risonanza cinese

LA CINA E’ VICINA - AL VITTORIANO I PIU’ GRANDI CAPOLAVORI DELLA PITTURA AD OLIO CINESE – DA FRANCESCO RUTELLI ALL’AMBASCIATORE DI PECHINO IN ITALIA: ECCO CHI C’ERA AL VERNISSAGE - IL CURATORE DELL’ESPOSIZIONE STRINATI: “LA PITTURA A OLIO UN SECOLO FA IN CINA VOLEVA DIRE OCCIDENTE…”

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

intervento di francesco rutelli (1)

 

Da ansa.it

Le riflessioni sulla vita, il pensiero umanistico e l'anima, declinate attraverso raffinate scene di vita quotidiana, intensi ritratti, paesaggi e vedute suggestivi, in un continuo confronto tra Oriente e Occidente: è la grande mostra "Risonanza cinese", la più ricca dedicata alla pittura a olio cinese mai allestita a Roma, che il Vittoriano ospita dal 19 luglio al 9 settembre.

 

intervento dell ambasciatore cinese in italia li ruiyu (2)

Oltre 150 tele dipinte da 62 artisti compongono un percorso affascinante che rivela al pubblico capitolino, tra armonie di colori ed eleganza nei tratti, il talento dei più rappresentativi maestri cinesi del '900: gli artisti in mostra sono stati capaci di reinterpretare la tradizione in chiave moderna e di conquistare un linguaggio dalle forme espressive nuove, comunicando sulla tela anche la loro personale visione del mondo. A cura dello storico dell'arte Claudio Strinati, del critico Nicolina Bianchi e di Zhang Zuying, direttore dell'Istituto di Pittura a olio dell'Accademia Nazionale cinese di Pittura, la mostra documenta quanto l'evoluzione pittorica in Cina sia stata influenzata dalle correnti artistiche europee, attraverso i numerosi viaggi in Occidente degli artisti e grazie agli scambi culturali tra le Accademie d'Arte già agli inizi del XX secolo.

 

taglio del nastro

Ma visitando l'esposizione il pubblico potrà scoprire molto anche sulla Cina di oggi: "Risonanza cinese", infatti, focalizza l'attenzione anche sulle riforme e i cambiamenti sociali che hanno modificato il volto del Paese negli ultimi trenta anni.

 

Ecco quindi che, dalla pittura, il focus si allarga a un ritratto più complessivo della Cina, una nazione che si sta trasformando con grande velocità senza dimenticare il proprio passato. Tra gli artisti presenti, anche Zhan Jian Jun (1931), Jin Shang Yi (1934), Zhang Zu Ying (1940), Luo Zhong Li (1948) e Yang Feiyun (1954), Quan Shanshi (1930), Xu Jiang (1955) e Chao Ge (1957), tutti pittori che hanno rappresentato e celebrato nelle loro opere l'incontro tra due mondi, quello orientale e quello occidentale, che seppur lontani e differenti non sono in contrapposizione.

 

intervento di claudio strinati

"La pittura a olio un secolo fa - spiega il curatore Claudio Strinati - voleva dire Occidente, e proprio per questo dobbiamo considerare l'assimilazione della tecnica a olio da parte degli artisti cinesi come un evento storico epocale". 

opere esposte (8)

   

stuzzichini per gli ospitizhang lipingzhan jianjun

 

federica e sandro di castro con giordana moscatifoto di gruppo con gli artistifanciulle cinesi (9)intervento di francesco rutelli (2)intervento dell ambasciatore cinese in italia li ruiyu (1)opere esposte (6)opere esposte (5)opere esposte (7)roberto wirthopere esposte (15)opere esposte (14)opere esposte (16)opere esposte (17)opere esposte (18)opere esposte (2)opere esposte (3)maria rosaria omaggioopere esposte (4)andrea meschiniclaudio strinatiartisti cinesicarlo spallino centonzecatalogo della mostraopere esposte (9)sonia hang zhou francesco rutelliopere esposte (13)opere esposte (10)fanciulle cinesi (8)opere esposte (11)opere esposte (12)opere esposte (1)fanciulle cinesi (7)fanciulle cinesi (6)fanciulle cinesi (4)fanciulle cinesi (10)fanciulle cinesi (11)fanciulle cinesi (12)fanciulle cinesi (13)fanciulle cinesi (5)fanciulle cinesi (14)fanciulle cinesi (15)fanciulle cinesi (2)fanciulle cinesi (3)fanciulle cinesi (1)daniela marascofanciulla italianasonia hang zhou e saverio ferragina

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…