milena gabanelli pagelle ospedali italiani

LE “PAGELLE” DEGLI OSPEDALI ITALIANI CONFERMANO CHE DA ROMA IN GIÙ È MEGLIO NON AMMALARSI – IL MINISTERO DELLA SALUTE HA ESAMINATO 53 STRUTTURE PUBBLICHE IN BASE ALL'EFFICIENZA DEL PRONTO SOCCORSO, AI TEMPI D'ATTESA, AL NUMERO DI MEDICI E INFERMIERI E AI BILANCI – I RISULTATI: 9 OSPEDALI HANNO UN LIVELLO ALTO (3 IN TOSCANA, 3 IN PIEMONTE, 2 IN VENETO E UNO IN EMILIA), 32 MEDIO E 12 BASSO (BEN 3 NELLA CAPITALE E IL RESTO AL SUD) – MI-JENA GABANELLI: “I RISULTATI SONO LA PROVA DELLA CAPACITÀ DI GESTIONE DELLE RISORSE, O MENO, IN CAPO AL DIRETTORE GENERALE, CHE..."

GUARDA QUI LA VIDEO-INCHIESTA DI MILENA GABANELLI SUGLI OSPEDALI ITALIANI

 

Estratto dell'articolo di Milena Gabanelli e Simona Ravizza per il “Corriere della Sera”

 

milena gabanelli - pagelle degli ospedali in italia

Le aziende ospedaliere, come tutte le aziende, funzionano bene o male a seconda di come sono gestite. Con una differenza però: si occupano di salute, e gli errori di gestione non sono ammessi. […] La quotidianità con cui ci confrontiamo da pazienti è fatta, però, soprattutto d’altro: Pronto soccorso, liste d’attesa, esami diagnostici che per essere precisi vanno eseguiti con macchinari con un’età inferiore ai 10 anni. Ed è qui che, tranne eccezioni, qualità delle cure e capacità dei manager sono strettamente legate. Vediamo cosa vuol dire.

 

Quando un ospedale funziona bene

valutazione degli ospedali in italia - dataroom

Un’azienda ospedaliera funziona bene quando rispetta requisiti imprescindibili:

 

1) un Pronto soccorso dove i pazienti non se ne vanno perché non hanno ricevuto entro le 8 ore le cure e l’assistenza necessaria;

 

2) tempi di attesa che rispettano quanto indicato dalla legge (per esempio l’intervento chirurgico per la protesi d’anca entro 180 giorni e gli interventi per tumore alla mammella, al colon retto e al polmone entro 30 giorni);

 

milena gabanelli - pagelle degli ospedali in italia

3) tassi non elevati di ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza (come l’artrodesi), ricovero dei pazienti nel reparto giusto per il loro problema (per esempio meno ricoveri possibile di pazienti medici in reparti chirurgici), non fare passare troppi giorni dall’ingresso in ospedale per un intervento chirurgico all’intervento chirurgico stesso, capacità di attrarre pazienti da fuori Regione;

 

4) bilanci e conti in ordine;

 

valutazione degli ospedali in italia - dataroom

5) numero adeguato di medici e infermieri per posto letto;

 

6) macchinari e apparecchiature non obsolete.

 

Le pagelle ai direttori generali

In base a questi indicatori, per la prima volta, è possibile stilare una pagella su come sono guidati gli ospedali pubblici: l’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che fa capo al ministero della Salute, ha valutato le performance dei manager di 53 ospedali pubblici di cui 30 universitari, divisi rispettivamente per chi ha più di 700 posti letto o meno di 700 posti letto.

 

[…]

 

milena gabanelli - pagelle degli ospedali in italia

Esclusi gli Irccs non universitari, i mono-specialistici, le Asl e le aziende territoriali come le Aziende sociosanitarie territoriali (Asst) della Lombardia che dal 2015 hanno incorporato quasi tutti gli ospedali pubblici lombardi: la scelta dell’Agenas di escluderli dalla classifica è motivata dalla necessità di avere dati comparabili tra loro. I risultati che leggerete di seguito sono stati incrociati con i dati del «Piano nazionale esiti», lo strumento con cui Agenas testa annualmente la qualità delle cure, a conferma della corrispondenza tra capacità dei manager e risultati clinico-assistenziali.

 

I 9 ospedali al top

valutazione degli ospedali in italia - dataroom

Ecco cosa dicono i risultati del primo report presentato a Roma ieri (i dati sono disponibili sul portale realizzato sull’argomento da Agenas al link stat.agenas.it). È stato preso in considerazione il 2021, anno in cui gli ospedali hanno dovuto fare ancora pesantemente i conti con il Covid (in grafica tutti i risultati anche del 2019 che, in assenza della pandemia, vedono performance più alte).

 

Dei 53 ospedali esaminati, 12 hanno un livello di performance basso, 32 medio e solo 9 alto che sono: gli ospedali universitari Senese (Siena), Careggi (Firenze); Pisana (Pisa), Padova, Integrata Verona e Policlinico Sant’Orsola Bologna; e gli ospedali S. Croce e Carle (Cuneo), Riuniti Marche Nord e Ordine Mauriziano (Torino).

 

I 12 ospedali da bollino rosso

milena gabanelli - pagelle degli ospedali in italia

Gli ospedali con le performance più basse sono: Cosenza, San Pio (Benevento), Sant’Anna e San Sebastiano (Caserta), Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello (Palermo), Civico Di Cristina Benfratelli (Palermo), Per l’Emergenza Cannizzaro (Catania), San Giovanni Addolorata (Roma) San Camillo Forlanini (Roma); e gli universitari: Luigi Vanvitelli (Napoli), San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona (Salerno), Mater Domini (Catanzaro) e Policlinico Umberto I (Roma).

 

Attesa di interventi per tumori

valutazione degli ospedali in italia - dataroom

Questi i 10 ospedali con i più bassi tempi di attesa per gli interventi di tumore: Senese, Padova, Pisana, Policlinico Umberto I Roma, Careggi, S. Croce e Carle, Integrata Verona, Policlinico Sant’Orsola, Riuniti Foggia, Sant’Andrea di Roma che però viene indicato di bassa qualità per l’intervento chirurgico al colon. E questi, invece, i 10 ospedali con i tempi di attesa per gli interventi di tumore più lunghi: SS. Antonio, Biagio, Cesare e Arrigo (Alessandria); San Luigi Gonzaga (Torino), Sant’Anna e San Sebastiano (Caserta), Ospedali Riuniti Reggio Calabria, Policlinico Monserrato (Cagliari)

 

[…]

 

I macchinari più o meno obsoleti

I 10 ospedali con apparecchiature meno obsolete risultano: Policlinico San Martino (Genova), Riuniti Foggia, Policlinico Sant’Orsola (Bologna), Maggiore della Carità (Novara), S. Croce e Carle (Cuneo), San Pio (Benevento), Sant’Andrea (Roma); i due di Napoli Cardarelli e Monaldi Dei Colli, e il San Giuseppe Moscati di Avellino, tutti in Campania, che evidentemente ha fatto investimenti per rinnovare i macchinari anche se però i tre ospedali hanno ancora livelli scarsi per la cura dei tumori.

 

valutazione degli ospedali in italia - dataroom

Gli ospedali, invece, con le apparecchiature più obsolete, e un macchinario vecchio è sempre meno preciso di uno nuovo: Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari, Riuniti Villa Sofia Cervello (Palermo), Papardo (Messina), Per l’Emergenza Cannizzaro (Catania), azienda ospedaliera universitaria Sassari, Brotzu a Cagliari, Civico di Cristina Benfratelli (Palermo), e sorprendentemente in questa lista ci sono anche tre ospedali quotati: Mater Domini (Catanzaro), Senese e Policlinico San Matteo di Pavia.

 

Le responsabilità della politica

Con tutte le dovute eccezioni, questi risultati sono la prova della capacità organizzativa e di gestione delle risorse, o meno, in capo al direttore generale. Dai dati Agenas risulta per esempio che in media una sala operatoria di un ospedale fa solo 400 interventi l’anno, vuol dire poco più di uno al giorno: performance del genere in altre aziende non sarebbero mai accettate.

 

gabanelli e gli ospedali italiani – i reparti da evitare 4

I direttori generali come vengono scelti e da chi per gli ospedali pubblici? Dal 2012 le Regioni possono nominare esclusivamente direttori generali iscritti all’albo nazionale. Requisiti richiesti: laurea, comprovata esperienza dirigenziale di 5 anni nel settore sanitario o di 7 in altri, frequenza di un corso di formazione in materia di sanità pubblica e non aver compiuto i 65 anni di età. Poi ci sono anche le commissioni di esperti che valutano, ma alla fine chi dà le carte è il presidente della Regione in condivisione con il suo assessore alla Sanità. La scelta quindi è politica.

gabanelli e gli ospedali italiani – i reparti da evitare 6gabanelli e gli ospedali italiani – i reparti da evitare 11

 

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?