Bianca Maria Manfredi per l'Ansa
Foto di Franco Cavassi per Dagospia
Ha pensato a suo padre il regista Giuseppe Tornatore quando il rettore dell'universita' Iulm di Milano, Giovanni Puglisi, gli ha consegnato la laurea honoris causa in 'Televisione, Cinema e New Media'.
TORNATORE RONCHI PUGLISI'La laurea e' un privilegio che avrebbe fatto felice mio padre' ha detto il premio Oscar per Nuovo Cinema Paradiso dopo la cerimonia ricordando di aver frequentato solo qualche lezione di Lettere a Palermo prima di dedicarsi completamente al cinema.
TORNATOREMa questa laurea - consegnata nel giorno di inaugurazione dell'anno accademico con una standing ovation del pubblico - per il regista di Baaria e' anche qualcosa di piu', cioe' un riconoscimento che 'il cinema ormai da tanto tempo e' un aspetto determinante della cultura' e quindi considerarlo, come succedeva nei primi anni dalla sua invenzione, un 'fenomeno da baraccone lontano dalla Cultura con la c maiuscola e' soltanto pazzesco. La cultura del Novecento non sarebbe la stessa se non ci fosse il cinema'.
TORNATOREDifficile non pensare che questa sia una risposta alle parole del ministro Renato Brunetta che ha definito 'un imbroglio' mescolare cultura e spettacolo.
D'altronde la situazione del cinema adesso non solo e' difficile, ma una vera e propria emergenza secondo il regista.
'Io sono molto preoccupato della situazione del nostro cinema - ha spiegato Tornatore -. In teoria in questo momento non dovrebbe nemmeno esistere perche' la nostra industria e' a zero eppure c'e' sempre qualcosa di interessante. E' una cinematografia che non si rassegnera' mai alla fine e che trascorsa l'emergenza che stiamo vivendo mi auguro possa tornare alla forza espressiva ma anche di mercato di una volta'.
RONCHIIl problema, pero', non riguarda solo l'industria, ma anche i cinema. 'Salvo alcuni multiplex - ha osservato - la situazione tecnica delle sale italiane spesso non arriva alla sufficienza, a tal punto che viene da pensare che prima si realizzera' la rivoluzione digitale, meglio sara''.
Non e' una visione pessimista quella di Tornatore, pero', che agli studenti dello Iulm ha detto di di non abbattersi per la crisi perche' 'il numero di film visti al mondo e' sempre in crescita'. Ci sono scuole e universita' dove si studia cinema e gia' questa 'e' una cosa straordinaria' perche' 'e' importante passare il mestiere agli altri'. E poi ai giovani anche 'la tecnologia regala molte possibilita'' per raccontare nuove storie.
RONCHILui ne ha gia' in mente due e entro fine anno decidera' quale delle due trasformare nel suo prossimo film. Intanto si prepara all'avventura degli Oscar a cui l'Italia ha candidato Baaria.
Nel 1990, alla candidatura (e vittoria) al premio dell'Acadamy americana con il suo secondo film 'ero sorpreso - ha raccontato -. Era un mondo che non conoscevo. Ora sono piu' sereno. Al pubblico italiano e' piaciuto molto e spero possa difendersi bene anche li'.
DA VENEZIA A PECHINO CON OMAGGIO A TORNATORE...
(Agi) - Un omaggio particolare a Giuseppe Tornatore inaugurera' il "Festival del Cinema Italiano: da Venezia a Pechino", organizzato a Pechino dal 9 al 12 dicembre 2009 dall'Istituto Italiano di Cultura di Pechino e dal Settore Cinema della Biennale di Venezia. Grazie alla collaborazione di Medusa e Summit, ospiti straordinari dell'iniziativa saranno Giuseppe Tornatore, Francesco Scianna e Margareth Made', regista e protagonisti di "Baari'a", film di apertura della 66esima Mostra del Cinema di Venezia, scelto successivamente per rappresentare l'Italia nella corsa all'Oscar 2010.
A seguire ogni anteprima del film nella capitale cinese, il regista e i due interpreti parteciperanno ad una serie di incontri e dibattiti con cineasti, studenti e pubblico. Nella giornata dell'11 dicembre, Giuseppe Tornatore inaugurera' un nuovo cineclub nel quartiere dell'ex concessione italiana appena restaurato di Tianjin, la citta' portuale a 120 chilometri dalla capitale. Il cineclub verra' battezzato "Nuovo Cinema Paradiso" e sara' dedicato al cinema di qualita'.