vaccino bambini bambino

SUI VACCINI SONO MENO CAGASOTTO I BAMBINI DEI LORO GENITORI - IL NEUROPSICHIATRA INFANTILE UMBERTO BALOTTIN: “I RAGAZZINI HANNO PRESO IN MODO MOLTO POSITIVO L’OFFERTA DELLA VACCINAZIONE ANTI-COVID, COME HANNO SEMPRE FATTO ANCHE PER LE ALTRE. IL PROBLEMA È CHE UN 20% DEGLI ITALIANI INVECE LA PENSA IN MODO ILLOGICO, ACCETTANDO INFORMAZIONI FALSE CHE VENGONO DATE DA CHI NON SI INTENDE DI MEDICINA..."

Alessandro Camilli per www.blitzquotidiano.it

 

IL NEUROPSICHIATRA INFANTILE Umberto Balottin

A pochi giorni dal via della campagna vaccinale dei più piccoli e mentre sempre più classi sono tornate alla didattica a distanza con l’aumento dei contagi proprio tra i più giovani, abbiamo chiesto al neuropsichiatra infantile Umberto Balottin di iDoctors.it un punto sugli effetti che la pandemia ha avuto e avrà sui ragazzi e come i più piccoli vivono il rapporto con il vaccino.

 

Partiamo dalla vaccinazione per la fascia di età 5-11 anni. Qual è il rapporto dei bambini e dei piccoli con i vaccini e in particolare con la vaccinazione anticovid? Nei centri vaccinali sono state creati spazi pediatrici allestiti con giochi e intrattenimento, è utile?

A me sembra che i giovani abbiano preso in modo molto positivo l’offerta del vaccino. I ragazzi, se i genitori li appoggeranno, prenderanno benissimo la vaccinazione e così faranno anche i bambini, come hanno sempre fatto anche per le altre vaccinazioni.

 

Vaccino ai minori

Le metodiche di rapporto con il bambino utilizzate in molti centri, di gioco attraverso l’utilizzo di disegni, di situazioni positive aiutano a rendere la vaccinazione una cosa naturale. Non vedo quindi particolari difficoltà.

 

Il problema è che un 20% degli Italiani invece la pensa in modo illogico contro i vaccini, accettando informazioni false che vengono date da chi non si intende di medicina e a volte anche da alcuni pediatri in cerca di popolarità mediatica, pediatri che pongono dei limiti, suggeriscono di aspettare mentre non c’è proprio nulla da aspettare di fronte ad una situazione pandemica di questo tipo.

 

vaccinazione dei minori 6

Bisogna fidarsi delle Organizzazioni che sono dedicate alla valutazione degli effetti positivi e negativi dei vaccini. FDA per gli Stati Uniti, EMA per l’Europa e AIFA hanno stabilito che il rapporto rischi-benefici è a vantaggio di quest’ultimo quindi i giovani possono fruire della vaccinazione e essere protetti, evitando in questo modo di ammalarsi e evitare così anche l’isolamento.

 

L’isolamento… Quali sono le conseguenze sui ragazzi a breve e lungo termine delle tante limitazioni che stanno vivendo e hanno vissuto?

Sicuramente questa situazione induce delle conseguenze sulla salute mentale a livello generale. Se prendiamo in considerazione la letteratura internazionale abbiamo dati che indicano come l’isolamento sociale conseguente alla pandemia, la malattia che colpisce milioni di persone, la morte, 135.000 vittime solo in Italia, il lutto conseguente e lo sconvolgimento dei ritmi della vita familiare inducano una serie di sintomi.

 

vaccinazione dei minori 5

Un lavoro recente pubblicato a livello internazionale dice che nei bambini la chiusura delle scuole e la pandemia hanno determinato un aumento del 25% di ansia, il 20% di aumento della depressione e il 15% di aumento dello stress. Da un punto di vista generale questo è il quadro, ci aspettiamo aspetti di accentuazione dei disturbi psicopatologici vari che i bambini e gli adolescenti in particolare hanno.

 

vaccinazione dei minori 4

Però ci sono dei fattori che tendono a fornire elementi di resilienza, che riducono un po’ il disturbo. Per esempio, proprio nel lavoro che citavo prima, si illustra come il confronto e la discussione genitori-figli sulla pandemia sia un elemento di mediazione e di riduzione dei sintomi.

 

Questo può essere un aspetto da incoraggiare: il colloquio aperto su quello che emerge da questo eccesso di informazione a volte anche sconsiderata a cui assistiamo sui media. Purtroppo ci dobbiamo aspettare questi sintomi e questi disturbi anche a lungo termine.

 

vaccinazione dei minori 3

Come hanno affrontato e quali sono stati i meccanismi e i comportamenti di risposta a tutto questo dei più piccoli? E quali sono stati i problemi emersi?

La pandemia ha fatto da lente di ingrandimento, i ragazzi che avevano uno stato psichico fragile hanno spesso avuto un’accentuazione dei loro problemi. Nella capacità di reazione dei bambini e degli adolescenti a questa questione della pandemia possiamo distinguere due fasi.

 

Sono fasi cronologiche perché avevamo una sensazione che succedesse una certa cosa in un primo periodo e, ora, una situazione che è cambiata. Sono due fasi cronologiche che si sovrappongono perché nella realtà del singolo individuo osserviamo ancora sia il primo aspetto che l’altro.

 

vaccinazione dei minori 2

La prima fase è quella della protezione: si è visto che con l’isolamento – con nostro stupore – arrivavano meno bambini in reparto. I bambini sembravano per certi aspetti sentirsi protetti dal fatto che non avevano più una pressione per l’apprendimento, per la scuola, stavano a casa, i genitori erano più presenti, più attenti, più in contatto con i propri figli quindi quasi c’era un effetto protettivo della pandemia.

 

La seconda fase invece è quella della disperazione, della perdita di fiducia, dell’accentuazione dello scontro all’interno del nucleo familiare con i genitori, dell’insofferenza, dell’accentuarsi di disturbi legati all’agitazione, aggressività, scoppi d’ira, si vede di tutto.

 

vaccinazione dei minori 1

Quali invece le problematiche emerse con i ragazzi più grandi, con gli adolescenti?

Se parliamo dell’adolescenza parliamo di un periodo della vita caratterizzato da un’accentuazione della sensibilità agli stimoli sociali e anche da un’accentuazione del bisogno d’interazione sociale con i coetanei, oltre che una situazione di conflitto interiore rispetto alla conquista di un’autonomia psichica.

 

bimbi vaccinati allo spallanzani 6

Quindi un momento critico nella crescita. Questo ha determinato un aumento del 30% dei comportamenti autolesivi e dei tentativi di suicidio, come segnalato da diversi reparti in Italia, e un aumento dei comportamenti di autoreclusione tipo Hikikomori, con l’adolescente che si chiude in casa, non esce più e riduce tutti i contatti. E poi un’amplificazione dei contrasti con i genitori , delle crisi di rabbia e aggressività e naturalmente ansia, depressione, stress.

 

bimbi vaccinati allo spallanzani 4

Cosa si sente di consigliare ad un genitore come primo rimedio per tentare di attutire il colpo?

I genitori hanno le loro capacità protettive, come tutti gli adulti e anche i terapeuti, limitate: non si possono cambiare le situazioni difficili come quella che stiamo vivendo. Però certamente è dimostrato che è molto utile mantenere aperto un dialogo costante nel tempo. L’aperta discussione della situazione pandemica è da consigliare.

 

bimbi vaccinati allo spallanzani 3

Tenere alta l’attenzione, essere presenti che in un certo senso in questo momento è facilitata dallo Smart Working. I genitori hanno poi un ruolo preziosissimo soprattutto se riescono a mantenere un atteggiamento propositivo e di fiducia di fronte ai propri figli, incoraggiandoli e rassicurandoli sul fatto che ne usciremo e ci libereremo da questo dramma e che i ragazzi ce la faranno a superare questo momento di isolamento, di chiusura e di perdita di contatto con i coetanei.

 

vaccino covid bambini 9

Un aspetto che si è dimostrato prezioso per la resilienza è stato l’utilizzo di internet, soprattutto come mezzo online di contatto sociale perché ha attenuato l’isolamento fisico e sociale. Bisogna controllare e moderare quest’utilizzo ma anche sapere che il contatto sociale attraverso i social attraverso i mezzi di comunicazione online è stato fondamentale per i giovani. Naturalmente in presenza di situazioni psicopatologiche gravi bisogna ricorrere agli specialisti e farsi aiutare da un punto di vista sia psicologico che neuropsichiatrico.

 

* Prof. Umberto Balottin di iDoctors.it, già Direttore dell’Unità Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’IRCCS Mondino e Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile presso l’Università degli Studi di Pavia.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....