CAFONALINO AMPEZZANO - Sergio ROMANO, fighettoso FOULARINO AL COLLO DA AMBASCIATORE IN PENSIONE, SCALA CORTINA: “Non ci sono governi innocenti in questa recessione. Se siamo in crisi lo si deve soprattutto al fatto che per almeno otto anni il governo Usa ha dato licenza a Wall Street di stampare moneta, assolutamente fuori controllo”…

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Ampezzanus Maleficus per Dagospia

Sergio RomanoSergio RomanoSergio RomanoSergio Romano

Dago adorato,
l'effetto del sole cortinese è tale sulla mia testolina che se ti stessi scrivendo a mano questa lettera adornerei i punti delle "i" con dei fiorellini. Ieri sera una stella cadente ha illuminato il mio cammino. Quindi, oggi, non sarò così cattivo.

Lo sarei volentieri di più, dopo aver sentito Sergio "La Mummia" Romano e Stefano "Logorrea" Rodotà parlare sul palco di "Cortina InConTra" come se fossero a Yalta a dettare il nuovo ordine del mondo. Ma vabbe': in fondo, la chiacchierata tra i due sorprende, perchè l'ex ambasciatore non fa il diplomatico e ne tira fuori alcune da far tremare le vene ai polsi. Si comporta un po' da Dr Jekyll e Mr Hyde. Noi li chiameremo, per semplificare, Dr Sergio e Mr Romano.

Senti un po' qualche perla dei due vegliardi. Inizia Dr Sergio e subito viene giù la sala: "Non ci sono governi innocenti in questa recessione. Se siamo in crisi lo si deve soprattutto al fatto che per almeno otto anni il governo Usa ha dato licenza a Wall Street di stampare moneta, assolutamente fuori controllo. Sto parlando, naturalmente, dei derivati. Se la maggiore potenza mondiale perde il controllo della propria moneta e permette a Wall Street di fare politica finanziaria che non proviene dalla Casa Bianca" sono cazzi amari. Ok, ok, non ha detto esattamente così - figurati, con il suo fighettoso foulard al collo - ma il concetto era piuttosto chiaro e ben esplicitato.

Stefano RodotaStefano Rodota Stefano RodotaStefano Rodota

Volano ancora stracci contro Berlusconi, anche se Dr Sergio non vuole infierire oltre misura. Che il Cavalier Pompetta si stia tramutando in una macchietta, che fa pure rima, su cui nessuno ha più voglia di sparare per manifesta inferiorità? Così, quando Fra' Cisnetto gli chiede come mai non abbia fatto menzione alle responsabilità del Banana, Dr Sergio risponde così: "Davo per scontato la critica a Silvio Berlusconi e non ho abitudine di ripetere cose che sappiamo, su cui ho scritto io stesso". Aveva ragione Cornacchione quando diceva "Povero Silvio"!

Stefanuccio Calabro Rodotà parla, con le sue pause, di riforme costituzionali per incentivare l'impresa. "L'articolo 41 della Costituzione tutela la libertà di impresa. Nessun imprenditore ha mai avuto problemi con questo articolo. Sono problemi di legislazione ordinaria minuta. Se si scriverà, come qualcuno propone, "tutto ciò che non è vietato è concesso" si darà fortissimo incentivo a legiferare, perché si dovrà scrivere una serie di norme nuove per evitare che ci sia sopraelevazione del Colosseo, anche la costituzionalizzazione del pareggio di bilancio sembra un tema significativo ma è sostanzialmente un diversivo e il dibattito attorno all'articolo 41 è solo un diversivo". Niente male eh?

Rolly MarchiRolly MarchiSergio RomanoSergio Romano

Ma ecco comparire all'orizzonte Mr Romano: "All'origine della deindustrializzazione italiana degli ultimi anni c'è lo statuto dei lavoratori, soprattutto con l'articolo 18 che ha tarpata le ali di molte industrie. È stato dannoso il fatto di aver attribuito ai sindacati potere paralizzante come il fatto che la società abbia allevato in qualche modo il pansindacalismo dei giudici del lavoro che hanno un dato loro personale contributo all'effetto paralizzante dell'economia italiana".

Rolly MarchiRolly Marchi

Alla faccia, Dago! Ma ancora non hai sentito niente. Ascolta un po' questa perla di Mr Romano improvvisamente amico della causa Padana. "I voti al Sud si raccolgono prevalentemente sulla base di un rapporto di fedeltà e di lealtà fra il singolo elettore e una comunità o consorteria, addirittura società criminale. Quelli al Sud non sono mai voti individuali. L'assassinio di Salvo Lima venne interpretato come un regolamento di conti all'interno della mafia, ma Lima aveva 250 mila preferenze, vuol dire che 250 mila siciliani sapevano perché lo votavano, c'era un rapporto con l'eletto che non era il rapporto di un cittadino con suo deputato. Ma l'Italia è un Paese unitario, con un governo centrale: chi vuole governare deve avere i voti del Sud, ma questi voti sono raccolti nel modo in cui vi ho detto, se li si vuol conservare si devono premiare i politici meridionali che hanno raccolto questi voti, e allora in qualche modo si perpetua il sistema clientelare del Sud. Quando stanziamo fondi per il Sud stiamo in realtà tessendo la tela di Penelope".

Rolly MarchiRolly Marchi

Un verdissimo applauso si è levato dalla platea dell'Audi Palace, mentre Stefanuccio, inorridito, sembrava pronto a sfidare a duello Mr Romano (anche se poi, si è trattenuto).

Rolly MarchiRolly Marchi

La sera si cambia registro, in tutti i sensi. Ecco sfilare sulle poltroncine montezemolate (Frau) dell'Audi Palace lo scalator-scrittore Mauro "Neanderthal" Corona, Rolli "Matusalem" Marchi, Nicoletta "Zia-Barbie" Benedettini, Ragnetto Manolo e Pietruccio "CoccoBill" Montalbetti (quello dei Dik-Dik, ti ricordi Dago?), al solito diretti dal Baffo Bartoletti, da oggi ufficialmente detto "Una lacrima sul viso" per il tono piagnon-confindenziale che inalbera costantemente, che si parli di esequie o di battesimi. Età media, tra palco e sala, circa 127 anni. A coppia o per testa? Fate voi.

Rimango fino alla fine dell'appuntamento in cui si doveva parlare di amore per la montagna per ascoltare l'ex Dik Dik - che ha ben poca voce, diciamocelo inter nos, del resto lui suonava, solo Bartoletti lo fa cantare, forse per commuoversi di più - il quale intona "Sognando California" e "L'isola di Wight".

Rolly MarchiRolly Marchi

La gente in sala però si riscalda, è un po' come risentire il valzer delle candele, che tiene su in tempi di crisi, e fa niente se si ascolta qualche stecchetta. La gente canta, ricanta e intanto sul palco compare una torta e una vassoiata di spumante per festeggiare il grande Rolli Marchi che ha appena compiuto novant'anni (ed è, per inciso, il più fresco della compagnia).

pietruccio Montalbettipietruccio Montalbetti

No Dago, non ti lascio senza gossip neanche questa volta. Te ne confeziono due carini e freschi freschi. Mauro Corona, tra un borborigmo e l'altro, cerca di priapeggiare qualsiasi entità femminile gli si avvicini. Ci prova anche con una hostess, cui dice: "Se avessi ottant'anni di meno...". Invece ne ha compiuti 61 l'altro ieri, li ha festeggiati arrampicandosi in cima a un campanile cadorino, sfoggia una specie di canotta che fa vedere i bicipitotti grossi ma poi mica tanto, una bandana che neanche il Banana avrebbe osato ed effettivamente ne dimostra un po' più dei suoi, di anni.

montalbetti e bartolettimontalbetti e bartoletti

Sul finire della serata, Baffo Bartoletti si invaghisce palesemente di una signora biondona. "Posso offrirle una camomilla?", chiede lui con voce flautata, quella che userebbe nelle sue migliori apparizioni sul palco. Botta di vita! "Preferisco il the, ma accetto volentieri", risponde lei sorniona. E poi? Ah, saperlo...

Ciao Dago, vieni presto a trovarmi o manda Pizzi in ostaggio
Tuo affezionatissimo
Ampezzanus Maleficus

mauro coronamauro corona

 

 

 

 

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