMBINI, MA QUALCOSA IN GRADO DI DILETTARE CHI NELL’INTRATTENIMENTO ELETTRONICO RICERCA ANCORA SORPRESE, MERAVIGLIA E INVENZIONI… - VIDEO

Federico Ercole per Dagospia

princess peach showtime 8

 

Ci vorrebbero molti più videogame per bambine o bambini come Princess Peach Showtime per Nintendo Switch, che inoltre non è solo un gioco per questo pubblico ma qualcosa in grado di dilettare chi nell’intrattenimento elettronico ricerca ancora sorprese, meraviglia, invenzioni e persino una profondità di significati che si nasconde dietro storie in superficie elementari e infantili; c’è infatti una tutt’altro che sciocca riflessione sul teatro  in questo delizioso “divertissement” su palcoscenici, messe in scena e maschere,  un pensiero teorico sul rapporto biunivoco tra giocatore e attore, sul confine impreciso tra marionetta e burattinaio.

 

princess peach showtime 6

Questa profondità può sfuggire ai più piccoli, ma non importa perché troveranno in questa nuova avventura dedicata alla principessa di Fungolandia (l’amore impossibile di Super Mario) assai più fantasia, varietà, divertimento e bellezza che nei videogiochi ai quali genitori e scuole non interessate ad un’educazione videoludica o al videogame inteso come possibile arte e oggetto culturale hanno imposto loro con la propria ignoranza, robaccia “free to play” in maniera ingannevole, sparatutto cooperativi o competitivi con i vestitini a pagamento per fare i fighetti con in compagni, cose notevoli come GTA ma dai bambini indecifrabili e quindi nocive.

 

princess peach showtime 9

Forse uno dei motivi per cui il mondo dei videogiochi è in crisi risiede proprio nel fatto che sono troppi anni che il videogioco è considerato materia per adulti e le opere più affascinanti sono riservate per lo più a questo pubblico. Chi è cresciuto con l’immondizia elettronica continuerà a giocare immondizia elettronica e a pensare di più ai “frame per secondo”, a scannarsi perché Xbox è meglio di Playstation o viceversa e a sovvenzionare youtuber che esperiscano il videogame al posto loro invece di ricercare nel gioco qualcosa di significativo.

 

princess peach showtime 5

Senza nulla togliere a esperienze per giocatori maturi, talvolta straordinarie, c’è davvero bisogno di opere universali, godibili da un pubblico di ogni età e fortunatamente, per questo, c’è ancora Nintendo che tra l’altro sembra avere totalmente evitato la crisi che sta affliggendo le altre compagnie.

 

UNA, NESSUNA E CENTOMILA MASCHERE DI PEACH

La principessa si reca, per assistere ad uno spettacolo, nel lontano e insulare Teatro Splendente, un luogo d’arte scenica abitato da buffi ominidi la cui testa sembra quella di un pac-man con il nasone chiamati “teatrì”. Ecco tuttavia sopraggiungere la strega Uvaspina con i suoi mostri che si impadronisce del teatro così, alleandosi con la tenera Stella, una specie di fiocco parlante, Peach dovrà riconquistare lo spazio usurpato con le arti proprie dell’attore  indossando quindi varie maschere per adeguarsi ed avere successo in ambienti scenici diversi.

princess peach showtime 7

Ogni costume ha la sua peculiarità ludica e l’ambientazione teatrale a questi adeguata: c’è la Peach spadaccina nello stile D’Artagnan che mena fendenti e affondi, la Peach detective che risolve misteri grazie alla sua lente, Peach pasticcera che cucina e decora dolci, la mimetica Peach Ninja che si cela per poi attaccare, Peach campionessa di Kung Fu dalle spettacolari mosse marziali, Peach sirena nei risonanti abissi, Peach pattinatrice sul ghiaccio, Peach ladra misteriosa ma più che altro spia, Peach Cowgirl con il lazo e le galoppate western,  la sovraumana  Peach super eroina...

 

princess peach showtime 4

Sebbene possa sembrare motore di frammentarietà, questa varietà ludica in realtà risulta in un’esperienza organica e appagante, mutevole e squisitamente teatrale appunto.  Degni di nota come quasi ogni cosa nell’universo di Fungolandia, sono i suoni e le musiche nel loro contrappunto melodico tra colonna sonora e azioni del giocatore. Gli scenari fantastici di Princess Peach Showtime, sebbene disegnati per una console obsoleta ma ancora più che valida come Switch, possiedono un fascino innegabile e tutt’altro che “vecchio”, inducendoci a pensare ancora una volta alla reale necessità di motori grafici miliardari e magari ancora ingestibili.

 

princess peach showtime 3

NOVE PEACH IN CERCA D’AUTORE...

...ovvero l’autore che siamo noi che la giochiamo, insieme anche attori cangianti di questa avventura che non è certo ostica sebbene sia sempre scorrevole, come un riuscito cambiamento di scenario durante una rappresentazione teatrale. Tuttavia come in tanti altri giochi su Fungolandia, qui forse meno, anche in Princess Peach Showtime chi desidera completare l’avventura nella sua integralità sarà sottoposto ad un’esplorazione più minuziosa e a delle sfide più complesse.

princess peach showtime 12

 

Da non equivocare come “giochino” come molti “veri gamer” lo definiscono dall’alto o dal basso della loro esperienza reale o simulata che sia, Princess Peach Showtime trascorre tra delizia e stupore, come una bella commedia dell’assurdo ma non troppo, funzionando con quell’andamento spassoso, illuminante e gratificante proprio del videogame inteso come intrattenimento e al contempo possibile rivelazione di qualcosa d’altro.

 

princess peach showtime 11

 

 

princess peach showtime 10

 

princess peach showtime 1

 

 

 

 

princess peach showtime 13princess peach showtime 14princess peach showtime 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…