super mario bros

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - DIVERTENTE E CONCETTUALE, TALVOLTA PSICHEDELICO, "SUPER MARIO BROS. - IL FILM" È UNA PASSEGGIATA VERTIGINOSA PER I MONDI DEL CELEBERRIMO IDRAULICO BAFFUTO DI NINTENDO, DOVE LA NARRAZIONE CEDE AL VALORE QUASI SCIENTIFICO DI UN’IMMAGINE CHE ILLUSTRA LE GEOMETRIE, I MOVIMENTI VETTORIALI, LE ARCHITETTURE E LE REGOLE DEL GIOCO IN UN MOTO PERPETUO CONTENUTO NELLA PERFETTA, ORMAI RARA CONCISIONE DI NOVANTA MINUTI… - VIDEO

Federico Ercole per Dagospia

SUPER MARIO BROS

All’inizio di questo film bizzarro e concettuale in un modo inaspettato  sul personaggio più celebre delle galassie del videogame, Mario e Luigi guardano sullo schermo televisivo uno spot realizzato per la nuova società di idraulica che li vede fondatori e unici membri, infine scollati dal precedente lavoro di dipendenti. Con il tripudio dell’operaio che si fa imprenditore di se stesso i due fratelli si deliziano delle immagini pubblicitarie nelle quali svolazzano come super eroi per i cieli di New York quando Mario, in un impeto di orgoglio esclama: “questo è cinema. Cinema!”.

 

super mario bros il film. 11

Con questa compiaciuta affermazione sembra davvero cominciare il lungometraggio animato, o almeno così è convinto chi per decenni l’idraulico baffuto l’ha controllato di persona, vivendo innumerevoli peripezie tramite le molteplici variazioni del suo corpo elettronico. In questo momento realizziamo di essere davanti ad uno schermo cinematografico, di guardare un film e la malia scatenata dalle prime immagini, da quelle forme riconoscibili e amabili si dissolve con l’avanzare di un senso critico che nega l’epidermica, fanciullesca meraviglia, l’intontimento post-ludico dell’appassionato.

 

super mario bros il film. 1

Ecco dunque che per i secondi successivi le immagini perdono vigore, coesione, splendore e si comincia a pensare che forse stiamo solo guardando un filmetto per bambini, un’opera persino mediocre pensata e realizzata solo per sfruttare un’icona dal valore commerciale immenso. Le suddette parole di Mario mettono in crisi almeno chi è adulto, non del tutto ignaro del cinema e della sua storia e magari anche videogiocatore. Siamo sull’orlo di una crisi, pensiamo che almeno Super Mario il Film durerà, in magnifica controtendenza, solo novanta minuti. Ma...

super mario bros il film. 4

 

Poi si verifica una sorta di strano fenomeno psichedelico, di quelli illuminanti secondo una concezione hoffmaniana: Mario e Luigi cominciano a saltare davvero e la pellicola di Illumination Entertainment e Nintendo, con la particolare supervisione dell’inventore Shigeru Miyamoto, assume un profondo andamento teorico, le sue immagini diventano una riflessione sulle dinamiche ludiche che regolano i videogiochi, sulle loro forme e geometrie, così ecco coglierci una vertigine lucida, critica e al contempo attonita, che accompagna e travolge per tutta la visione, trasformando in maniera drastica e più che piacevole l’esperienza della visione. 

 

TRA LE MERAVIGLIE DI FUNGOLANDIA

super mario bros il film. 2

Film solo superficialmente per bambini dunque, ma da questi senza dubbio amabile per la sua tenera epica, Super Mario diventa una “promenade” da capogiro per gli spazi e i “topos”di questa serie pluriennale, non solo attraverso un continuo ammiccare ai ricordi del giocatore che non infastidisce mai, anzi delizia perché sentito e rigoroso (è più che evidente lo sguardo e il controllo di Nintendo e Miyamoto)ma mostrandoci in un’illustrazione quasi accademica i movimenti vettoriali, le figure, le architetture del “platform”, sia nella sua natura bidimensionale che tridimensionale.

super mario bros il film. 15

 

La morbida rotondezza dei fughi abnormi o antropomorfi, la meccanica delle piattaforme, le trasformazioni. C’è un moto perpetuo in questo film che fa girare la testa tanto che le immagini si sostituiscono presto alla narrazione minimale e “naife” anche se comica e mai stucchevole. Super Mario non è quindi un film di parole ma una visione pura, dove tuttavia i corpi dei personaggi acquistano uno straordinario rilievo per le loro azioni: non solo i due fenomenali fratelli rosso e verde, ma la rosea e agguerrita principessa Peach, il maestoso e malinconico Bowser interpretato in originale da Jack Black, il gorilla Donkey Kong, lo Svavillotto “emo”. Non c’è il dinosauro Yoshi che per pochi istanti, ma d’altronde anche nei giochi la sua importanza è successiva e qui si tratta dell’origine di Mario e Luigi, del come essi diventino “super”.

super mario bros il film. 12

 

Ad un certo punto vivremo anche  l’ipercinesi di Mario Kart, una corsa sfrenata attraverso la celebre “rainbow road”, uno dei circuiti più spericolati ed affascinanti di quest’improbabile ed esilarante serie di giochi di corsa.

super mario bros il film. 6

 

LE MUSICHE DI MARIO

Suoni e musiche sono fondamentali nei giochi di Super Mario e nel film il panorama sonoro procede assieme all’immagine in una riuscita corrispondenza, utilizzando le memorabili musiche composte da Koji Kondo e i rumori dei videogame. Risulta curioso come le musiche originali siano intervallate a sorpresa con altri brani alieni a Mario, con efficacia: la Carmen di Bizet, Thunderstruck degli AC/DC, gli A-Ha. Da sentire rigorosamente in lingua originale la Peaches cantata da Bowser, si trova in rete perché Jack Black ha pubblicato un video, dove le doti canore dell’attore sono notevoli, come già dimostrato in School of Rock e con la sua band Tenaciuos D, che tra l’altro suonerà a Milano il 10 giugno all’Alcatraz, un concerto imperdibile.

 

super mario bros il film. 10

Super Mario il film, bistrattato da una critica forse troppo neo-disneyana soprattutto negli Stati Uniti, è invece un clamoroso successo di pubblico, coinvolgendo i giocatori storici e persino gli ignari sebbene sia difficile per chi è cresciuto con questo personaggio e il suo mondo, immaginare come possa vivere la visione chi invece vi è estraneo. Un film sul gioco e sulla regola del gioco. 

SUPER MARIO BROS SUPER MARIO BROS super mario bros il film. 14super mario bros il film. 13super mario bros il film. 3super mario bros il film. 9super mario bros il film. 5super mario bros il film. 7super mario bros il film. 8SUPER MARIO BROS

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…