
OCCHIO, IL PARKINSON VA IN BUCA – NEGLI STATI UNITI, LE PERSONE CHE VIVONO NELLE VICINANZE DEI CAMPI DA GOLF HANNO PIÙ DEL DOPPIO DELLE PROBABILITÀ DI ESSERE COLPITE DA PARKINSON – SECONDO I RICERCATORI DEL “BARROW NEUROLOGICAL INSTITUTE”, IL SOSPETTO È CHE “CIÒ SIA DOVUTO AL FATTO CHE I PESTICIDI UTILIZZATI SUI CAMPI SI INFILTRANO NELLE FALDE ACQUIFERE E CONTAMINARE L'ACQUA” – MA LO STESSO STUDIO PRECISA CHE “LA MALATTIA È COMPLESSA E MOLTI ALTRI FATTORI DEVONO ESSERE ESCLUSI PRIMA DI POTER STABILIRE UN CHIARO COLLEGAMENTO CON LE SOSTANZE CHIMICHE…”
Estratto dell’articolo di Donatella Zorzetto per www.repubblica.it
Se abiti vicino a un campo da golf, attenzione perché potresti accusare qualche effetto collaterale. E non di poco conto secondo il gruppo di ricercatori del Barrow Neurological Institute, negli Stati Uniti, che ha svolto uno studio proprio su questo: l’effetto collaterale di cui parlano nel loro studio pubblicato su Jama è il rischio di ammalarsi di Parkinson.
È risultato che, negli Stati Uniti, le persone che vivono nelle vicinanze dei campi da golf hanno più del doppio delle probabilità di essere colpite da Parkinson. Il sospetto, scrivono gli autori, è che “ciò sia dovuto al fatto che i pesticidi utilizzati sui campi da golf si infiltrano nell'acqua potabile”.
Tuttavia, precisano gli esperti indipendenti raccolti dallo Science Media Centre del Regno Unito “la malattia è complessa e molti altri fattori devono essere esclusi prima di poter stabilire un chiaro collegamento con i pesticidi”.
Il riferimento che fanno i ricercatori è ciò che accade “entro 5 km dai campi da golf”: in questo caso, evidenziano, “le persone hanno più del doppio delle probabilità di essere affette da Parkinson, malattia neurodegenerativa con tutta probabilità causata da una complessa interazione tra fattori ambientali e predisposizione genetica”.
Per anni, pesticidi tra cui organofosfati, clorpirifos, acido metilclorofenossipropionico (MCPP), acido diclorofenossiacetico, maneb e organoclorurati, noti per essere associati allo sviluppo del Parkinson, sono stati utilizzati per trattare queste aree di gioco. E alcuni studi hanno identificato un legame tra i campi da golf e un aumento del rischio di esiti negativi per la salute. [...]
“Va considerato il fatto che queste aree sono spesso trattate con pesticidi per mantenere gli standard estetici di putting green e fairway - sottolineano i ricercatori -. Inoltre, negli Usa l'applicazione di pesticidi sui campi da golf può essere fino a 15 volte superiore rispetto ai Paesi europei. Senza contare che queste sostanze possono infiltrarsi nelle falde acquifere e contaminare l'acqua potabile”.
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Nonostante tutto questo, le ricerche effettuate fino ad ora sui possibili rischi da esposizione da diserbanti si sono rivelate pochissime.
Da qui è nato lo studio del Barrow Neurological Institute, lavoro basato sulla popolazione, per il quale sono stati utilizzati i dati del sistema di collegamento delle cartelle cliniche del Rochester Epidemiology Project (Rep), al fine di esplorare l'associazione tra rischio di Parkinson incidente e la vicinanza a 139 campi da golf all'interno di un'area multicontea di 41.748 km quadrati negli Stati del Minnesota meridionale e del Wisconsin occidentale.
Ciò partendo da due ipotesi: che gli abitanti in prossimità di campi da golf avrebbero avuto un rischio maggiore di incidenza di Parkinson rispetto a chi viveva più lontano, e che si sarebbe osservato un rischio maggiore in chi abita in aree di servizio idrico vicine agli stessi campi, vulnerabili alle falde acquifere o con pozzi poco profondi. [...]