Flavia Fiorentino per il \"Corriere della Sera-Roma\"
Foto di Mario Pizzi da Zagarolo


Roma accoglie nello storico Palazzo Bocconi dell\'ex Rinascente su via del Corso, il terzo flagshipstore di Zara, modello di eco-efficienza e sostenibilità ambientale. E\' il negozio numero «cinquemila» del gruppo spagnolo Inditex e forse non è un caso che per centrare l\' obiettivo e festeggiare un risultato così importante, il colosso iberico (di cui, oltre Zara, fanno parte Pull & Bear, Massimo Dutti, Bershka, Stradivarius, Oysho, Zara Home e Uterque) abbia voluto investire proprio in questo straordinario edificio liberty.

Della vecchia Rinascente, che dovrebbe «risorgere» poco più avanti in via del Tritone, ma i lavori non sono ancora iniziati, fortunatamente, Palazzo Bocconi conserva ancora molto. «Abbiamo fatto un restauro conservativo - ha spiegato l\'architetto italiano Duccio Grossi che ha vinto un concorso internazionale - perchè questo storico edificio costruito nel 1886, era stato ideato come spazio commerciale e, seppure con alcune modifiche, il concetto di base è ancora attuale».

Più luminosa e leggera l\'ambientazione, dove domina il bianco che accompagna una divisione sobria e razionale dei capi esposti. «Oggi l\'elemento che caratterizza lo spazio è la luce, catturata dalle grandi finestre riaperte dopo decenni e rilanciata da un sistema di lamiere forate-aggiunge Grossi - mentre di sera, è la luce che da qui esce verso la strada e cambia il rapporto con la città».
Anche se esattamente al centro tra altri due store dello stesso marchio, quello all\'altezza di via Condotti e l\'altro nella Galleria Alberto Sordi, il nuovo Palazzo Zara, cinque piani e cinquemila metri quadrati, il più grande al mondo, è il portabandiera della nuova politica «ecosostenibile» del gruppo spagnolo.


L\'intervento di restauro ha previsto anche un sistema di centraline per la purificazione dell\'aria con misurazione costante dei livelli di azoto e ossigeno. «Un punto vendita - spiegano i vertici di Zara - che consuma il 30% in meno di energia rispetto a un negozio tradizionale e permette di risparmiare il 70% sul consumo di acqua evitando l\'emissione di oltre 200 tonnellate di CO2 all\'anno». Un esempio che sarà seguito, d\'ora in poi, in tutti gli store targati Inditex