senua’s saga hellblade ii 2

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - SUL GAME PASS DI MICROSOFT C’È "SENUA’S SAGA HELLBLADE II", IL RITORNO PIÙ TRAGICO E TRAUMATICO DELLA DOLENTE GUERRIERA PSICOTICA DI UNA MITOLOGIA NORRENA AFFONDATA NELL’ORRORE PIÙ NERO.  STRAORDINARI PANORAMI DELLA VISIONE E DEL SUONO CONTRIBUISCONO AL VALORE ASSOLUTO DI UN’OPERA D’ARTE BRUTALE E SUBLIME CHE EMANCIPA IL VIDEOGIOCO DALLE SUE CONVENZIONI - VIDEO

Federico Ercole per Dagospia

 

senua’s saga hellblade ii 13

Il fine ultimo di un videogioco potrebbe o dovrebbe essere quello di convincere chi lo esperisce di non essere affatto un videogioco, la sua efficacia quindi stabilita da una facoltà di illusione e di mimetismo. Non importa quale sia l’opera in questione o quanto sia sofisticata la sua possibilità di interazione. Il videogioco non è più tale quando mette in atto una specie di trasumanazione, facendoci valicare i limiti del nostro essere umani per assumere un’altra qualità, una forma è una sostanza diverse, nel suo spazio alieno.

 

senua’s saga hellblade ii 7

Così quando si verifica questa certezza di essere altro, non più corpo di giocatore ma Mario che supera con un salto l’abisso o una pallina in un surreale e allucinante pozzo di spettrali animali (scriverò presto dell’eccezionale Animal Well), il videogame ha raggiunto il suo obbiettivo più alto.

 

Questo succede quasi sempre nel nuovo e secondo episodio di Hellblade di Ninja Theory, disponibile sul Game Pass di Microsoft, ovvero Senua’s Saga, una nuova deriva norreno-psicotica nell’orrore e nello splendore della mente di una donna tormentata e sofferente, un viaggio verso un cuore di tenebra laddove è tutto tenebra ma, proprio in fondo,  quando parrebbe esserci più oscurità, ci potrebbe infine essere un barlume di luce, forse e davvero solo forse, un lucore.

 

senua’s saga hellblade ii 6

“Quasi”, scrivevo sopra. Perché proprio nel suo momento più profondo, durante una discesa sotterranea claustrofobica e dolorosissima, Senua’s Saga ci riporta davanti allo schermo, ci strappa via dall’illusione, ci costringe di nuovo nella realtà dove la sua epopea è solo un videogioco.

senua’s saga hellblade ii 5

 

 E lo fa purtroppo in una maniera banale, attraverso un’enigmistica elementare e superflua. Si tratta tuttavia solo di momenti rari, pensati (male) da Ninja Theory per coloro che sono convinti che camminare, strisciare, ascoltare o guardare in un videogioco non siano attività abbastanza ludiche. Ma dopo questa grave e sofferta critica, non resta che trattare dei pregi di quest’opera d’arte della visione, del suono e di un giocare che per lo più rimane dissimulato con un’arte somma dell’inganno, obbligandoci come pochi altri a trasumanare nel suo straziante inferno tanto intimo quanto diffuso.

 

IL REALISMO  DI UNA PATOLOGIA DEL MITO

senua’s saga hellblade ii 4

Senua è una guerriera psicotica, accompagnata da un contrappunto perpetuo di voci che la assordano, la opprimono e la confortano formando il panorama sonoro più suggestivo e potente di tutta la storia dei videogiochi. Conoscemmo questa ragazza così afflitta e dalla bellezza dolente di un’icona Metal nel primo episodio, quando ella varcò le porte di Hellheim, regno dei morti del mito scandinavo, per riportare alla vita un amore perduto. Qui si comincia con il rapimento suo  e del suo popolo da parte di una tribù norrena.

 

senua’s saga hellblade ii 9

Ci ritroviamo in Senua  prigionieri di una nave che naufragherà subito , lasciandola rotta e gelata sugli algidi lidi dove comincerà la sua disperata, angosciante anche quando vittoriosa, saga. Si vaga per panorami islandesi tradotti dal motore grafico Unreal 5 in una micidiale bellezza, anche quando più corrotti dall’orrore di morte e violenza. Ci sono predoni mostruosi, schiavisti e giganti, in questa storia, laddove il mito, secondo una lezione wagneriana, è soprattutto psicologia dell’ancestrale e del puro umano.

senua’s saga hellblade ii 2

 

Camminiamo dunque e raramente corriamo per panorami della visione e del suono, trascorrendo per queste terre desolate e piagate, attraverso selve che stregano, gravide caverne uterine dove in fondo non c’è la vita ma la morte, tra le fiamme e nell’occhio del ciclone, mentre la lentezza risulta necessaria per dare significato e valore all’immagine e alle sinfonie di voci che si susseguono incessanti.

senua’s saga hellblade ii 3

 

Si lamenta, il giocatore viziato dal vuoto, dalla presunzione e da una cronica mancanza di fantasia, che Senua’s  Saga sia corto e in effetti (guai a correre quando non necessario! ) si conclude in sette o otto ore. Ma quest’opera risulta  per chi sa esperirla  -“giocarla” inteso  all’inglese  (to play) come “suonarla” o “interpretarla”- essere assai lunga, una vastità che dipende dalla sua profondità e non dalla sua estensione cronologica, un baratro di emozioni, significati e allusioni  che nemmeno i suddetti segmenti più convenzionali riescono a inquinare.

 

LA VIOLENZA DELLA SPADA

senua’s saga hellblade ii 16

Hellblade II é un’opera assai violenta e truculenta,  ma è necessario qui elogiare il suo sistema di combattimento, da taluni criticato, così sanguinario. La protagonista brandisce una spada e i combattimenti contro gli avversari rivelano una brutalità inedita nei videogiochi, un pesantezza spossante che si conclude con le ferite mortali di una lama che penetra, taglia o frantuma; duelli così diversi da quelli spesso coreografici, danzanti, spettacolari, estetizzanti ed effimeri ai quali ci si è abituati dopo anni di “action”.

senua’s saga hellblade ii 15

 

Ecco, per essere quel capolavoro definitivo che questo videogame quasi sempre comunque è,  sarebbero stati sufficienti solo lunghe, estenuanti camminate e questi crudelissimi scontri, senza quell’enigmistica talvolta troppo semplicistica e intrusiva studiata per ammiccare verso un possibile pubblico rivelatosi poi il primo ad annoiarsi con il gioco, a trovarlo “solo”un film interattivo quando neanche sa che cosa sia davvero il cinema che, soprattuto per chi lo fa, è una sorta di videogioco esso stesso.  Non tutti gli enigmi sono tuttavia sgradevoli, perché come nel primo episodio alcuni ci fanno giocare con la prospettiva, con il punto di vista e un’esplorazione ulteriore, ma davvero anche questi sono così necessari?

senua’s saga hellblade ii 14

 

Abbandonate ogni pregiudizio sul videogioco, distruggete i confini che ghettizzano l’arte in categorie, rinchiudetevi invece per qualche ora infinita e con la naturale inconsapevolezza che richiede una grande illusione, in questo “cupo scrigno di prodigi”.

senua’s saga hellblade ii 12senua’s saga hellblade ii 10senua’s saga hellblade ii 11senua’s saga hellblade ii 8

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)