DAVANTI A CERTE PRODEZZE DA SVASTICHELLA, SIAMO TUTTI FROCI - DALL'ASSESSORE ALLA CULTURA DI ALEMMANO A SU-DARIO, SOLIDARIETà A GAY STREET - MANIFESTAZIONE CON VLADIMIR LUXURIA E LA LESBO DEPUTATA DEL PD PAOLA CONCIA

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  • Maria Corbi per "La Stampa"
    Foto di Mario Pizzi da Zagarolo

    Gay Street, ossia via San Giovanni in Laterano, una striscia che taglia il cuore di Roma, dal Colosseo pagano al palazzo apostolico, simbolo del cattolicesimo all'ombra del quale si svolgono i family day. In mezzo una terra di nessuno, anzi terra di gay da una manciata di anni, da quando hanno aperto qui, bar e locali che la notte di animano di persone che rivendicano la normalità di poter amare persone dello stesso sesso. Movida gay.

    vlady con il suo pubblico - copyright Pizzivlady con il suo pubblico - copyright Pizzi

    Due bombe carta l'altra notte hanno interrotto la festa estiva, le bevute e gli incontri, ennesimo atto di intolleranza con un' aggravante inquietante: chi ha lanciato ha mirato alle persone, in mezzo al mucchio, per ferire e intimidire.

    Alla fine il bilancio di un ferito, fioriere rotte, un motorino devastato e l'incubo di un'ondata di razzismo. Che qualcosa di più più grave delle altre volte sia successo l'altra notte lo si è capito dalla reazione della giunta comunale che si è riunita ieri mattina per stilare un piano di sicurezza per la Gay Street.

    «Siamo soddisfatti che il Campidoglio abbia messo la questione tra le sue priorità», hanno dichiarato le portavoce del comitato Gay Street di Roma, Annalisa Scarnera e Flavia Servadei. «Era stato fissato già da tempo un incontro tecnico, che la coincidenza ha voluto si svolgesse proprio oggi, di fronte a una simile emergenza.

    All'incontro, come comitato Gay Street ha naturalmente partecipato Arcigay Roma, che dal 2005 si batte quotidianamente per migliorare la vivibilità della Gay Street e con cui condividiamo la necessità di combattere l'omofobia e l'intolleranza soprattutto dal punto di vista culturale e sociale».

    vladimir luxuria e emiliano rez - copyright Pizzivladimir luxuria e emiliano rez - copyright Pizzi

    Così ecco Dino Gasperini, delegato per il centro storico del sindaco di Roma Gianni Alemanno, Giorgio Ciardi, il delegato del sindaco per la sicurezza, e il presidente dell'Arcigay di Roma Fabrizio Marrazzo, intorno a un tavolo per cercare una soluzione attraverso la riqualificazione dell'area.

    E' stata decisa la limitazione del traffico dalle 23 alle 3 di notte, una mini ztl che consentirà l'ingresso e la sosta dei soli residenti. Verranno posizionate fioriere su tutti i marciapiedi, che verranno ampliati, per evitare la sosta delle auto; e saranno spostati i cassonetti per motivi di sicurezza. Ci sarà anche un aumento della vigilanza da parte della Polizia Municipale.

    Coi i commercianti della zona è stato trovato un accordo: a fronte di una vigilanza privata a loro carico avranno sgravi del Comune sul canone di occupazione di suolo pubblico. Gasperini è «molto soddisfatto». «L'incontro - spiega - è stato molto utile e verrà ripetuto nei prossimi giorni anche per verificare l'efficacia dei provvedimenti adottati, a partire dalla mini ztl del tratto da via Ostilia fino a piazza del Colosseo».

    E c'è da tenere conto anche dell'esasperazione della gente che abita in queste vie a ridosso dai locali, prigionieri notturni della baraonda da movida. «Nel palazzo alcuni residenti sono andati via perché erano esasperati da questa situazione», hanno riferito alcuni inquilini che abitano proprio nell'edificio davanti al quale ieri notte sono stati lanciati alcuni petardi.

    vladimir luxuria - copyright Pizzivladimir luxuria - copyright Pizzi

    Intanto ieri sera manifestazione di solidarietà in Gay Street con l'invito ad esserci, tra gli altri, di Vladimir Luxuria: «Di fronte alle aggressioni omofobiche e alle bombe carta nella Gay Street la risposta è uscire fuori,perché credo che non dobbiamo darla vinta a chi vuole terrorizzarci e chiuderci in casa».

    L'opposizione attacca: «Siamo all'emergenza civile - dice Pier Luigi Bersani, candidato alla segreteria del Partito democratico - Questa continua aggressione alla comunità gay testimonia l'assoluta esigenza di dare un segno chiaro di fermezza e civiltà, discutendo ed approvando al più presto la legge sull'omofobia».

    Dal Pdl risponde la voce di Fabio Granata: «Credo che a settembre si debba cercare un'intesa per arrivare all'approvazione di una normativa bipartisan in materia, per dare una risposta a una dinamica che si sta facendo preoccupante soprattutto nello scenario di Roma ma non solo. Ci sono diverse proposte e bisogna trovare un punto di accordo».

    Prossimo appuntamento è fissato per domani, sempre in Gay Street, con la comunità omosessuale e lesbica che invita alla fiaccolata senza bandiere di appartenenza: soltanto i colori arcobaleno della pace e dei diritti gay. «Affinché la politica - dicono i promotori della fiaccolata - non si appropri di una battaglia di civiltà comune».

     

     

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