lockdown

PREPARATEVI AL LOCKDOWN - SE ENTRO IL 15 NOVEMBRE LA CURVA EPIDEMIOLOGICA NON AVRÀ INVERTITO LA ROTTA, L'IPOTESI PIÙ PROBABILE È FAR ENTRARE TUTTE LE REGIONI IN “ZONA ROSSA” - IN QUESTO CASO SARÀ INDISPENSABILE RIVEDERE LA LISTA DEI NEGOZI CHE POSSONO RIMANERE APERTI DURANTE LA GIORNATA. PER FARLO SARÀ NECESSARIO UN NUOVO DPCM - MA NON BASTA IL DATO SUI CONTAGI, C’È QUELLO SULLA SATURAZIONE DEGLI OSPEDALI - IL DOPPIO TAMPONE ALTERA I DATI: IL TASSO DI POSITIVITÀ SAREBBE INTORNO AL 20%

Fiorenza Sarzanini e Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

L'ipotesi di quel lockdown generalizzato che l'ultimo Dpcm dovrebbe scongiurare, adesso è di nuovo sul tavolo. E non solo perché i medici italiani lo invocano da giorni. Nel governo cresce la preoccupazione, si tiene d'occhio la curva epidemiologica e si ragiona sulla necessità di misure ancora più severe, come la chiusura dei ristoranti il sabato e la domenica a pranzo e la sospensione di alcune attività commerciali, che hanno ottenuto deroghe nelle zone rosse. Ma se alcuni ministri come Roberto Speranza e Dario Franceschini spingono per una stretta ulteriore, il premier Giuseppe Conte vuole procedere con cautela.

 

L ULTIMO DPCM DI CONTE – MEME

«Non possiamo scardinare il meccanismo scientifico delle zone rosse, arancioni e gialle - è il suo ragionamento nelle riunioni riservate -. Dobbiamo aspettare gli effetti delle misure. Ci siamo dati un metodo scientifico e non possiamo metterlo in discussione sull'onda dell'emotività». L'obiettivo del governo è arrivare almeno al 15 novembre. Soltanto domenica prossima sarà infatti possibile stabilire l'efficacia del nuovo meccanismo che, per contenere i contagi da Covid-19, divide l'Italia in fasce di rischio e impone le chiusure di attività limitando gli spostamenti dei cittadini.

 

conte speranza

Se fra cinque giorni la curva epidemiologica non avrà invertito la rotta, l'ipotesi più probabile è far entrare tutte le Regioni in «zona rossa». In questo caso sarà indispensabile rivedere la lista dei negozi che possono rimanere aperti durante la giornata. Per farlo sarà necessario un nuovo Dpcm che, se dovesse esserci un'accelerazione politica, potrebbe essere discusso con Regioni e Cts già il prossimo fine settimana. Il governo riceve ogni giorno report che delineano l'andamento dell'epidemia sulla base del rapporto tra tamponi effettuati e positivi, ma tengono conto anche della situazione degli ospedali e soprattutto delle terapie intensive.

 

primo giorno di lockdown a milano 8

Ed è questo l'aspetto che più preoccupa ministri e premier: se pure la corsa del virus rallentasse da qui al 15, la saturazione degli ospedali rischia di arrivare prima dell'inversione di tendenza. Innescando una drammatica carenza di posti letto, che imporrebbe la creazione a tempo di record di nuovi Covid hospital, anche da campo. Il report dell'ultima settimana, confermato dagli analisti dell'intelligence che monitorano ogni situazione di rischio del Paese, individua proprio la metà di novembre come ultima scadenza per l'inizio della decrescita.

 

MEME SU GIUSEPPE CONTE

Sabato 7 novembre è una data chiave. L'ultimo Dpcm è in vigore da quasi una settimana, le mascherine sono obbligatorie da oltre un mese. Gli esperti avvertono: «La percentuale tra tamponi e positivi segna 17,2 %, in rialzo rispetto al 16,1% di ieri, ma in linea con quanto previsto dalle nostre curve da cui si attende un inizio di crescita più debole (ma sempre crescita) entro il 9 novembre. Dal 15 novembre ci potrebbe essere la vera decrescita laddove si verificassero gli effetti benefici degli ultimi Dpcm».

 

Già il 3 novembre era stato evidenziato che «i nuovi positivi continueranno a crescere fino al 6-8 novembre fino a valori compresi tra 37.000 e 44.100, con un valore mediano di circa 41.000, prima di iniziare una lenta discesa». Ma se questo non dovesse accadere, la situazione potrebbe rivelarsi drammatica. Il suggerimento è netto: «Per poter ottenere un più efficace appiattimento della curva globale dei contagi è assolutamente opportuno implementare nuove misure che possano sovrapporsi ai primi effetti positivi dei recenti provvedimenti».

giuseppe conte lockdown

 

C'è un altro fattore di cui bisogna tenere conto e su cui gli analisti mettono in guardia: «Il calcolo sulla percentuale è eseguito utilizzando il totale dei tamponi (diagnostici + quelli di conferma). Se però lo calcolassimo utilizzando unicamente i test diagnostici (quelli per cui si ottiene il "primo positivo") si avrebbe un valore di circa il 20% che rappresenta una soglia particolarmente critica da non sottovalutare assolutamente». Proprio per ricontrollare i dati e i bollettini trasmessi dalla Regione, il ministero della Salute ha inviato i carabinieri del Nas in Campania. Una procedura che si è deciso di adottare in tutti gli altri casi in evidente «criticità». Oggi il presidente De Luca dovrebbe accettare che la sua regione passi in fascia arancione, se non addirittura rossa.

ansia e stanchezza da lockdown

 

 

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?