internet gaming disorder dipendenza videogiochi videogame

LA REALTA' E' TRISTE, MEGLIO I VIDEOGIOCHI –  NEL MONDO CI SONO OLTRE 2 MILIARDI DI APPASSIONATI DI VIDEOGAMES, AUMENTATI DURANTE LA PANDEMIA – MA CON IL CONSUMO SONO CRESCIUTI ANCHE I PROBLEMI: L’OMS HA CONIATO IL TERMINE “INTERNET GAMING DISORDER”, IN CUI “IL GIOCO HA LA PRECEDENZA SU ALTRI INTERESSI E ATTIVITÀ QUOTIDIANE” – IN GIRO PER IL MONDO LE CLINICHE PER LA DISINTOSSICAZIONE SI STANNO RIEMPENDO DI “GAMERS” 

videogiochi

Carlo Pizzati per "Specchio - la Stampa"

 

La vita è un gioco. Sembra ricordarcelo il successo planetario della serie sudcoreana Squid Game dove i giocatori replicano sfide da cortile in stile "1,2,3, stella!" per salvarsi la vita e diventare ricchi a scapito degli altri: benvenuti nel presente neoliberista, quindi, poiché è chiaro il riferimento alla realtà come grande video-gioco di survival, in un mondo sempre più sfigurato da competizioni disumanizzanti. 

ragazzi videogiochi 1

 

La vita è un video-gioco. È un bene? È un male? «Questo è il modo di essere che ogni uomo e ogni donna devono seguire: giocare i giochi più belli, pensati in modo opposto a quelli che oggi si praticano». Non lo dichiara un gamer di Silicon Valley, ma Platone, ricordandoci che «l'uomo () è stato inventato come giocattolo di dio, e in verità questo è quanto di meglio gli sia accaduto». La citazione appare anche nel Cacciatore Celeste (Adelphi) dove Roberto Calasso spiega che «se l'uomo è un giocattolo, la sua più alta aspirazione non potrà essere che quella di partecipare a un gioco». 

ragazzi videogiochi

 

E allora giochiamo. Cosa siano i videogiochi lo sanno tutti: trasposizione fantastica di realtà immaginarie dove un avatar affronta sfide spronato da rischi fantasmagorici che innescano reazioni adrenaliniche di paura e gioia. Ci possono far chiudere troppo a lungo in un'alienazione preoccupante dentro uno stanzino illuminato da una luce diafana, o farci conoscere nuovi compagni di vita e di avventure. 

videogiochi

 

Ci fanno soprattutto non rispondere alle domande dei genitori che interrompono sempre sul più bello. Ci stimolano. A volte troppo. Ci stanno disumanizzando. Ci stanno intrattenendo sempre più. Sono una rovina per i giovani, sono i nuovi social media, sono il futuro dell'entertainment e della società. Ci danno la sensazione, che la vita non ci dà, di poter controllare eventi e destino. 

videogiochi

 

Giochiamo con le cifre. Soldi: nel 2018 il giro d'affari fu di 116,5 miliardi di euro, nel 2020 è arrivato a 133. Si stima che nel 2024 l'industria incasserà 224 miliardi di euro. Ci sono due miliardi di giocatori di video-game. Metà degli americani, 150 milioni, di cui il 60 per cento lo fanno ogni giorno. È il settore più redditizio dell'intrattenimento. Più di cinema, tv, serie, musica e libri. Più delle app: 30 per cento dei download Android e il 75 su AppStore. Un gamer tipico gioca minimo 12 ore la settimana. 

internet gaming disorder 3

 

In America, 34 milioni di persone giocano 22 ore la settimana. Con i lockdown tutto questo è aumentato. Così come la dipendenza. Qui è in gioco la nostra mente. Secondo l'Oms, l'Internet Gaming Disorder è «una malattia diagnosticabile in psichiatria in cui il gioco ha la precedenza su altri interessi e attività quotidiane e crea escalation nonostante conseguenze negative». Molti psicologi dubitano l'IGD esista indipendentemente da altre patologie, ma il dare precedenza ai videogiochi su ogni altra attività colpisce il 9 per cento dei gamers. 

internet gaming disorder 2

 

Per l'American Psychological Association la definizione dell'IGD è troppo vaga: i problemi di umore e stato d'animo precedono gli eccessi del gaming, non viceversa. Siamo a un panico moralista da luddisti? Brutte abitudini o malattia mentale? Il 60 per cento dei video-giocatori ha problemi di sonno, il 40 salta qualche pasto, il 20 salta qualche doccia. Perché? È un gioco di nervi. 

 

internet gaming disorder 1

Il neuroimaging rivela che i videogame innescano il rilascio di dopamina nel circuito della ricompensa e che la dopamina non si comporta come dovrebbe nel cervello dei gamers compulsivi, dove si sviluppa prima del solito la tolleranza che porta all'assuefazione e alla richiesta di più stimoli. 

 

videogame cervello 1

Più dura la dipendenza, più aumenta la tolleranza per la sostanza, più forte è il desiderio di averne e più difficile è fermare la dipendenza senza ricadute. Stesso meccanismo del gioco d'azzardo. Secondo un'analisi di 27 ricerche, fatta dalla psicologa Daria J. Kuss della Nottingham Trent University, ciò danneggia la memoria e riduce le capacità decisionali. Ne risulta indebolita la capacità di regolare le emozioni, inibito il funzionamento della corteccia prefrontale e interrotta l'attività elettrochimica nei circuiti di ricompensa. 

 

videogame cervello 5

Pigrizia, inettitudine nei rapporti sociali, violenza. I programmatori giocano con la nostra testa. Non è un segreto che i videogiochi siano studiati per generare dipendenza. Da decenni l'industria assolda scienziati che applicano tecniche psicologiche come il reinforcement intermittente studiato per non farti mollare mai il gioco. Dal 2014 al 2017 i ventenni americani hanno lavorato 1,8 ore in meno la settimana a causa dei videogiochi. 

 

videogame cervello 4

Si va verso la società dell'otium? La prima nazione a capire il problema è stata la Corea del Sud, capitale degli e-sport, dove dal 2011 ai gamers sotto i 16 anni è proibito giocare tra mezzanotte e le 6 del mattino. In Cina, la dipendenza da video-games si cura con l'elettroshock e con punizioni corporali che hanno ucciso un adolescente. In America, nei costosi centri di riabilitazione ti imbottiscono dell'anti-depressivo Buprion, lo stesso dei fumatori accaniti. 

 

videogame cervello 3

La società Game Quitters ha 75 mila soci in 95 Paesi: sono quelli usciti dalla dipendenza che amplifica la solitudine e nutre la malattia mentale. E, negli Usa, un gamer su otto soffre di dipendenza: tutti ragazzi tra i 18 e i 22 anni. Qui è in gioco il nostro futuro. Che non è sempre come sembra. Da spazi solitari focalizzati, i videogame stanno diventando consistentemente più social. 

 

L'industria si sta accorgendo dei rischi per la psiche e sta spingendo verso la partecipazione. Ecco perché sentite urlare il ragazzo, la sera, al piano di sotto. Si sta divertendo con gli amici, collegati anche loro con cuffie e microfono nelle loro stanzette da qualche altra parte nel mondo. I giochi che al momento sono più popolari sono studiati per l'esperienza sociale. 

 

videogame cervello 2

Si spara, certo, ma si danno sempre più incentivi per un comportamento più civile dei social, studiati per farvi litigare. Ad esempio, Anthem spinge al lavoro di squadra per armarsi meglio e dividere il bottino. Division 2 incoraggia gli avatar a danzare assieme, proprio come Fortnite, ormai più una community che un game, di cui si dice che sarà il prossimo Facebook, o meglio, il rivale di Instagram. 

 

dipendenza pc 3

Questa la nuova frontiera: la sfida ai social media, in viaggio per il metaverso, illimitato mondo virtuale dove gli avatar partecipano a esperienze interattive multimediali come concerti e film. La ricetta è la stessa: distrazione + comunicazione. Perché nelle chat si parla di strategia, ma anche di vita normale. Twitter con i razzi e meno troll. Sulle prime si gioca perché si è amici, poi si resta amici perché si è giocato a video-games. 

 

dipendenza pc 6

Il gaming sembra una fuga dalla comunità, ma punta a divenire sempre più una comunità. Un parco-giochi del contemporaneo dove ci si diverte di più assieme. Ricordando cosa ci insegnò Nietzsche: «Maturità dell'uomo è ritrovare la serietà che si metteva nel gioco da bambini».-

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…