Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
(Ansa) - \'\'L\'Equivoco\' e\' il primo \'libro borghese\' di Alain Elkann\'. Questo il parere della giornalista Barbara Palombelli, che ha presentato oggi il romanzo a Roma insieme al Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, al Presidente dell\'ANSA Boris Biancheri e allo scrittore Giorgio Montefoschi.
\'L\'Equivoco\', che puo\' essere considerato simile a un giallo per gli enigmi davanti a cui si trova il lettore, narra la storia di Vanni, scrittore ottantenne che per motivi oscuri si reca in visita nella villa piemontese di Mario, conosciuto al fronte durante la guerra e mai piu\' rivisto per sessanta anni, generando una serie di sospetti e di intrighi che si risolveranno solo alla fine.
A condividere l\'opinione della Palombelli e\' Boris Biancheri, che afferma: \'Alain Elkann descrive con grande esattezza la classe medio-alta italiana di religione ebraica, rappresentata da Mario, ma parla con la stessa verosimiglianza del ceto piu\' basso da cui proviene, ad esempio, il cameriere che lavora della villa\'.
L\'autore del romanzo motiva poi la sua scelta di due protagonisti anziani, che \'spesso sono molto interessanti perche\' piu\' giovani dei giovani, pieni di energia proprio perche\' hanno una maggiore percezione della brevita\' della vita\'.
Conclude quindi la Palombelli: \'Alain e\' sempre stato convinto che la frequentazione degli anziani sia preziosa per la formazione di una persona. Per questo da ragazzo ha seguito con grande affetto Alberto Moravia, Indro Montanelli e il cardinale Carlo Maria Martini\'.