claudio descalzi eni luiss

CAFONALINO A SEI ZAMPE – CLAUDIO DESCALZI ERA COSÌ SICURO DELLA CONFERMA COME AD DI ENI CHE IERI POMERIGGIO, MENTRE USCIVANO LE AGENZIE SUL RINNOVO DEI VERTICI DELLE PARTECIPATE, ERA TUTTO RILASSATO A PARLARE A UN CONVEGNO ALLA LUISS – “IO KINGMAKER DELLE NOMINE? NON SAPEVO NEPPURE SE SAREI STATO NOMINATO IO, PENSATE CHE DOPO 43 ANNI IN ENI, ALLA MIA ETÀ, MI POSSA ESSERE OCCUPATO DI ALTRE SOCIETÀ?”

 

 

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Estratto dell’articolo di Alessandro Farruggia per “QN – La Nazione – Il Resto del Carlino – Il Giorno”

 

giovanni orsina claudio descalzi agnese pini foto di bacco (1)

«L’ultimo anno l’ho passato tutto in giro per il mondo per garantire la sicurezza energetica del nostro Paese. Non sapevo neppure se sarei stato nominato io, pensate che dopo 43 anni in Eni, alla mia età, mi possa essere occupato di altre società? Chi l’ha detto ha detto una cosa non vera e poco sensata».

 

Così l’Ad di Eni Claudio Descalzi, appena riconfermato al vertice del cane a sei zampe, liquida come fake news le voci che lo vedevano come uno dei kingmaker delle nomine. Descalzi, ora più che mai, guarda avanti e ha colto l’occasione di illustrare la sua visione del futuro dell’energia in una lunga conversazione con la direttrice di Qn Agnese Pini, nel primo degli incontri Futuro Quotidiano, un appuntamento introdotto da Giovanni Orsina, preside della Luiss school of government, che con Qn ha organizzato, con la collaborazione di Lorenzo Castellani, l’evento.

giovanni lostorto fabio fortuna foto di bacco

 

[…] Per garantire la sicurezza energetica Eni ha fatto quanto era in suo potere e nonostante Putin l’energia in Italia non è mancata. Ma come evitare che anche questi nuovi partner, i partner che ci hanno dato il gas che prima veniva dalla Russia, ci lascino di nuovo in una situazione di insicurezza?

 

«La Russia – osserva l’ad di Eni – è una nazione che investe e poi vende idrocarburi, come il Qatar ad esempio. Ma nelle altre aree del mondo la logica è differente. Sono dei paesi dove devi investire, sviluppare, mettere in produzione e poi hai una parte di queste risorse. Noi siamo stati in grado di rispondere alla crisi perché investivamo in quei paesi da molto tempo. La sicurezza che abbiamo garantito è data dal lavoro fatto negli anni». Ad esempio in Africa.

 

«Noi in Africa, – prosegue Descalzi – proprio per dare stabilità alla nostra presenza non ci siamo limitati a sfruttare dei giacimenti, ma abbiamo guardato anche ai bisogni di quelle comunità. Ad esempio abbiamo investito più di 2 miliardi in cicli combinati per i paesi africani».

claudio descalzi foto di bacco (17)

 

[…] «Mi chiedo e chiedo a Descalzi – lo sollecita Orsina – se l’Eni sia entrata in una terza fase della sua storia, nella quale ripensare il rapporto tra stato e mercato». «In una prima fase – risponde Descalzi – eravamo pienamente sotto controllo statale con l’obiettivo di dare energia all’Itala. Dal 1995 in poi Eni è quotata e l’azionariato è diffuso. Dobbiamo creare valore per gli azionisti e per decenni sembrava non ci fosse più l’urgenza di garantire una sicurezza energetica, con una offerta maggiore della domanda. Poi è mancato il gas russo e abbiamo scoperto che la sicurezza energetica ha un valore. Abbiamo dovuto trovare, attraverso una diversificazione, nuovi fornitori». E così hanno fatto. Missione compiuta.

claudio descalzi foto di bacco (15)claudio descalzi giovanni orsina foto di baccoandrea riffeser monti foto di bacco (1)giovanni orsina claudio orsina agnese pini foto di baccomassimo angelini giovanni orsina foto di baccosilvia castagna claudio descalzi foto di baccogiovanni orsina foto di baccogiovanni orsina foto di bacco (2)andrea prencipe claudio descalzi foto di baccogiovanni orsina foto di bacco (1)andrea riffeser monti col figlio bruno foto di baccoagnese pini foto di baccoandrea riffeser monti foto di bacco (3)giovanni lostorto claudio descalzi foto di bacco (1)andrea riffeser monti foto di bacco (2)claudio descalzi foto di bacco (18)claudio descalzi foto di bacco (20)giovanni lostorto giovanni orsina foto di baccogiovanni orsina claudio descalzi agnese pini foto di bacco (2)giovanni lostorto foto di baccoandrea riffeser monti con il figlio bruno e matteo foto di baccogiovanni lostorto claudio descalzi foto di bacco (2)claudio descalzi agnese pini foto di baccoclaudio descalzi foto di bacco (2)claudio descalzi foto di bacco (3)claudio descalzi foto di bacco (1)claudio descalzi foto di bacco (4)claudio descalzi foto di bacco (6)claudio descalzi foto di bacco (5)claudio descalzi foto di bacco (7)claudio descalzi foto di bacco (10)claudio descalzi foto di bacco (9)claudio descalzi foto di bacco (8)claudio descalzi foto di bacco (12)claudio descalzi foto di bacco (11)claudio descalzi foto di bacco (19)claudio descalzi foto di bacco (14)claudio descalzi foto di bacco (13)claudio descalzi foto di bacco (16)

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: MATTEO PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)